Corpo delle armi navali: differenze tra le versioni

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Versione delle 09:16, 18 apr 2011

Voce principale: Marina Militare.
Corpo delle armi navali
Stemma della Marina
Descrizione generale
Attiva1926
NazioneBandiera dell'Italia Italia
ServizioMinistero della Difesa, Marina Militare
TipoMarina Militare
RuoloCorpo tecnico della Marina
PatronoSanta Barbara, patrona della Marina Militare
MottoArma ferunt corda
Simboli
Bandiera
Bandiera di bompresso-
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Il Corpo delle armi navali (abbreviato AN) è un corpo tecnico composto da soli ufficiali della Marina Militare Italiana istituito nel 1926.

Il ruolo dell'ufficiale delle Armi Navali è di progettare e gestire l'uso e la manutenzione ordinaria e straordinaria dei complessi sistemi delle armi imbarcate e degli strumenti di puntamento e direzione del tiro.

Il corpo fu istituito fondendo insieme i preesistenti ufficiali di artiglieria e del servizio torpedini, arma quest'ultima di estrema complessità tecnica rispetto alla preparazione scientifica e tecnica media del personale di Marina dell'Ottocento e del primo Novecento. Con lo sviluppo delle navi monocalibre e del tiro a lunga distanza, il tiro d'artiglieria aveva raggiunto un livello di complessità più elevato nei calcoli balistici. Allo stesso tempo le prestazioni sempre più spinte delle bocche da fuoco, sia come portata che come rapidità di tiro, avevano portato alla definizione di meccanismi sempre più complessi intorno all'arma e allo sviluppo di complessi sistemi di calcolo per il puntamento delle armi incentrati su calcolatori analogici meccanici o elettromeccanici.

Questa situazione si rese particolarmente evidente alla fine della prima guerra mondiale e portò alla creazione di un nuovo corpo tecnico di ufficiali specialisti, denominato "Armi Navali", analogo al preesistente corpo del Genio Navale.

L'attuale corpo delle Armi Navali è costituito, per quanto riguarda i ruoli normali, da ufficiali laureati in ingegneria delle telecomunicazioni, con compiti non più solo tecnici ma anche manageriali[1].

Gradi

L'unica differenza esistente tra le uniformi degli ufficiali dei vari Corpi della Marina è il colore della stoffa che contorna i gradi: per le Armi navali la stoffa è di colore marrone. Inizialmente non esisteva il "giro di bitta": quando col regio decreto del 21 aprile 1878, fu introdotto, servì per distinguere i soli ufficiali di vascello (o di stato maggiore) da quelli degli altri corpi.

Nel 1938 il giro di bitta fu esteso a tutti i Corpi della Regia Marina e dopo la riforma delle denominazioni dei gradi della Marina Militare introdotta con la legge 16 aprile 1973, n° 174[2], gli ufficiali delle Armi navali portano gli stessi gradi degli altri ufficiali della Marina Militare, con l'aggiunta del suffisso "(AN)"[2]. Come per tutti gli altri corpi tecnici, rimangono diverse le denominazioni dei gradi di ammiraglio ispettore (equivalente ad ammiraglio di divisione), ed ammiraglio ispettore capo (equivalente ad ammiraglio di squadra). Fino alla riforma del 1973 i gradi degli ufficiali (AN) avevano le stesse denominazioni in uso nell'Esercito italiano. Quindi il tenente di vascello (AN) si chiamava capitano (AN), e così via per tutti gli altri.

Per quanto riguarda la foggia dei gradi, con l'eccezione di quella degli ammiragli che è unica per tutti i corpi, l'unica differenza è il sottopanno di colore marrone posto al disotto delle strisce dorate ed i giri di bitta sovrastanti.

Note

  1. ^ Il Corpo delle Armi Navali, dal sito ufficiale della Marina Militare Italiana
  2. ^ a b Allegato 1 alla legge 16 aprile 1973, n° 174

Voci correlate

Collegamenti esterni