Siniscalco: differenze tra le versioni

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Il [[Siniscalco di Francia]] (''Sénéchal de France'') fu, tra il [[X secolo]] e il [[XII secolo]], il più alto dignitario del regno: comandava le forze armate ed amministrava la giustizia e le rendite della casa reale. A partire dal [[1127]] la carica fu attribuita a nobili imparentati con la famiglia reale ma nel [[1191]], a causa dell'eccessivo potere che aveva accumulato, fu soppressa da [[Filippo Augusto]] che ne spartì le funzioni tra il ''[[Connestabile]]'' e il ''Gran Maestro di Francia''; la carica riapparve nel [[XIV secolo]] come titolo puramente onorifico.
Il [[Siniscalco di Francia]] (''Sénéchal de France'') fu, tra il [[X secolo]] e il [[XII secolo]], il più alto dignitario del regno: comandava le forze armate ed amministrava la giustizia e le rendite della casa reale. A partire dal [[1127]] la carica fu attribuita a nobili imparentati con la famiglia reale ma nel [[1191]], a causa dell'eccessivo potere che aveva accumulato, fu soppressa da [[Filippo Augusto]] che ne spartì le funzioni tra il ''[[Connestabile]]'' e il ''Gran Maestro di Francia''; la carica riapparve nel [[XIV secolo]] come titolo puramente onorifico.


Alla fine del XII secolo fu istituita in [[Francia]] la figura del siniscalco quale rappresentante del re in una [[circoscrizione]] territoriale detta ''[[siniscalcato]]'' (come l'ufficio al quale era preposto). Il titolo era usato prevalentemente nella Francia meridionale, mentre nella Francia settentrionale si preferiva il titolo di ''[[balivo]]'', la cui circoscrizione (come l'ufficio) era detta ''baliaggio''. Il siniscalco aveva compiti amministrativi, giudiziari e fiscali; alle sue dipendenze erano il ''luogotenente generale'', che presiedeva il tribunale, e i responsabili delle circoscrizioni in cui si suddivideva la siniscalchia, variamente denominati secondo i luoghi (ad esempio, ''[[prevosto|prevosti]]''). Come altre istituzioni dell'[[Ancien régime]] le siniscalchie e i baliaggi, che nel frattempo avevavo visto le loro funzioni ridotte all'ambito giudiziario, sparirono con la [[Rivoluzione francese]].
Alla fine del XII secolo fu istituita in [[Francia]] la figura del siniscalco quale rappresentante del re in una [[circoscrizione]] territoriale detta ''[[siniscalcato]]'' (come l'ufficio al quale era preposto). Il titolo era usato prevalentemente nella Francia meridionale, mentre nella Francia settentrionale si preferiva il titolo di ''[[balivo]]'', la cui circoscrizione (come l'ufficio) era detta ''baliaggio''. Il siniscalco aveva compiti amministrativi, giudiziari e fiscali; alle sue dipendenze erano il ''luogotenente generale'', che presiedeva il tribunale, e i responsabili delle circoscrizioni in cui si suddivideva la siniscalchia, variamente denominati secondo i luoghi (ad esempio, ''[[prevosto|prevosti]]''). Come altre istituzioni dell'[[Ancien régime]] le siniscalchie e i baliaggi, che nel frattempo avevano visto le loro funzioni ridotte all'ambito giudiziario, sparirono con la [[Rivoluzione francese]].


Nel [[Regno di Sicilia]] la figura del Gran Siniscalco fu introdotta da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]]: sottoposto al Gran Connestabile, era uno dei sette grandi ufficiali del regno, con il compito di amministrare le proprietà reali e provvedere al vitto del re e della sua corte. La carica sopravvisse in età angioina e aragonese. [[Giovanni Pontano]] definì il Gran Siniscalco "Maestro di Campo"; [[Scipione Ammirato]] lo definì "Maggiordomo della Casa Reale", "il supremo ufficiale preposto alla tavola". Per insegna, oltre a quelle del proprio casato, aveva una coppa di [[leocorno (araldica)|leocorno]].<ref>Per approfondimenti vedi http://www.nobili-napoletani.it/Sette_Uffici.htm</ref>
Nel [[Regno di Sicilia]] la figura del Gran Siniscalco fu introdotta da [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]]: sottoposto al Gran Connestabile, era uno dei sette grandi ufficiali del regno, con il compito di amministrare le proprietà reali e provvedere al vitto del re e della sua corte. La carica sopravvisse in età angioina e aragonese. [[Giovanni Pontano]] definì il Gran Siniscalco "Maestro di Campo"; [[Scipione Ammirato]] lo definì "Maggiordomo della Casa Reale", "il supremo ufficiale preposto alla tavola". Per insegna, oltre a quelle del proprio casato, aveva una coppa di [[leocorno (araldica)|leocorno]].<ref>Per approfondimenti vedi http://www.nobili-napoletani.it/Sette_Uffici.htm</ref>

Versione delle 17:28, 23 nov 2009

Disambiguazione – Se stai cercando l'economista e ministro, vedi Domenico Siniscalco.

Nell'Europa occidentale il siniscalco (dal protogermanico sini-, radice che significa 'anziano', e skalk, 'servitore') era originariamente colui che sovrintendeva alla mensa o, più in generale, alla casa della famiglia reale o di una grande famiglia aristocratica.

A partire dall'epoca carolingia in varie monarchie il titolo di siniscalco o gran siniscalco fu attribuito ad alti dignitari con funzioni di amministrazione della giustizia e comando militare.

Il Siniscalco di Francia (Sénéchal de France) fu, tra il X secolo e il XII secolo, il più alto dignitario del regno: comandava le forze armate ed amministrava la giustizia e le rendite della casa reale. A partire dal 1127 la carica fu attribuita a nobili imparentati con la famiglia reale ma nel 1191, a causa dell'eccessivo potere che aveva accumulato, fu soppressa da Filippo Augusto che ne spartì le funzioni tra il Connestabile e il Gran Maestro di Francia; la carica riapparve nel XIV secolo come titolo puramente onorifico.

Alla fine del XII secolo fu istituita in Francia la figura del siniscalco quale rappresentante del re in una circoscrizione territoriale detta siniscalcato (come l'ufficio al quale era preposto). Il titolo era usato prevalentemente nella Francia meridionale, mentre nella Francia settentrionale si preferiva il titolo di balivo, la cui circoscrizione (come l'ufficio) era detta baliaggio. Il siniscalco aveva compiti amministrativi, giudiziari e fiscali; alle sue dipendenze erano il luogotenente generale, che presiedeva il tribunale, e i responsabili delle circoscrizioni in cui si suddivideva la siniscalchia, variamente denominati secondo i luoghi (ad esempio, prevosti). Come altre istituzioni dell'Ancien régime le siniscalchie e i baliaggi, che nel frattempo avevano visto le loro funzioni ridotte all'ambito giudiziario, sparirono con la Rivoluzione francese.

Nel Regno di Sicilia la figura del Gran Siniscalco fu introdotta da Ruggero II: sottoposto al Gran Connestabile, era uno dei sette grandi ufficiali del regno, con il compito di amministrare le proprietà reali e provvedere al vitto del re e della sua corte. La carica sopravvisse in età angioina e aragonese. Giovanni Pontano definì il Gran Siniscalco "Maestro di Campo"; Scipione Ammirato lo definì "Maggiordomo della Casa Reale", "il supremo ufficiale preposto alla tavola". Per insegna, oltre a quelle del proprio casato, aveva una coppa di leocorno.[1]

La figura del gran siniscalco era presente anche nella gerarchia di ordini religiosi cavallereschi, come i Templari: aveva il compito di amministrare i beni dell'ordine e, solitamente, di sostituire il gran maestro in caso di assenza.

In Gran Bretagna la figura corrispondente al siniscalco era detta steward mentre nell'Europa orientale stolnic.

Note