Radiazione ultravioletta: differenze tra le versioni

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Versione delle 18:53, 17 mar 2011

La radiazione ultravioletta (UV o raggi ultravioletti) è una radiazione elettromagnetica con una lunghezza d'onda inferiore alla luce visibile, ma più grande di quella dei raggi X. Il nome significa "oltre il violetto" (dal latino ultra, "oltre"), perché il violetto è il colore visibile con la lunghezza d'onda più corta.

L'UV può essere suddiviso in UV vicino (380-200 nm) e UV estremo (200-10 nm). Quando si considera l'effetto dei raggi UV sulla salute umana, la gamma delle lunghezze d'onda UV è in genere suddivisa in UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-100 nm).

Il Sole emette luce ultravioletta in tutte e tre le bande UV-A, UV-B e UV-C, ma a causa dell'assorbimento da parte dell'atmosfera terrestre, in particolare lo strato di ozono, circa il 99% degli ultravioletti che arrivano sulla superficie terrestre sono UV-A.

Infatti praticamente il 100% degli UV-C e il 95% degli UV-B è assorbito dall'atmosfera.

File:NeonUV.jpg
Tubi a vapori di mercurio per l'emissione di raggi ultravioletti, quello più in alto emette raggi UV-A (lampada di Wood), l'altro raggi UV-C (lampada germicida)

Alcuni insetti, come le api, possono vedere l'ultravioletto vicino, e i fiori hanno spesso colorazioni a loro visibili.

Effetti sulla salute umana

Una lampada di Wood, che emette radiazioni principalmente nello spettro degli ultravioletti A (tra i 315 e i 390 nm) e poche nello spettro della luce violetta visibile (intorno ai 400 nm).

Gli UV-A sono i meno dannosi a livello di scottature, possono sempre causare ustioni ad alte dosi e una sindrome denominata acne di Maiorca.

Sono i principali responsabili dell’invecchiamento della pelle; anche gli UVB fanno la loro parte. Alte intensità di UV-B sono dannose per gli occhi, e un'esposizione prolungata può causare il flash di welder (fotocheratiti). Sia gli UV-B che gli UV-C danneggiano le fibre di collagene, e quindi accelerano l'invecchiamento della pelle. Gli UVA penetrano più in profondità nella pelle, rispetto agli UV-B che gli UV-C, e alterano (danneggiano) le cellule che producono le fibre di collagene o fibroblasti. Recenti studi hanno dimostrato che i filtri (creme) solari proteggono bene contro i raggi UV-B, ma poco contro i raggi UV-A, i maggiori responsabili dell’invecchiamento solare. L’80 per cento delle rughe è provocato dal sole.[senza fonte]

Gli UV-B sono ritenuti una delle cause di cancro alla pelle come il melanoma. La radiazione ionizza le molecole di DNA delle cellule della pelle, inducendo basi adiacenti di timina a formare legami covalenti. Due basi adiacenti di timina non si legano in modo normale, ma causano una distorsione dell'elica del DNA, interferiscono con i meccanismi di copia e in generale con il funzionamento del DNA. Il tutto porta facilmente a delle mutazioni, che spesso sfociano in episodi di cancro[1]. Questo effetto degli UV-B può essere facilmente osservato in colture batteriche.

Come difesa contro la luce ultravioletta, dopo una breve esposizione il corpo si abbronza rilasciando melanina, un pigmento scuro. La quantità di melanina varia a seconda del tipo e del colore della pelle. La melanina aiuta a bloccare la penetrazione degli UV e impedisce che questi danneggino la parte profonda della pelle. Creme solari che bloccano parzialmente gli UV sono disponibili in commercio. Nonostante ciò, gran parte dei dermatologi raccomanda di non esporsi troppo al sole estivo, specialmente nelle ore centrali della giornata. A maggior protezione dell'epitelio corneale, e dei mezzi diottrici oculari, quali il cristallino e la retina, è appropriato l'utilizzo di lenti protettive. Materiali in resina o vetrosi comportano un assorbimento nello spettro dei 330 nm, con adeguate colorazioni la trasmittanza degli UV viene bloccata fino al valore di 400 nm.

Un effetto positivo della luce UV è che induce la produzione di vitamina D nella pelle. Parecchie ricerche indicano che le possibilità di contrarre tumori di qualsiasi tipo invece sono ridotte dai raggi ultravioletti e addirittura c'è chi sospetta che alcune creme protettive abbiano un'azione cancerogena superiore a quella della luce solare.

Astronomia

I corpi celesti molto caldi emettono principalmente luce ultravioletta (vedi legge di Wien). È difficile osservare questa luce da terra, perché lo strato di ozono che ci protegge ne blocca la maggior parte. Quindi, quasi tutte le osservazioni UV sono condotte nello spazio, usando satelliti con a bordo telescopi operanti nell'ultravioletto.

Utilizzi

Le lampade fluorescenti sfruttano l'emissione ultravioletta del mercurio a bassa pressione. Un rivestimento fluorescente all'interno del tubo assorbe gli UV e li trasforma in luce visibile.

Arte plastica e materiali fluorescenti. (Artista: Beo Beyond)

Lampade ultraviolette (senza lo strato di conversione in luce visibile) sono usate per analizzare minerali, gemme e nell'identificazione di vari oggetti da collezione. Molti materiali sono simili in luce visibile, ma rispondono in modo diverso alla luce ultravioletta, o presentano caratteristiche di fluorescenza diverse a seconda che vengano usati UV corti o lunghi. Coloranti UV fluorescenti sono usati in molti campi (per esempio, in biochimica e nelle indagini della polizia scientifica). La proteina fluorescente Green Fluorescent Protein (GFP) è spesso usata come marker in genetica.

Le lampade ultraviolette sono anche usate per potabilizzare l'acqua e per sterilizzare ambienti e strumenti usati in ospedali e laboratori biologici, perché uccidono quasi tutti i virus ed i batteri. L'utilizzo di queste lampade nella sterilizzazione ambientale costituisce solamente un complemento ad altre tecniche di sterilizzazione, perché i vari microorganismi possono essere riparati in piccole fessure e altre parti in ombra delle stanza.

Nel processo di produzione dei microprocessori, la luce ultravioletta viene usata per dei processi di fotolitografia.

È consigliabile utilizzare protezioni per gli occhi quando si lavora con la luce ultravioletta, specie se di corta lunghezza d'onda. I normali occhiali forniscono una leggera protezione.

La radiazione ultravioletta si usa anche nella spettroscopia ultravioletta e visibile.

La disinfezione dell'acqua

I raggi UV possono essere degli efficaci viricidi e battericidi. La disinfezione con la radiazione ultravioletta è utilizzata comunemente nel trattamento delle acque reflue e trova molti utilizzi nel trattamento dell'acqua potabile, per esempio alle sorgenti. Il SODIS è un sistema che usa le bottiglie in PET e la luce del sole per disinfettare l'acqua. Il WHO ha calcolato che il costo della potabilizzazione dell'acqua con i raggi UV costa 2 centesimi di dollaro per 1000 litri di acqua.[2]

Note

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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