Villa La Duchesca: differenze tra le versioni

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'''Villa La Duchesca''' fu una villa [[Rinascimento|rinascimentale]] di [[Napoli]] che si ergeva nelle immediate vicinanze di [[Castel Capuano]] in una zona di Napoli che ancora conserva il nome "Duchesca".
'''Villa La Duchesca''' fu una villa [[Rinascimento|rinascimentale]] di [[Napoli]] che si ergeva nelle immediate vicinanze di [[Castel Capuano]] in una zona di Napoli che ancora conserva il nome "[[Duchesca]]".


L'edificio, realizzato sul finire del XV secolo, fu progettato da [[Giuliano da Maiano]], giunto da Firenze, per Alfonso II, allora ancora Duca di Calabria e fu celebre soprattutto per lo splendore dei suoi giardini.
L'edificio, realizzato sul finire del XV secolo, fu progettato da [[Giuliano da Maiano]], giunto da Firenze, per [[Alfonso II]], allora ancora Duca di Calabria e fu celebre soprattutto per lo splendore dei suoi giardini.
La villa si trovava nell'area di [[Castel Capuano]], con cui era in collegamento grazie a numerosi sentieri interni ai giardini. Fu destinata ad essere una gradevole residenza per la corte e venne costruita quasi in concomitanza a quella di [[Villa di Poggioreale|Poggioreale]] anch'essa scomparsa. Entrambe portarono notevoli benefici anche alle zone intorno, poiché vennero bonificate o furono protagoniste di ingenti opere pubbliche.
La villa si trovava nell'area di [[Castel Capuano]], con cui era in collegamento grazie a numerosi sentieri interni ai giardini. Fu destinata ad essere una gradevole residenza per la corte e venne costruita quasi in concomitanza a quella di [[Villa di Poggioreale|Poggioreale]] anch'essa scomparsa. Entrambe portarono notevoli benefici anche alle zone intorno, poiché vennero bonificate o furono protagoniste di ingenti opere pubbliche.


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Le vicende storico-politiche della dianstia aragonese causato il sostanziale abbandono della villa pochi anni dopo la sua realizzazione che porto come conseguenza la progressiva edificazione che rapidamente inghiottì completamente il vasto giardino.
Le vicende storico-politiche della dianstia aragonese causato il sostanziale abbandono della villa pochi anni dopo la sua realizzazione che porto come conseguenza la progressiva edificazione che rapidamente inghiottì completamente il vasto giardino.
Comunque la struttura edilizia, seppur danneggiata sovravvisse sino alla seconda metà del [[XVIII secolo]], mentre in seguito, fu progressivamente spogliata dei suoi [[materiali da costruzione]]e scomparve senza lasciare traccia materiale nè rappresentazioni iconografiche.
Comunque la struttura edilizia, seppur danneggiata sovravvisse sino alla seconda metà del [[XVIII secolo]], mentre in seguito, fu progressivamente spogliata dei suoi [[materiali da costruzione]] e scomparve senza lasciare traccia materiale nè rappresentazioni iconografiche.


==Bibliografia==
==Bibliografia==

Versione delle 22:24, 31 mag 2010

Villa La Duchesca fu una villa rinascimentale di Napoli che si ergeva nelle immediate vicinanze di Castel Capuano in una zona di Napoli che ancora conserva il nome "Duchesca".

L'edificio, realizzato sul finire del XV secolo, fu progettato da Giuliano da Maiano, giunto da Firenze, per Alfonso II, allora ancora Duca di Calabria e fu celebre soprattutto per lo splendore dei suoi giardini. La villa si trovava nell'area di Castel Capuano, con cui era in collegamento grazie a numerosi sentieri interni ai giardini. Fu destinata ad essere una gradevole residenza per la corte e venne costruita quasi in concomitanza a quella di Poggioreale anch'essa scomparsa. Entrambe portarono notevoli benefici anche alle zone intorno, poiché vennero bonificate o furono protagoniste di ingenti opere pubbliche.

Le decorazioni delle logge della Duchesca, furono create da Giacomo Parmense, Luigi della Bella e Calvano di Padova.

Le vicende storico-politiche della dianstia aragonese causato il sostanziale abbandono della villa pochi anni dopo la sua realizzazione che porto come conseguenza la progressiva edificazione che rapidamente inghiottì completamente il vasto giardino. Comunque la struttura edilizia, seppur danneggiata sovravvisse sino alla seconda metà del XVIII secolo, mentre in seguito, fu progressivamente spogliata dei suoi materiali da costruzione e scomparve senza lasciare traccia materiale nè rappresentazioni iconografiche.

Bibliografia

  • Yvonne Carbonaro, Le ville di Napoli, Tascabili Economici Newton, Newton e Compton Ed. 1999 Roma, ISBN 88-8289-179-8

Voci correlate