Volata (ciclismo): differenze tra le versioni

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Nel gergo [[Ciclismo|ciclistico]], il termine '''volata''' indica l'arrivo di ciclisti alla fine di una corsa con distacchi minimi. Di solito, però, si usa il termine volata per gli arrivi in pianura. I corridori predisposti alle volate vengono chiamati [[velocista|velocisti]]; tra di essi si ricordano, in [[Italia]], [[Alessandro Petacchi]], [[Mario Cipollini]] e [[Daniele Bennati]].


Nel gergo [[Ciclismo|ciclistico]], il termine '''volata''' indica l'arrivo di ciclisti alla fine di una corsa con distacchi minimi. Di solito, però, si usa il termine volata per gli arrivi in pianura. I corridori predisposti alle volate vengono chiamati [[velocista|velocisti]].


== Classificazione delle volate ==
== Classificazione delle volate ==
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In base al tipo di traguardo, si può parlare di:
In base al tipo di traguardo, si può parlare di:
*'''Volata finale''' se termina con il traguardo
*'''Volata finale''' se termina con il traguardo
*'''Volata intermediaria''' se ha per obiettivo un traguardo volante
*'''Volata intermedia''' se ha per obiettivo un traguardo volante
*'''Volata per i GPM''' se ha come fine un Gran Premio della Montagna.
*'''Volata per i GPM''' se ha come fine un Gran Premio della Montagna.



== Svolgimento della volata ==
== Svolgimento della volata ==
Vi sono tre modi di fare riguardo alle volate: il primo, usata dai velocisti di squadre meno attrezzate o con altre priorità, prevede di seguire (in gergo "succhiare la ruota") di corridori più forti. Uno dei massimi esponenti della volata da "succhiaruota" è [[Robbie McEwen]]. Il secondo, usato dai velocisti delle squadre più attrezzate e "inventato" negli anni'90 da [[Mario Cipollini]] alla [[Saeco]], prevede la creazione di un "treno": celebre il treno della [[Fassa Bortolo]] nei primi [[anni 2000]], con velocista [[Alessandro Petacchi]]. E'solitamente così composto:
Vi sono tre modi di fare riguardo alle volate: il primo, usata dai velocisti di squadre meno attrezzate o con altre priorità, prevede di seguire (in gergo "succhiare la ruota") di corridori più forti. Il secondo, usato dai velocisti delle squadre più attrezzate e "inventato" negli [[anni '90]] da [[Mario Cipollini]] alla [[Saeco (ciclismo)|Saeco]], prevede la creazione di un "treno". È solitamente così composto:
*''Passista'': ha il compito di portare il treno in testa al gruppo, si sposta ai -900
*''Passista'': ha il compito di portare il treno in testa al gruppo, si sposta a 900 metri dal traguardo;
*''Penultimo uomo'': passista veloce che inizia ad aumentare la velocità senza però far staccare il velocista, si sposta ai -500
*''Penultimo uomo'': passista veloce che inizia ad aumentare la velocità senza però far staccare il velocista, si sposta a 500 metri;
*''Ultimo uomo'': velocista, è colui che fa partire la volata, spostandosi ai -200. Talvolta l'ultimo uomo continua lo sprint per posizioni più o meno di rincalzo.<ref>E' emblematico il caso della 17° tappa del [[Giro d'Italia 2008]], da [[Sondrio]] a [[Locarno]], in cui [[Mark Cavendish]] ha lasciato la vittoria al suo ultimo uomo [[Andrè Greipel]]</ref>
*''Ultimo uomo'': velocista, è colui che fa partire la volata, spostandosi a 200 metri. Talvolta l'ultimo uomo continua lo sprint per posizioni più o meno di rincalzo;
*''Velocista'': lanciato ai -200, deve mantenere una velocità molto alta fino alla fine, senza però rischiare una caduta, pericolo costante nelle fasi più concitate della corsa.
*''Velocista'': lanciato a 200 metri dall'arrivo, deve mantenere una velocità molto alta fino alla fine, senza però rischiare una caduta, pericolo costante nelle fasi più concitate della corsa.

C'è anche un terzo modo di avvicinarsi alla volata, intermedio tra i primi due: un "mini-treno" formato solo da ultimo uomo e velocista, risale il gruppo seguendo un altro "treno" più grande, per poi uscire allo scoperto nelle fasi immediatamente precedenti allo sprint. E'stato spesso usato dal [[Team Garmin-Slipstream]], con [[Julian Dean]] e [[Tyler Farrar]].
C'è anche un terzo modo di avvicinarsi alla volata, intermedio tra i primi due: un "mini-treno" formato solo da ultimo uomo e velocista, risale il gruppo seguendo un altro "treno" più grande, per poi uscire allo scoperto nelle fasi immediatamente precedenti allo sprint.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Ciclismo]]
*[[Ciclismo]]
*[[Capitano (sport)|Capitano]]
*[[Grande Giro]]
*[[Milano-Sanremo]]
*[[Capitano]]
*[[Gregario]]
*[[Gregario]]


{{portale|ciclismo}}
== Note ==

<references/>


[[Categoria: Ciclismo]]
[[Categoria:Terminologia ciclistica]]

Versione delle 10:01, 16 ott 2009

Nel gergo ciclistico, il termine volata indica l'arrivo di ciclisti alla fine di una corsa con distacchi minimi. Di solito, però, si usa il termine volata per gli arrivi in pianura. I corridori predisposti alle volate vengono chiamati velocisti.

Classificazione delle volate

In base al numero di partecipanti, si può parlare di:

  • Volata di gruppo se avviene in un gruppo compatto
  • Volata ristretta se il gruppo di testa è ristretto
  • Volata a due/a tre se avviene tra due/tre ciclisti.

Il primo tipo è più frequente nelle corse pianeggianti, mentre il secondo e il terzo sono più frequenti nelle tappe collinari o di montagna. In base al tipo di traguardo, si può parlare di:

  • Volata finale se termina con il traguardo
  • Volata intermedia se ha per obiettivo un traguardo volante
  • Volata per i GPM se ha come fine un Gran Premio della Montagna.

Svolgimento della volata

Vi sono tre modi di fare riguardo alle volate: il primo, usata dai velocisti di squadre meno attrezzate o con altre priorità, prevede di seguire (in gergo "succhiare la ruota") di corridori più forti. Il secondo, usato dai velocisti delle squadre più attrezzate e "inventato" negli anni '90 da Mario Cipollini alla Saeco, prevede la creazione di un "treno". È solitamente così composto:

  • Passista: ha il compito di portare il treno in testa al gruppo, si sposta a 900 metri dal traguardo;
  • Penultimo uomo: passista veloce che inizia ad aumentare la velocità senza però far staccare il velocista, si sposta a 500 metri;
  • Ultimo uomo: velocista, è colui che fa partire la volata, spostandosi a 200 metri. Talvolta l'ultimo uomo continua lo sprint per posizioni più o meno di rincalzo;
  • Velocista: lanciato a 200 metri dall'arrivo, deve mantenere una velocità molto alta fino alla fine, senza però rischiare una caduta, pericolo costante nelle fasi più concitate della corsa.

C'è anche un terzo modo di avvicinarsi alla volata, intermedio tra i primi due: un "mini-treno" formato solo da ultimo uomo e velocista, risale il gruppo seguendo un altro "treno" più grande, per poi uscire allo scoperto nelle fasi immediatamente precedenti allo sprint.

Voci correlate

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