Arsenale: differenze tra le versioni

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Versione delle 12:54, 21 set 2009

Veduta dell'ingresso dell'Arsenale di Venezia, Canaletto, 1732.
Cannoni e mortai dell'esercito napoleonico esposti lungo le mura dell'Arsenale del Cremlino di Mosca.

Un arsenale è un insediamento adibito alla costruzione, alla riparazione, all'immagazzinamento e alla fornitura delle armi e delle munizioni.

La parola "arsenale" proviene dall'arabo daras-sina'ah ovvero "casa d'industria" da cui derivano, attraverso la mediazione del veneziano, le parole darsena e, appunto, arsenale[1].La diffusione del termine in altre 14 lingue la si deve poi all'enorme popolarità che l'Arsenale di Venezia (che fu di fatto la prima fabbrica al mondo) ottenne negli ultimi anni del XVI secolo (periodo di massima operosità), quando i 16.000 operai occupati entro le sue mura merlate vararono ben 100 navi in soli due mesi, impressionando tutta l'Europa.

Un arsenale di prima classe, che poteva rinnovare materiali ed equipaggiamento di un grande esercito, comprendeva una fucina per cannoni, una fabbrica di carri, un laboratorio per le armi leggere e la produzione di munizioni, una fabbrica di armi leggere, una fabbrica di tende, sellerie e finimenti e una fabbrica di polvere da sparo. Oltre a ciò doveva possedere ampi magazzini. In un arsenale di seconda classe le fabbriche erano rimpiazzate da laboratori. La situazione di un arsenale dovrebbe essere governata da considerazioni strategiche. Un arsenale di prima classe doveva essere situato nella base di operzioni e rifornimento, al sicuro dagli attacchi, non troppo vicino al confine, e in posizione tale da potervi far affluire rapidamente le risorse della nazione. L'importanza di un ampio arsenale era tale che le sue difese dovevano essere della stessa scala di quelle di una grossa fortezza.

Solitamente un grande arsenale era suddiviso in:

  • A - Magazzinaggio
  • B - Costruzione
  • C - Amministrazione

Al punto A si dovevano avere i seguenti dipartimenti e magazzini: Dipartimenti di spedizione e ricevimento, armeria, rimessaggio, briglie, selle e finimenti, equipaggiamento da campo, attrezzi e strumenti, magazzino ingegneristico, legnaia, magazzino scarti.

Al punto B si dovevano avere: fabbrica cannoni, fabbrica carri, laboratorio, fabbrica armi leggere, fabbrica tende e finimenti, fabbrica polvere da sparo, ecc. In un arsenale di seconda classe erano presenti laboratori invece che fabbriche.

Al punto C, sotto il capo dell'amministrazione, si trovavano il direttore capo dell'arsenale, funzionari civili, ufficiali, sottufficiali e artificeri, capireparto, operai specializzati e operai civili, con gli impiegati necessari al lavoro di ufficio.

Mella parte manifatturiera sono richiesti abilità e lavoro efficiente ed conomico, sia pratico che amministrativo; nella parte di magazzinaggio, buona organizzazione e grande cura, grazie alla conoscenza dei magazzini bellici, sia in stato attivo che passivo, e scrupolosa precisione nella custodia delle merci, nella loro emissione e ricezione.

Note

  1. ^ L'arabo daras-sina'ah, sarebbe passato al veneziano darzanà, poi corrotto nelle forme arzanà - citata anche da Dante nell'Inferno - e quindi arzanàl, arsenàl, ed infine, arsenàle. Cfr. Fabio Mutinelli, Storia documentata di Venezia.

Voci correlate

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