Scipione Cobelluzzi: differenze tra le versioni

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Scipione Cobelluzzi nacque a Viterbo da famiglia benestante: secondo il [[gesuita]] Angelo Galluzzi, che ne recitò l'orazione funebre, suo padre, di professione [[farmacista]], divenne [[conservatore]] di Viterbo lo stesso giorno in cui nacque Scipione<ref>Angelus Gallucius, ''Oratio in funere Scipionis Cobellutii S. R. E. Cardi. titulo S. Susannae quam habuit in templo Domus Professa: Socielatis Jesu'', Romae : typis Francisci Corbelleti , 1626 ([http://books.google.it/books?id=IkkONQAACAAJ])</ref>. Fu educato a [[Roma]] dai [[Gesuiti]] nel «Collegio Nardini» e studiò privatamente il [[lingua greca|greco]] con Niccolò Alemanni. Si laureò ''[[in utroque iure]]'' alla ''[[Sapienza Università di Roma|Sapienza]]'' di [[Roma]] e lavorò come legale dapprima presso il prefetto dell'[[Annona]] Alessandro Gloriero, poi come segretario del cardinale [[Girolamo Berneri]].
Scipione Cobelluzzi nacque a Viterbo da famiglia benestante: secondo il [[gesuita]] Angelo Galluzzi, che ne recitò l'orazione funebre, suo padre, di professione [[farmacista]], divenne [[conservatore]] di Viterbo lo stesso giorno in cui nacque Scipione<ref>Angelus Gallucius, ''Oratio in funere Scipionis Cobellutii S. R. E. Cardi. titulo S. Susannae quam habuit in templo Domus Professa: Socielatis Jesu'', Romae : typis Francisci Corbelleti , 1626 ([http://books.google.it/books?id=IkkONQAACAAJ])</ref>. Fu educato a [[Roma]] dai [[Gesuiti]] nel «Collegio Nardini» e studiò privatamente il [[lingua greca|greco]] con Niccolò Alemanni. Si laureò ''[[in utroque iure]]'' alla ''[[Sapienza Università di Roma|Sapienza]]'' di [[Roma]] e lavorò come legale dapprima presso il prefetto dell'[[Annona]] Alessandro Gloriero, poi come segretario del cardinale [[Girolamo Berneri]].


Sebbene non siano rimaste sue opere stampate, ebbe fama di uomo colto. Nel 1615 papa Paolo V lo nominò custode dell'Archivio di Castel Sant'Angelo e nel 1618, dopo la nomina a [[cardinale prete]] di [[Santa Susanna (titolo cardinalizio)|Santa Susanna]] ([[17 ottobre]] [[1616]]), fu nominato cardinale [[bibliotecario]] ([[17 febbraio]] [[1618]]). In quest'ultima veste nel [[1622]]diresse l'acquisizione della [[Biblioteca Palatina (Vaticano)|Biblioteca Palatina]] da [[Heidelberg]] ([[Palatinato]]) a Roma, come dono di [[Massimiliano I, elettore di Baviera|Massimiliano I di Baviera]], inviando in loco [[Leone Allacci]]<ref>Leone Allacci, ''Relazione sul trasporto della Biblioteca Palatina da Heidelberg a Roma, ed ora pubblicati per la prima volta da Giovanni Beltrami''. Firenze : Bencini, 1882</ref>.
Sebbene non siano rimaste sue opere stampate, ebbe fama di uomo colto. Nel 1615 papa Paolo V lo nominò custode dell'Archivio di Castel Sant'Angelo e nel 1618, dopo la nomina a [[cardinale prete]] di [[Santa Susanna (titolo cardinalizio)|Santa Susanna]] ([[17 ottobre]] [[1616]]), fu nominato cardinale [[bibliotecario]] ([[17 febbraio]] [[1618]]). In quest'ultima veste nel [[1622]]diresse l'acquisizione della [[Biblioteca Palatina (Vaticano)|Biblioteca Palatina]] da [[Heidelberg]] ([[Palatinato]]) attraverso [[Leone Allacci]]<ref>Leone Allacci, ''Relazione sul trasporto della Biblioteca Palatina da Heidelberg a Roma, ed ora pubblicati per la prima volta da Giovanni Beltrami''. Firenze : Bencini, 1882</ref>.


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Template:Cardinale della chiesa cattolica Scipione Cobelluzzi (Viterbo, 1565Roma, 29 giugno 1626) è stato un cardinale, archivista e bibliotecario italiano.

Biografia

Scipione Cobelluzzi nacque a Viterbo da famiglia benestante: secondo il gesuita Angelo Galluzzi, che ne recitò l'orazione funebre, suo padre, di professione farmacista, divenne conservatore di Viterbo lo stesso giorno in cui nacque Scipione[1]. Fu educato a Roma dai Gesuiti nel «Collegio Nardini» e studiò privatamente il greco con Niccolò Alemanni. Si laureò in utroque iure alla Sapienza di Roma e lavorò come legale dapprima presso il prefetto dell'Annona Alessandro Gloriero, poi come segretario del cardinale Girolamo Berneri.

Sebbene non siano rimaste sue opere stampate, ebbe fama di uomo colto. Nel 1615 papa Paolo V lo nominò custode dell'Archivio di Castel Sant'Angelo e nel 1618, dopo la nomina a cardinale prete di Santa Susanna (17 ottobre 1616), fu nominato cardinale bibliotecario (17 febbraio 1618). In quest'ultima veste nel 1622diresse l'acquisizione della Biblioteca Palatina da Heidelberg (Palatinato) attraverso Leone Allacci[2].

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Note

  1. ^ Angelus Gallucius, Oratio in funere Scipionis Cobellutii S. R. E. Cardi. titulo S. Susannae quam habuit in templo Domus Professa: Socielatis Jesu, Romae : typis Francisci Corbelleti , 1626 ([1])
  2. ^ Leone Allacci, Relazione sul trasporto della Biblioteca Palatina da Heidelberg a Roma, ed ora pubblicati per la prima volta da Giovanni Beltrami. Firenze : Bencini, 1882

Bibliografia

  • Lorenzo Cardella, Memorie storiche de' cardinali della santa romana Chiesa scritte da Lorenzo Cardella parroco de' SS. Vincenzo, ed Anastasio alla Regola in Roma. Tomo sesto. In Roma : nella stamperia Pagliarini, 1793, pp. 193-4 (on-line)
  • Gaetano Moroni, «COBELLUZIO o COBELLUZZI, Scipione». In: Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, Venezia : Tipografia Emiliana, 1842, vol. XIV, p. 116 (on-line)
  • F. Petrucci, «COBELLUZZI, Scipione». In: Dizionario biografico degli Italiani, Vol. XXVI, pp. 433-435 (on-line)