Vocale tematica: differenze tra le versioni

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Versione delle 00:32, 20 feb 2011

Si chiama vocale tematica un elemento linguistico composto da una vocale che può trovarsi aggiunta alla radice per formare il tema.

In termini più formali, la vocale tematica è un morfema grammaticale che può realizzarsi sotto forma di vocale oppure sotto forma di un morfo vuoto.

La vocale tematica generalmente è usata per classificare (nella grammatica normativa) o caratterizzare (nella grammatica descrittiva) la flessione di un lemma.

Esempi in lingua italiana

In lingua italiana ad esempio si distingue tra i verbi della prima, seconda o terza coniugazione a seconda che la vocale tematica del lemma sia "a", "e" o "i".

La vocale tematica può risolversi in un morfo vuoto (indicato generalmente con "-0") o in una vocale diversa in modo prevedibile, ad esempio osservando il presente indicativo di "am-a-re", "tem-e-re" e "dorm-i-re" osserviamo:

  • am-0-o, tem-0-o, dorm-0-o
  • am-0-i, tem-0-i, dorm-0-i
  • am-a-0, tem-e-0, dorm-e-0 (risolve in "e" nella terza coniugazione)
  • am-ia-mo, tem-ia-mo, dorm-ia-mo (risolve nel dittongo "ia")
  • am-a-te, tem-e-te, dorm-i-te
  • am-a-no, tem-o-no, dorm-o-no (risolve in "o" nella seconda e terza coniugazione)

Restando nella coniugazione in italiano, il tema dell'imperfetto indicativo si costruisce con l'infisso flessivo "-v-" seguito da un'altra vocale tematica "a" (da non confondere con la vocale tematica del lemma), mentre la vocale tematica del lemma si risolve sempre regolarmente:

  • am-a-v-0-o, tem-e-v-0-o, dorm-i-v-0-o
  • am-a-v-0-i, tem-e-v-0-i, dorm-i-v-0-i
  • am-a-v-a-0, tem-e-v-a-0, dorm-i-v-a-0
  • am-a-v-a-mo, tem-e-v-a-mo, dorm-i-v-a-mo
  • am-a-v-a-te, tem-e-v-a-te, dorm-i-v-a-te
  • am-a-v-a-no, tem-e-v-a-no, dorm-i-v-a-no

Confrontando anche il futuro indicativo, osserviamo che la vocale tematica del lemma si risolve in "e" nella prima coniugazione e regolarmente nella seconda e terza coniugazione, l'infisso flessivo è "-r-" e la vocale del tema del futuro è abbastanza irregolare:

  • am-e-r-0-ò, tem-e-r-0-ò, dorm-i-r-0-ò
  • am-e-r-a-i, tem-e-r-a-i, dorm-i-r-a-i
  • am-e-r-à-0, tem-e-r-à-0, dorm-i-r-à-0
  • am-e-r-e-mo, tem-e-r-e-mo, dorm-i-r-e-mo
  • am-e-r-e-te, tem-e-r-e-te, dorm-i-r-e-te
  • am-e-r-a-nno, tem-e-r-a-nno, dorm-i-r-a-nno

Da notare come le desinenze delle varie persone siano sempre "-o", "-i", "-0", "-mo", "-te", "-(n)no".

Un'analisi così approfondità può confrontarsi anche per le coniugazioni irregolari:

  • v-ad-o (risolve in "ad" con l'aggiunta di una consonante eufonica), v-a-i, v-a-0, and-ia-mo, and-a-te, v-a-nno
  • facci-0-o, f-a-i, f-a-0, facc-ia-mo, f-a-te, f-a-nno
  • conduc-0-o, conduc-0-i, conduc-e-0, conduc-ia-mo, conduc-e-te, conduc-o-no (all'infinito la vocale tematica si risolve nel morfo vuoto: "condur-0-re");
  • muo-i-0, muor-0-i, muor-e-0, mor-ia-mo, mor-i-te, muo-io-no
  • ecc.

Si possono trovare altre regolarità, ad esempio nei monosillabi la vocale tematica della seconda persona singolare si risolve in vocale ("v-a-i", "f-a-i", "d-a-i"), e così via.

Esempi in lingua latina

Nella declinazione dei nomi in lingua latina si può riconoscere la vocale tematica, che in alcune declinazioni è sufficientemente regolare mentre in altre presenta varietà di risoluzioni:

  1. "a": ros-a-0, ros-a-e, ros-a-e, ros-a-m, ros-a-0, ros-a-(a); ros-a-e, ros-a-(a)rum, ros-i-(i)s, ros-a-(a)s;
  2. "o": lup-u-s, lup-i-(i), lup-o-(o), lup-u-m, lup-0-e, lup-o-(o); lup-i-(i), lup-o-(o)rum, lup-i-(i)s, lup-o-(o)s;
  3. "i": flos-0-0, flor-i-s, flor-i-i, flor-e-m, flos-0-0, flor-0-e; flor-e-(e)s, flor-0-um, flor-i-bus, flor-e-(e)s;
  4. "u": vis-u-s, vis-u-(u)s, vis-u-i, vis-u-m, vis-u-s, vis-u-(u); vis-u-(u)s, vis-u-um, vis-i-bus, vis-u-(u)s;
  5. "e": di-e-s, di-e-i, di-e-i, di-e-m, di-e-s, di-e-i; di-e-(e)s, di-e-(e)rum, di-e-(e)bus, di-e-(e)s.

Nella coniugazione le vocali tematiche sono quattro: "ā", "ē" (lunga e tonica), "e" (breve e atona) e "ī"; incidentalmente, dal punto di vista della linguistica storica si può notare come, nel passaggio dal latino all'italiano, la seconda e la terza coniugazione latine siano "collassate" nella seconda coniugazione italiana.

Voci correlate

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