Voyager 1: differenze tra le versioni

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Versione delle 16:17, 1 nov 2010

Template:MissioneSpaziale La sonda spaziale Voyager 1 è stata una delle prime esploratrici del sistema solare esterno, ed è ancora in attività. Fu lanciata nell'ambito del Programma Voyager della NASA il 5 settembre 1977 da Cape Canaveral, a bordo di un razzo Titan-Centaur, poco dopo la Voyager 2, la sua sonda sorella, in un'orbita che le avrebbe permesso di raggiungere Giove per prima. Le due sonde Voyager sono identiche.

L'orbita in cui fu immessa la sonda la portò a sfiorare i due pianeti giganti, Giove e Saturno, per poi proseguire indisturbata verso l'esterno del sistema solare.

Parametri orbitali

Tipo di orbita Centro Inizio/fine Periastro Afastro Periodo Inclinazione Eccentricità
Viaggio interplanetario Sole dall'8 settembre 1977, 09.08.17 UTC
al 5 marzo 1979, 12.05.26 UTC
1 AU 5,2 AU - 1,032182° 0,797783
Sorvolo di Giove Giove 5 marzo 1979, 12.05.26 UTC 4,89 RG - - 3,979134° 1,318976
Viaggio interplanetario Sole dal 5 marzo 1979, 12.05.26 UTC
al 12 novembre 1980, 23.46.30 UTC
5,2 AU 9,54 AU - 2,48158° 2,30274
Sorvolo di Saturno Saturno 12 novembre 1980, 12.05.26 UTC 3,09 RS - - 65,893904° 2,107561
Viaggio interstellare Sole dal 12 novembre 1980, 23.46.30 UTC 9,54 AU - - 35,76° 3,72472

Giove e Saturno

La Voyager 1 iniziò a fotografare Giove nel gennaio 1979. La sonda passò vicino a Giove il 5 marzo 1979, e continuò a fotografare il pianeta fino ad aprile. Poco tempo dopo fu la volta della sonda sorella Voyager 2.

Le due Voyager fecero numerose scoperte su Giove e i suoi satelliti. La più sorprendente fu la scoperta di vulcani di zolfo su Io, che non erano mai stati osservati né da Terra né dal Pioneer 10 o dal Pioneer 11.

La sonda proseguì il suo viaggio verso Saturno. Il punto di massimo avvicinamento fu raggiunto il 12 novembre 1980, quando passò ad una distanza di poco più di 120.000 chilometri dal pianeta. La sonda fotografò le complesse strutture degli anelli di Saturno, e studiò l'atmosfera di Saturno e di Titano. La sua orbita, progettata per studiare Titano da vicino, la portò fuori dal piano dell'eclittica, impendendole di visitare altri pianeti. Da allora si sta allontanando dal sistema solare.

Termination Shock

Nel novembre 2003 è stato annunciato che secondo l'analisi dei dati registrati il Voyager 1 avrebbe passato il "termination shock" (il confine dove le particelle del vento solare vengono rallentate a velocità subsoniche) nel febbraio 2003. Altri scienziati hanno espresso dubbi in proposito (discussi nella rivista Nature il 6 novembre). Probabilmente serviranno altre analisi, rese difficili anche dal fatto che i rivelatori di vento solare a bordo del Voyager 1 hanno smesso di funzionare nel 1990.

Eliopausa

Mentre la sonda sta viaggiando verso lo spazio interstellare, i suoi strumenti continuano a studiare l'ambiente del sistema solare. Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory della NASA stanno usando gli strumenti a bordo per cercare il punto esatto dell'eliopausa.

Stato attuale

La Voyager 1 è ancora funzionante ed è attualmente l'oggetto più lontano creato dall'uomo.[1]

Alla data del 17 ottobre 2010 la Voyager 1 si trovava ad una distanza di 114,994 UA[1] (quasi 16 ore luce) dal Sole. La sonda si sta allontanando dal sistema solare ad una velocità pari a 17,068 km al secondo[1], pari a 3,600 UA all'anno[1]; è in leggerissimo rallentamento a causa dell'attrazione solare.

Futuro della missione

È confermato che nel 2008 ha lasciato l'eliopausa[senza fonte], la zona più esterna di influenza magnetica del nostro Sole, per entrare nello spazio interstellare in direzione della costellazione dell'Ofiuco, passando, tra circa 40.000 anni ad una distanza di circa 1,6 anni luce dalla stella AC+793888.

La Voyager 1 è alimentata da una batteria RTG che le permetterà di funzionare, seppure in modo limitato, fino al 2025[2], quando avrà raggiunto oltre 25 miliardi di chilometri di distanza dalla Terra.
Tuttavia nel 2025 la comunicazione con la sonda sarà molto improbabile, perché il giroscopio, che permette di tenere orientata l'antenna verso la Terra, smetterà di funzionare nel 2016[2] quando la distanza prevista dal Sole sarà almeno di 133 UA[3].

La sonda dovrebbe essere in grado di raggiungere e analizzare l'ipotetico muro d'idrogeno[4] situato tra l'eliopausa e il bow shock entro il 2015[5], però sarà impossibile che la sonda sia ancora funzionante quando (nel 2042 se mantenesse l'attuale velocità costante, in realtà occorrerà più tempo a causa del progressivo leggero rallentamento della sonda) raggiungerà il bow shock situato a circa 230 UA[6] dal Sole.

Registrazione d'oro

Il Voyager Golden Record

Voyager 1 porta con sé un disco registrato d'oro (il cosiddetto Voyager Golden Record) che contiene immagini e suoni della Terra, assieme a qualche istruzione su come suonarlo, nel caso qualcuno lo trovasse. I contenuti della registrazione furono selezionati da un comitato presieduto da Carl Sagan.

Foto dai confini del sistema solare

Nel 1990 la sonda ha scattato diverse fotografie ai pianeti del sistema solare quando si trovava ad oltre 6 miliardi di chilometri dalla Terra. La più celebre è la Pale Blue Dot (pallido puntino blu) che mostra la Terra della dimensione di meno di un pixel. Un collage delle altre foto forma un'altra nota foto, ritratto di famiglia.

Note

  1. ^ a b c d Spacecraft escaping the Solar System, su heavens-above.com, Heavens-Above. URL consultato il 16-10-2010.
  2. ^ a b Spacecraftlife Lifetime, su voyager.jpl.nasa.gov. URL consultato il 18-07-2010.
  3. ^ Voyager Locations (PDF), su voyager.jpl.nasa.gov. URL consultato il 18-07-2010.
  4. ^ The heliospheric hydrogen wall and astrospheres, su adsabs.harvard.edu. URL consultato il 13-08-2010.
  5. ^ Voyager Interstellar Mission (PDF), su voyager.jpl.nasa.gov. URL consultato il 13-08-2010.
  6. ^ Astronomy Picture of the Day, su antwrp.gsfc.nasa.gov. URL consultato il 10-02-2010.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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