Elisabetta Carlotta del Palatinato-Simmern: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 42: Riga 42:
{{Portale|biografie|donne nella storia|storia}}
{{Portale|biografie|donne nella storia|storia}}


[[Categoria:Wittelsbach|Elisabetta Carlotta]]
[[Categoria:Palatinato-Simmern]]


[[de:Elisabeth Charlotte von der Pfalz]]
[[de:Elisabeth Charlotte von der Pfalz]]

Versione delle 14:34, 8 giu 2010

Disambiguazione – Se stai cercando altri personaggi con questo nome vedi, vedi Elisabetta di Wittelsbach.
Palatinato
Simmern

Federico III
Ludovico VI
Figli
Federico IV
Federico V
Figli
Carlo I Luigi
Figli
Carlo II
Modifica

Elisabetta Carlotta di Wittelsbach-Simmern (Neumarkt, 19 novembre 1597Crossen, 26 aprile 1660) fu una nobile palatina.

Biografia

Elisabetta Carlotta del Palatinato con suo figlio Federico Guglielmo in un dipinto di Matthias Czwiczek, 1650.

Era figlia di Federico IV Elettore Palatino, Elettore Palatino dal 1583 al 1610, e Luisa Giuliana di Orange-Nassau, figlia di Guglielmo I d'Orange.

Sposò a Heidelberg il 24 luglio 1616 Giorgio Guglielmo di Brandeburgo, elettore palatino dal 1619 al 1640.

Il matrimonio sugellava l'alleanza tra i vicini Wittelsbach e gli Hohenzollern.

Rimase vedova il 1 dicembre 1640; già tre anni prima suo marito si era ritirato nella regione ai confini con la Prussia. Elettore del Brandeburgo fu loro figlio Federico Guglielmo.

Elisabetta Carlotta sopravvisse al marito vent'anni e fu sepolta a Berlino.

Discendenza

Giorgio Guglielmo e Elisabetta Carlotta ebbero quattro figli[1]:

  • Luisa Carlotta (Berlino, 13 settembre 1617-Mitau, 29 agosto 1676);
  • Federico Guglielmo (16 febbraio 1620-29 aprile 1688) successore del padre;
  • Edvige Sofia (Berlino, 14 luglio 1623-Schmalkalden, 26 giugno 1683);
  • Giovanni Sigismondo (Berlino, 25 luglio 1624-Berlino, 30 ottobre 1624).

Note

Voci correlate

Il portale Donne nella storia non esiste