Diario: differenze tra le versioni
M7 (discussione | contributi) m Annullate le modifiche di PcsimoneNews (discussione), riportata alla versione precedente di Sbazzone |
|||
Riga 54: | Riga 54: | ||
{{Interprogetto|s=:Categoria:Diari_di_viaggio|s_oggetto=testi|s_preposizione=di|s_etichetta=diari di viaggio}} |
{{Interprogetto|s=:Categoria:Diari_di_viaggio|s_oggetto=testi|s_preposizione=di|s_etichetta=diari di viaggio}} |
||
[[Categoria: |
[[Categoria:Diaristica| ]] |
||
{{Portale|letteratura}} |
{{Portale|letteratura}} |
Versione delle 00:03, 20 apr 2010
Un diario è una forma narrativa in cui il racconto - reale o di fantasia - è sviluppato cronologicamente, spesso scandito ad intervalli di tempo regolari, solitamente a giorni.
Può essere la cronaca della vita o di un periodo di vita di una persona, ma anche la raccolta di annotazioni giornaliere in cui vengono descritti fatti di rilievo, avvenimenti politici, sociali, economici, osservazioni di carattere scientifico o altro.
Con diario si indica anche il supporto materiale dove questo racconto viene realizzato; una moderna forma di diario, in questo senso, è quella affidata all'informatica attraverso la tenuta di blog personali.
Solamente nel Rinascimento il diario si distinse dalla autobiografia e dalla cronaca, assumendo la funzione di annotatore di appunti da ricordare e di eventi spirituali dello scrivente, utili per un miglioramento ed un perfezionamento.[1] In un secondo tempo questa tendenza passò anche nel mondo laico.
Tipologie
Esistono varie tipologie di diari: diario di viaggio, diario di bordo, diario intimi, diario per appunti, oltre che il libro di ricordanze.
Libri di ricordanze
Diffusi già nel Medioevo, i libri di ricordanze erano una serie di memorie ("ricordanze" appunto) registrate per sé o per i familiari o per i posteri immediati, scritti generalemente con brani che iniziano ciascuno con "Ricordo che...". Diffusi soprattutto in aree dove l'alfabetizzazione era molto diffusa (come a Firenze), erano a metà strada tra la cronaca e l'autobiografia. Spesso questi libri sono dei preziosi documenti sulla vita e i costumi del tempo.
Diario di viaggio
Nell'Ottocento si trovano esempi frequenti di diari di viaggio, come quello di Alexis de Tocqueville, che nel suo Viaggio in America 1831-1832 coglie una serie di dati interessanti della realtà americana, mescolando vari punti di vista: quello storico, quello geografico, quello paesaggistico, quello politico.
Diario di bordo
Alla stregua del diario di viaggio, il diario di bordo ha da sempre aiutato esploratori di ogni specie ad appuntare le varie fasi delle proprie imprese. Nella formula più moderna - ed in chiave fantascientifica - il diario di bordo può riguardare anche la navigazione astrale, come nella serie televisiva Star Trek.
Diario intimo
Il diario intimo è una sorta d'amico immaginario. Al diario non si nasconde nulla e si possono avere più modi per scrivere questo diario. Si può raccontare della giornata, oppure dei sentimenti che si ha e che si ha paura di dire agli altri. Il diario è comunque un racconto personale, che, può essere scritto in modo fantasioso, oppure si scrive la realtà. Dall'Ottocento in poi, il diario prende sempre di più la forma del cosiddetto journal intime che mostra spesso emozioni, sensazioni e sentimenti allo stato nascente o latente, non ancora ben compresi dalla persona, come nel caso del celebre Diario di Anna Frank, dove la narratrice, immaginando di scrivere lettere a un'amica inesistente, ovvero un alter ego, racconta gli avvenimenti del giorno per esteso scegliendo la forma della lettera.
Nel diario intimo, il diarista si misura con il suo mondo interiore in una forma di scrittura che assomiglia di più ad una presa di coscienza.
Diario per appunti
Un esempio di diario per appunti può essere Il mestiere di vivere di Cesare Pavese. Si tratta di un diario che non racconta mai episodi interi, ma vi allude senza rendere espliciti i riferimenti a fatti e persone. In esso vi è un minimo di forma dialogica, ma il "tu" che a volte appare è in realtà un "io". Il diario di Pavese è fatto di sensazioni e di istanti che vengono espressi in forma sintetica e lapidaria, spesso senza verbo o costruite su un verbo all'infinito o al participio passato.
Diari pubblicati
Alcuni diari sono stati pubblicati e sono divenuti opere letterarie vere e proprie in quanto legati ad esperienze emblematiche, a viaggi o intrecciati ad eventi storici o a trasformazioni sociali. Gli esempi sono innumerevoli:
- Latinoamericana di Ernesto Che Guevara
- Diario di Anna Franck
- La tregua di Primo Levi
- Christiane F.: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, dal quale è stato tratto l'omonimo film
- Buonanotte Signor Lenin di Tiziano Terzani
- Microservi di Douglas Copland
- Pensieri dal carcere di Pierre Clémenti
Nel 1984 da un'idea di Saverio Tutino è nata a Pieve Santo Stefano la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano che dall'inizio delle sue attività ha raccolto oltre seimila tra diari, epistolari e memorie di gente comune e famosa, con l'intenzione di conservarli e metterli a disposizione del pubblico e dei ricercatori.
Il diario e il cinema
Della formula del diario si è occupato anche il cinema. Tra le trasposizioni cinematografiche, Il diario di Bridget Jones e la pellicola canadese La mia opposizione, diario di Friedrich Kellner.
Note
- ^ "Le Muse", De Agostini, Novara, 1965, Vol.IV, pag.184
Altri progetti
- Wikisource contiene testi di diari di viaggio
- Wikiquote contiene citazioni di o su diario
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su diario