Aša: differenze tra le versioni

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{{q|si trovava alla base di un misticismo "[[Arii|ario]]", contraddistinto dall'esperienza di una luce interiore e da una veggenza attuata dall'"occhio dell'anima" o da una illuminazione che consentiva di penetrare nei misteri più reconditi dell'esistenza|[[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994 pag.469}}
{{q|si trovava alla base di un misticismo "[[Arii|ario]]", contraddistinto dall'esperienza di una luce interiore e da una veggenza attuata dall'"occhio dell'anima" o da una illuminazione che consentiva di penetrare nei misteri più reconditi dell'esistenza|[[Gherardo Gnoli]]. ''Le religioni dell'antico Iran e Zoroastro'' in [[Giovanni Filoramo]] (a cura di) ''Storia delle religioni'' vol.1 Le Religioni antiche. Bari, Laterza, 1994 pag.469}}


Coloro che erano portatori di questa condizione "illuminata", generata dal rispetto dei [[rito|rituali]] religiosi e delle norme che li fondavano, venivano indicato come ''ašavan'' (''artāvan'', ''ṛtāvan'') ovvero "possessori della Verità":
{q|e di conseguenza, una piena armonia con l'ordine cosmico, rituale e morale ad essa omogeneo. Grazie ad una tale acquisizione, l'<nowiki></nowiki>''ašavan'' iranico e lo ''ṛtāvan'' indiano entravano, per così dire, in una nuova dimensione della loro esistenza, che pur essendo caratteristica di uno stato di beatitudine ''post mortem'', non si esauriva tuttavia nell'al di là: questi erano iniziati e veggenti, che avevano accesso ai misteri di "questa" esistenza terrena nel suo intimo legame con l'altra esistenza, inafferabile per i sensi fisici|[[Gherardo Gnoli]]. ''Op.cit.'' pag.469}}


[[Categoria:Zoroastrismo]]
[[Categoria:Zoroastrismo]]

Versione delle 08:37, 28 ott 2010

Disambiguazione – Se stai cercando la città russa, vedi Aša (Russia).

Aša (avestico s.n.; approssimativamente: "verità", "ordine", "giustizia") anche Aša Vahištā (avestico; "Verità Ottima"; in pahlavico Ardvahišt) è una delle dottrine fondamentali del Mazdeismo nonché uno degli Ameša Spenta.

Lo Aša corrisponde allo Arta (antico-persiano) delle iscrizioni degli Achemenidi e al sanscrito vedico Ṛta.

Lo Aša corrisponde già nelle religioni iraniche pre-mazdaiche alla nozione di "verità" acquisita per mezzo di una iniziazione che

«si trovava alla base di un misticismo "ario", contraddistinto dall'esperienza di una luce interiore e da una veggenza attuata dall'"occhio dell'anima" o da una illuminazione che consentiva di penetrare nei misteri più reconditi dell'esistenza»

Coloro che erano portatori di questa condizione "illuminata", generata dal rispetto dei rituali religiosi e delle norme che li fondavano, venivano indicato come ašavan (artāvan, ṛtāvan) ovvero "possessori della Verità": {q|e di conseguenza, una piena armonia con l'ordine cosmico, rituale e morale ad essa omogeneo. Grazie ad una tale acquisizione, l'ašavan iranico e lo ṛtāvan indiano entravano, per così dire, in una nuova dimensione della loro esistenza, che pur essendo caratteristica di uno stato di beatitudine post mortem, non si esauriva tuttavia nell'al di là: questi erano iniziati e veggenti, che avevano accesso ai misteri di "questa" esistenza terrena nel suo intimo legame con l'altra esistenza, inafferabile per i sensi fisici|Gherardo Gnoli. Op.cit. pag.469}}