Rigatura: differenze tra le versioni

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La '''rigatura''' consiste in una serie di solchi [[elicoidale|elicoidali]] detti "principi", tracciati (generalmente ber [[brocciatura]]) all'interno della canna di un'[[arma da fuoco]].
La '''rigatura''' consiste in una serie di solchi [[elicoidale|elicoidali]] detti "principi", tracciati (generalmente ber [[brocciatura]]) all'interno della canna di un'[[arma da fuoco]].



Versione delle 19:01, 3 lug 2010

Rigatura nella canna di una pistola calibro 9 mm.

La rigatura consiste in una serie di solchi elicoidali detti "principi", tracciati (generalmente ber brocciatura) all'interno della canna di un'arma da fuoco.

I principi sono normalmente più d'uno e servono ad imprimere al proiettile una rotazione sul proprio asse, aumentandone in questo modo, grazie all'effetto giroscopico la stabilità e diminuendo la possibilità di deviazioni dalla propria traiettoria.

Il numero di righe, l'andamento (destrorso o sinistrorso), la parte di giro completata, la profondità della riga sono tutte caratteristiche legate a quelle del proiettile, della sua carica e dell'arma che lo utilizzerà.

Il calibro di un'arma rigata si può misurare fra i pieni o fra i vuoti della rigatura. In questo modo, nel passato, armi dal calibro apparentemente diverso potevano utilizzare lo stesso proiettile. Proprio per non creare confusione si è stabilito quindi di misurare il valore al netto dello spessore della rigatura, ovvero tra i vuoti della rigatura stessa.

Cenni storici

Si conoscono esemplari di armi rigate risalenti al 1400 ma poichè la rigatura non ha andamento elicoidale ma rettilineo, si pensa che essa fosse stata ideata allo scopo di ridurre l'attrito (dovuto allo sporco) del proiettile contro le pareti della canna al momento del caricamento. dopo vari spari con la polvere nera, infatti la canna si sporca e l'introduzione di un nuovo proiettile inizia a diventare più difficoltosa: solchi scavati internamente nello spessore della canna avrebbero certo ridotto il problema. Ci si accorse che scanalature non rettilinee ma leggermente elicoidali non solo rendevano ancora più agevole il caricamento ma, se il proiettile era stato abbastanza forzato nella canna, aumentavano anche la precisione del tiro. Forzare troppo però un proiettile in canna poteva rivelarsi difficile e pericoloso: ci vollero quindi anni di prove e studi per arrivare ad un sistema di sparo efficiente con le canne rigate ed il sistema ad avancarica. Intorno alla metà del 1800 si perfezionarono sistemi per far aderire il proiettile alle rigature senza sforzo durante il caricamento e l'invenzione della retrocarica eliminò infine ogni problema rendendo il sistema efficace e sicuro[1].

Note

  1. ^ Musciarelli L., Dizionario delle Armi, Milano, Oscar Mondadori, 1978