Maè: differenze tra le versioni
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Nasce poco più a nord di [[Pecol]] (comune di [[Zoldo Alto]]) ai piedi del [[monte Civetta]] e percorre tutta la valle toccando [[Mareson]], [[Pianaz]], [[Fusine (Zoldo Alto)|Fusine]], [[Forno di Zoldo|Villa]] e [[Forno di Zoldo]]. Dopo il [[lago di Pontesei|lago artificiale di Pontesei]], il torrente scorre entro l'ampia gola detta ''Canal del Maè'', e sfocia presso [[Longarone]] immettendosi nel [[Piave]]. |
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Uno dei suoi affluenti è la Moiazza, torrente che prende il nome dalla [[Moiazza|montagna da cui nasce]]; i due torrenti si incontrano nella frazione di Dont di Zoldo. |
Uno dei suoi affluenti è la Moiazza, torrente che prende il nome dalla [[Moiazza|montagna da cui nasce]]; i due torrenti si incontrano nella frazione di Dont di Zoldo. |
Versione delle 11:02, 15 giu 2010
Il Maè è il principale torrente della Val di Zoldo, in provincia di Belluno.
Nasce poco più a nord di Pecol (comune di Zoldo Alto) ai piedi del monte Civetta e percorre tutta la valle toccando Mareson, Pianaz, Fusine, Villa e Forno di Zoldo. Dopo il lago artificiale di Pontesei, il torrente scorre entro l'ampia gola detta Canal del Maè, e sfocia presso Longarone immettendosi nel Piave.
Uno dei suoi affluenti è la Moiazza, torrente che prende il nome dalla montagna da cui nasce; i due torrenti si incontrano nella frazione di Dont di Zoldo.
Durante l'alluvione del novembre 1966 venne registrata la portata massima del torrente, valutata in oltre 400 m³/s.
Storia
In passato il Maè rivestì un ruolo determinante nella storia degli zoldani, che lo utilizzavano per trasportare il legname alla Repubblica di Venezia. Servì pure per alimentare le numerose fucine che resero l'attività della lavorazione del ferro importante fonte di sostentamento in passato fino all'arrivo dell'industrializzazione che determino il declino economico della vallata e spinse la popolazione verso l'emigrazione.