Cristallino: differenze tra le versioni

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Il '''cristallino''' è la [[lente]] naturale trasparente e biconvessa dell'[[occhio]], una struttura che, insieme alla [[cornea]], consente di mettere a [[Fuoco (ottica)|fuoco]] i raggi luminosi sulla [[retina]]. Ha il compito specifico di variare la [[distanza focale]] del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto da mettere a fuoco.
Il '''cristallino''' è la [[lente]] naturale trasparente e biconvessa dell'[[occhio]], una struttura che, insieme alla [[cornea]], consente di mettere a [[Fuoco (ottica)|fuoco]] i raggi luminosi sulla [[retina]]. Ha il compito specifico di variare la [[distanza focale]] del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto da mettere a fuoco.


Nell'uomo il potere di [[rifrazione]] del cristallino nel suo ambiente naturale è approssimativamente di 60 [[diottria|diottrie]].
Nell'uomo il potere di [[rifrazione]] del cristallino nel suo ambiente naturale è approssimativamente di 16 [[diottria|diottrie]].
Il cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai [[muscolo ciliare | muscoli ciliari]] ed è mantenuto in sospensione grazie all'apparato zonulare. Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a fuoco (questo processo è detto [[accomodazione]]). Con l'avanzare degli anni perde la sua capacità di accomodazione: dopo i 40 anni insorge la [[presbiopia]], a causa della quale non si riesce a vedere bene da vicino se non si ricorre a una correzione adeguata. Inoltre, in età avanzata tende ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la [[cataratta]].
Il cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai [[muscolo ciliare | muscoli ciliari]] ed è mantenuto in sospensione grazie all'apparato zonulare. Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a fuoco (questo processo è detto [[accomodazione]]). Con l'avanzare degli anni perde la sua capacità di accomodazione: dopo i 40 anni insorge la [[presbiopia]], a causa della quale non si riesce a vedere bene da vicino se non si ricorre a una correzione adeguata. Inoltre, in età avanzata tende ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la [[cataratta]].



Versione delle 22:55, 22 dic 2010

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La luce proveniente da un oggetto lontano e quella proveniente da un oggetto vicino sono entrambe messe a fuoco grazie al cambiamento della convessità del cristallino.

Il cristallino è la lente naturale trasparente e biconvessa dell'occhio, una struttura che, insieme alla cornea, consente di mettere a fuoco i raggi luminosi sulla retina. Ha il compito specifico di variare la distanza focale del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto da mettere a fuoco.

Nell'uomo il potere di rifrazione del cristallino nel suo ambiente naturale è approssimativamente di 16 diottrie. Il cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai muscoli ciliari ed è mantenuto in sospensione grazie all'apparato zonulare. Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a fuoco (questo processo è detto accomodazione). Con l'avanzare degli anni perde la sua capacità di accomodazione: dopo i 40 anni insorge la presbiopia, a causa della quale non si riesce a vedere bene da vicino se non si ricorre a una correzione adeguata. Inoltre, in età avanzata tende ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la cataratta.

Il cristallino è costituito da particolari proteine trasparenti chiamate alpha-cristalline e beta-cristalline. Nell'adulto ha uno spessore di circa 5 mm e un diametro di 9 mm; tuttavia, questi parametri possono variare.

Le proteine sono sistemate in circa 20.000 livelli concentrici, con un indice di rifrazione (per le onde visibili) che può variare da 1,406 nei livelli centrali fino a 1,386 nella corteccia della lente più densa[1]. Questo gradiente ottico aumenta la potenza ottica della lente. La lente è inclusa nella borsa capsulare, mantenuta dalle zonule di Zinn.

Durante lo sviluppo fetale, lo sviluppo della lente è aiutato dall'arteria ialoide. negli adulti, la lente dipende completamente dall'umore acqueo e dall'umore vitreo per il nutrimento.

Disturbi

Cataratta in un occhio umano
  • La cataratta è una opacizzazione del cristallino che porta ad una visione sfocata.
  • L'ectopia lentis è una fuoriuscita o malposizionamento della lente rispetto alla sua sede normale.
  • La sclerosi nucleare è un cambiamento che si verifica nel centro della lente correlato all'età, molto comune nei cani.

Collegamenti esterni

Note

  1. ^ Hecht, Eugene. Optics, 2nd ed. (1987), Addison Wesley, ISBN 0-201-11609-X. p. 178.
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