Giuseppe Augusto d'Asburgo-Lorena: differenze tra le versioni

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Nel [[1893]] sposa a [[Monaco di Baviera|Monaco]] la principessa Augusta Maria Luisa di Baviera, figlia del principe [[Leopoldo di Baviera]] e dell’arciduchessa [[Gisella d'Asburgo-Lorena]].
Nel [[1893]] sposa a [[Monaco di Baviera|Monaco]] la principessa Augusta Maria Luisa di Baviera, figlia del principe [[Leopoldo di Baviera]] e dell’arciduchessa [[Gisella d'Asburgo-Lorena]].


Dopo aver iniziato la sua carriera militare nel [[1890]], durante la [[prima guerra mondiale]] combatté in [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] e sui [[Carpazi]]. Dopo l’entrata in guerra dell’[[Italia]] venne trasferito in [[Carinzia]] e combatté sull’[[Isonzo]].
Dopo aver iniziato la sua carriera militare nel [[1890]], durante la [[prima guerra mondiale]] combatté in [[Galizia (Europa centrale)|Galizia]] e sui [[Carpazi]]. Dopo l’entrata in guerra dell’[[Italia]] fu trasferito in [[Carinzia]] e combatté sull’[[Isonzo]].


Nel novembre [[1916]] venne messo a comando delle operazioni contro le forze russe e rumene ed infine fu trasferito nei [[Balcani]]. Nel tentativo di placare le spinte separatiste dei nazionalisti ungheresi, venne nominato dall’Imperatore [[Carlo I d'Austria]] [[Feldmaresciallo]] dell’esercito dell’[[Impero Austro-Ungarico]].
Nel novembre [[1916]] fu posto al comando delle operazioni contro le forze russe e rumene ed infine fu trasferito nei [[Balcani]]. Nel tentativo di placare le spinte separatiste dei nazionalisti ungheresi, fu nominato dall’Imperatore [[Carlo I d'Austria]] [[Feldmaresciallo]] dell’esercito dell’[[Impero Austro-Ungarico]].


Il [[27 ottobre]] [[1918]], Carlo lo nominò ''homo regius'' d’Ungheria ma Augusto chiese di essere sollevato dall’incarico e chiese a [[János Hadik]] di formare un nuovo governo ma lo scoppio della [[rivoluzione comunista]] guidata da [[Bela Kun]] il [[31 ottobre]] [[1918]] vanificò i suoi piani. Dopo il fallimento nel tentativo rivoluzionario, venne nuovamente nominato presidente. Il [[23 ottobre]] [[1919]] fu costretto a dimettersi per avere cercato di favorire la restaurazione sul trono di Carlo I.
Il [[27 ottobre]] [[1918]], Carlo lo nominò ''homo regius'' d’Ungheria ma Augusto chiese di essere sollevato dall’incarico e chiese a [[János Hadik]] di formare un nuovo governo ma lo scoppio, il [[31 ottobre]] [[1918]], della [[Rivoluzione ungherese del 1919|rivoluzione comunista ungherese]] guidata da [[Bela Kun]] vanificò i suoi piani. Dopo il fallimento nel tentativo rivoluzionario, fu nuovamente nominato presidente. Il [[23 ottobre]] [[1919]] fu costretto a dimettersi per avere cercato di favorire la restaurazione sul trono di Carlo I.


In seguito divenne membro onorario dell’Accademia delle Scienze ungherese di cui fu presidente dal [[1936]] al [[1944]], anno in cui il [[Terzo Reich ]] invase l’[[Ungheria]]. Augusto fuggì negli [[Stati Uniti]] ma dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] tornò in [[Germania]] dove morì.
In seguito divenne membro onorario dell’Accademia delle Scienze ungherese di cui fu presidente dal [[1936]] al [[1944]], anno in cui il [[Terzo Reich ]] invase l’[[Ungheria]]. Augusto fuggì negli [[Stati Uniti]] ma dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]] tornò in [[Germania]] dove morì.

Versione delle 09:26, 7 set 2010

L'arciduca Giuseppe Augusto d'Austria

Giuseppe Augusto Maria d’Austria, Principe d’Ungheria e Boemia (Alcsút, 9 agosto 1872Rain, 6 luglio 1962), è stato un politico e militare ungherese, figlio maggiore dell’Arciduca Giuseppe Carlo Luigi d'Asburgo-Lorena e della principessa Clotilde di Sassonia-Coburgo-Kohary; era nipote di Giuseppe Antonio Giovanni d'Asburgo-Lorena, Palatinato e Viceré d’Ungheria.

Nel 1893 sposa a Monaco la principessa Augusta Maria Luisa di Baviera, figlia del principe Leopoldo di Baviera e dell’arciduchessa Gisella d'Asburgo-Lorena.

Dopo aver iniziato la sua carriera militare nel 1890, durante la prima guerra mondiale combatté in Galizia e sui Carpazi. Dopo l’entrata in guerra dell’Italia fu trasferito in Carinzia e combatté sull’Isonzo.

Nel novembre 1916 fu posto al comando delle operazioni contro le forze russe e rumene ed infine fu trasferito nei Balcani. Nel tentativo di placare le spinte separatiste dei nazionalisti ungheresi, fu nominato dall’Imperatore Carlo I d'Austria Feldmaresciallo dell’esercito dell’Impero Austro-Ungarico.

Il 27 ottobre 1918, Carlo lo nominò homo regius d’Ungheria ma Augusto chiese di essere sollevato dall’incarico e chiese a János Hadik di formare un nuovo governo ma lo scoppio, il 31 ottobre 1918, della rivoluzione comunista ungherese guidata da Bela Kun vanificò i suoi piani. Dopo il fallimento nel tentativo rivoluzionario, fu nuovamente nominato presidente. Il 23 ottobre 1919 fu costretto a dimettersi per avere cercato di favorire la restaurazione sul trono di Carlo I.

In seguito divenne membro onorario dell’Accademia delle Scienze ungherese di cui fu presidente dal 1936 al 1944, anno in cui il Terzo Reich invase l’Ungheria. Augusto fuggì negli Stati Uniti ma dopo la fine della seconda guerra mondiale tornò in Germania dove morì..

Onorificenze

Commendatore dell'Ordine Militare di Maria Teresa - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria - nastrino per uniforme ordinaria
Croce al merito militare di I classe - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera - nastrino per uniforme ordinaria

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