Ordinario (liturgia): differenze tra le versioni

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Versione delle 02:35, 21 giu 2010

L'Ordinario (latino ordinarium) è l'insieme delle parti della Messa (Ordinarium missae) o della Liturgia delle ore (Ordinarium officii) della Chiesa cattolica il cui testo rimane immutato nei periodi dell'anno liturgico o nella commemorazione di un santo o di un evento significativo.
Il termine si usa in contrapposizione a proprio che è l'insieme delle parti della liturgia il cui testo varia in base alla data o alla occasione liturgica. Le parti dell'ordinario sono dette anche parti fisse, proprio perché non dipendono dal giorno o dalla festa.

I canti dell'ordinario sono chiamati dal nome delle loro prime parole:

ai quali bisogna aggiungere il

Il libro che raccoglie l'insieme dei canti dell'ordinario è detto Kyriale dal nome del primo canto.

Nel repertorio del canto gregoriano questi canti sono stati raggruppati in modo da formare delle "messe", cioè collezioni che comprendono un Kyrie, un Gloria, un Sanctus ed un Agnus Dei. Queste presentazioni però non devono trarre in inganno: questo lavoro frutto della restaurazione gregoriana del secolo scorso non riflette una verità storica. In effetti il Kyriale costituisce un repertorio composito di origine regionale [1].

Alcune messe gregoriane

  • Lux et origo
  • Cum iubilo
  • Alme Pater
  • Orbis factor
  • Pater cuncta
  • Dominator
  • Missa XVI
  • Deus Genitor alme

Note

  1. ^ dom D. Saulnier, Il canto gregoriano, Piemme 1998, p. 87.