Chiesa del Gesù (Lecce): differenze tra le versioni

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Sul lato sinistro sono collocati gli altari della [[Madonna di Loreto|Vergine di Loreto]] con la seicentesca statua della Madonna proveniente dalla distrutta chiesa delle cappuccinelle, di [[San Girolamo]] con tela di Girolamo Imperato, di [[San Michele Arcangelo]] (1746) e dell'[[Annunciazione|Annunciazione della Vergine]] con tela datata 1596.
Sul lato sinistro sono collocati gli altari della [[Madonna di Loreto|Vergine di Loreto]] con la seicentesca statua della Madonna proveniente dalla distrutta chiesa delle cappuccinelle, di [[San Girolamo]] con tela di Girolamo Imperato, di [[San Michele Arcangelo]] (1746) e dell'[[Annunciazione|Annunciazione della Vergine]] con tela datata 1596.


Sul lato destro invece si ricorda l'altare su cui è posizionata la pregievole tela di Serafino Elmo (1752) raffigurante la ''Vergine col Bambino tra i Santi Ignazio, Stanislao e Luigi.
Sul lato destro invece si ricorda l'altare su cui è posizionata la pregevole tela di Serafino Elmo (1752) raffigurante la ''Vergine col Bambino tra i Santi Ignazio, Stanislao e Luigi.


Il [[transetto]], il cui archivolto fu affrescato da [[Antonio Verrio]] con il ''Martirio di Sant'Irene'', presenta sul lato sinistro la cappella della ''Vergine del Buon Consiglio'' (già di Santa Irene) sul cui altare, fiancheggiato dalle statue in pietra di [[Sant'Agnese]] e [[Santa Cecilia]] è posizionata la tela della titolare (1811) e sul lato destro, l'interessante altare, già di [[Sant'Ignazio di Loyola]], dedicato a [[San Bernardino Realino]], in cui sono custodite le spoglie. L'altare è una ricca opera scultorea impreziosita dalle statue di [[San Stanislao Kostka]] e di [[San Luigi Gonzaga]] e dal dipinto (1897) raffigurante ''San Bernardino Realino morente richiesto di proteggere Lecce''. Inoltre da segnalare sono le due notevoli tele di [[Paolo Finoglio]] raffiguranti la ''Vergine e Santi'' e le due tele di Antonio Verrio raffiguranti i ''Fatti di Giuseppe Ebreo''.
Il [[transetto]], il cui archivolto fu affrescato da [[Antonio Verrio]] con il ''Martirio di Sant'Irene'', presenta sul lato sinistro la cappella della ''Vergine del Buon Consiglio'' (già di Santa Irene) sul cui altare, fiancheggiato dalle statue in pietra di [[Sant'Agnese]] e [[Santa Cecilia]] è posizionata la tela della titolare (1811) e sul lato destro, l'interessante altare, già di [[Sant'Ignazio di Loyola]], dedicato a [[San Bernardino Realino]], in cui sono custodite le spoglie. L'altare è una ricca opera scultorea impreziosita dalle statue di [[San Stanislao Kostka]] e di [[San Luigi Gonzaga]] e dal dipinto (1897) raffigurante ''San Bernardino Realino morente richiesto di proteggere Lecce''. Inoltre da segnalare sono le due notevoli tele di [[Paolo Finoglio]] raffiguranti la ''Vergine e Santi'' e le due tele di Antonio Verrio raffiguranti i ''Fatti di Giuseppe Ebreo''.

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La Chiesa del Gesù o del Buon Consiglio, è una chiesa di Lecce costruita a partire dal 1575 per accogliere i Gesuiti che giunsero in città l'anno precedente al seguito di Bernardino Realino da Carpi, divenuto poi Santo.

Origine

La costruzione della chiesa del Gesù comportò la demolizione dell'antica chiesetta di San Niccolò dei Greci di rito greco-ortodosso. L'edificazione della struttura venne eseguita utilizzando i disegni del gesuita comasco Giovanni De Rosis.

Prospetto

Il prospetto si rifà alla Chiesa del Gesù di Roma, considerata la Madre delle chiese dell'ordine dei Gesuiti. La facciata, sobria e lineare, è costruita su due ordini, raccordati da volute e scanditi da un doppio ordine di lesene interrotte da una trabeazione aggettante. L'ordine inferiore accoglie, nei cinque scomparti creati da lesene, nicchie vuote con timpani triangolari e circolari e, in posizione centrale vi è un ornato partale sormontato dallo stemma della Compagnia di Gesù adorato da due angeli realizzati in pietra leccese. L'ordine superiore, accordato al primo da volute laterali nascenti da maschere femminili, presenta due finestre laterali ed un finestrone centrale adornato dalla statua del Bambin Gesù. Al vertice, il fastigio di coronamento, impostato su un fregio con i simboli della Passione di Cristo, culmina con la scultura del Pellicano che, squarciandosi il petto, alimenta la prole.

Interno

L'aula dell'interno è una vasta e luminosa navata lungo la quale si aprono quattro cappelle per lato che, tra loro comunicanti, ospitano altari decorati in stucco nella seconda metà del Settecento.

Sul lato sinistro sono collocati gli altari della Vergine di Loreto con la seicentesca statua della Madonna proveniente dalla distrutta chiesa delle cappuccinelle, di San Girolamo con tela di Girolamo Imperato, di San Michele Arcangelo (1746) e dell'Annunciazione della Vergine con tela datata 1596.

Sul lato destro invece si ricorda l'altare su cui è posizionata la pregevole tela di Serafino Elmo (1752) raffigurante la Vergine col Bambino tra i Santi Ignazio, Stanislao e Luigi.

Il transetto, il cui archivolto fu affrescato da Antonio Verrio con il Martirio di Sant'Irene, presenta sul lato sinistro la cappella della Vergine del Buon Consiglio (già di Santa Irene) sul cui altare, fiancheggiato dalle statue in pietra di Sant'Agnese e Santa Cecilia è posizionata la tela della titolare (1811) e sul lato destro, l'interessante altare, già di Sant'Ignazio di Loyola, dedicato a San Bernardino Realino, in cui sono custodite le spoglie. L'altare è una ricca opera scultorea impreziosita dalle statue di San Stanislao Kostka e di San Luigi Gonzaga e dal dipinto (1897) raffigurante San Bernardino Realino morente richiesto di proteggere Lecce. Inoltre da segnalare sono le due notevoli tele di Paolo Finoglio raffiguranti la Vergine e Santi e le due tele di Antonio Verrio raffiguranti i Fatti di Giuseppe Ebreo.

Reliquie di San Bernardino Realino

Lo scenografico altare maggiore, realizzato nel 1699 ed eseguito molto probabilmente da Giuseppe Cino, ospita le tele settecentesche della Circoncisione di Gesù e dei Dottori della Chiesa di Oronzo Letizia e l'Incoronazione della Vergine di Oronzo Tiso. L'intagliato coro in noce,trasportato da Montescaglioso, fu inserito nell'altare dai Benedettini nel XVIII secolo.

Il soffitto ligneo a lacunari, animato da riquadri raffiguranti le Glorie della Compagnia di Gesù, dovuti a Giuseppe da Brindisi, fu decorato nel 1892 da Enrico Salines.

Note

  • Lecce elegia del Barocco, Michele Paone, Congedo Editore, Galatina (Lecce) 1999

Voci correlate