Piano del Sale: differenze tra le versioni

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Fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]] questo sale ha rappresentato la più diffusa moneta di scambio in uso nell'Etiopia settentrionale; uno dei più tipici esempi di [[moneta merce]].
Fino alla fine della [[seconda guerra mondiale]] questo sale ha rappresentato la più diffusa moneta di scambio in uso nell'Etiopia settentrionale; uno dei più tipici esempi di [[moneta merce]].


Negli anni della [[Eritrea italiana]] venne studiato un progetto, poi abbandonato, di realizzare qui un grande lago interno, il cosi detto [[mare dancalo]], conducendo l'acqua dal [[mar Rosso]] a riempire la depressione dancala. Il nuovo lago si sarebbe addentrato per oltre 200 km coprendo una superficie di circa 5000 km² e sarebbe stato sfruttato a fini idroelettrici. Si ipotizzava anche una notevole influenza positiva di questa grande massa di acqua sul clima delle regioni circostanti. Questa idea fu lanciata agli inizi del [[XX secolo]] dall'uomo politico italiano [[Paolo Vinassa de Règny]].
Negli anni della [[Eritrea italiana]] venne studiato un progetto, poi abbandonato, di realizzare qui un grande lago interno, il cosi detto [[mare dancalo]], conducendo l'acqua dal [[mar Rosso]] a riempire la depressione dancala. Il nuovo lago si sarebbe addentrato per oltre 200 km coprendo una superficie di circa 5000 km² e sarebbe stato sfruttato a fini idroelettrici. Si ipotizzava anche una notevole influenza positiva di questa grande massa di acqua sul clima delle regioni circostanti. Questa idea fu lanciata agli inizi del [[XX secolo]] dall'uomo politico italiano [[Paolo Vinassa de Regny]].


[[Categoria:Etiopia]]
[[Categoria:Etiopia]]

Versione delle 19:56, 2 set 2010

Il Piano del Sale è un grande bacino chiuso della Dancalia settentrionale, compreso nel territorio dell'Etiopia ai confini con l'Eritrea. Esso si estende per una lunghezza di oltre 200 km ai piedi dell'altopiano etiopico e si deprime fino al oltre 120 m sotto il livello del mare. Il Piano del sale ha potenti depositi salini che sono oggetto di sfruttamento da parte delle popolazioni locali di etnia danakil che da gran tempo fanno commercio di sale con le popolazioni dell'altopiano. Tale sfruttamento dura tuttora. Il sale viene estratto in parallelepipedi di forma e peso regolari ed avviato a mezzo carovane ai mercati dell'altopiano per antichi sentieri. Fino alla fine della seconda guerra mondiale questo sale ha rappresentato la più diffusa moneta di scambio in uso nell'Etiopia settentrionale; uno dei più tipici esempi di moneta merce.

Negli anni della Eritrea italiana venne studiato un progetto, poi abbandonato, di realizzare qui un grande lago interno, il cosi detto mare dancalo, conducendo l'acqua dal mar Rosso a riempire la depressione dancala. Il nuovo lago si sarebbe addentrato per oltre 200 km coprendo una superficie di circa 5000 km² e sarebbe stato sfruttato a fini idroelettrici. Si ipotizzava anche una notevole influenza positiva di questa grande massa di acqua sul clima delle regioni circostanti. Questa idea fu lanciata agli inizi del XX secolo dall'uomo politico italiano Paolo Vinassa de Regny.

Voci correlate