Pontificia Università Gregoriana: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
Il 18 febbraio [[1551]] Ignazio di Loyola, fondatore della [[Compagnia di Gesù]], con il denaro ricevuto da [[Francesco Borgia]], prese in affitto una casa situata alle pendici del [[Campidoglio]] in [[Piazza d'Aracoeli]] e vi aprì una "Scuola di grammatica, d'umanità e di Dottrina cristiana". Fu, questa, la prima scuola dei padri gesuiti; essa aveva una piccola biblioteca annessa, e fu chiamata ''[[Collegio Romano]]''. Nel settembre dello stesso anno, visto l'incremento del numero di studenti, Ignazio fu costretto a spostare il Collegio in una abitazione più ampia; potendo sistemarlo in un palazzo appartenuto ai [[Frangipane]], sito dietro la chiesa di Santo Stefano del Cacco. Qui, oltre alle cattedre di latino e di greco, si aggiunse anche quella di ebraico. Ad appena due anni dalla sua fondazione, il Collegio Romano già contava 250 alunni. [[Paolo IV]], il 17 gennaio [[1556]], concesse all'istituto la facoltà di conferire gradi accademici in [[filosofia]] e [[teologia]], facendolo assurgere al rango di [[università]]. Nel [[1557]], a causa del sempre maggiore numero di allievi, il Collegio fu trasferito nel palazzo dei Salviati <ref><small>L'edificio, poi demolito, era situato nell'area dell'attuale piazza del Collegio Romano.</small></ref> dove rimase fino al [[1560]], quando i gesuiti ebbero in dono da Vittoria della Tolfa, marchesa della Valle, alcuni fabbricati adiacenti, adattandoli per le attività didattiche. Qui il Collegio Romano arrivò a contare più di mille allievi e vennero istituite la cattedra di lingua araba e quelle di [[Casuistica|casistica]] e di [[filosofia morale]].
Il [[18 febbraio]] [[1551]] Ignazio di Loyola, fondatore della [[Compagnia di Gesù]], con il denaro ricevuto da [[Francesco Borgia]], prese in affitto una casa situata alle pendici del [[Campidoglio]] in [[Piazza d'Aracoeli]] e vi aprì una "Scuola di grammatica, d'umanità e di Dottrina cristiana". Fu, questa, la prima scuola dei padri gesuiti; essa aveva una piccola biblioteca annessa, e fu chiamata ''[[Collegio Romano]]''. Nel settembre dello stesso anno, visto l'incremento del numero di studenti, Ignazio fu costretto a spostare il Collegio in una abitazione più ampia; potendo sistemarlo in un palazzo appartenuto ai [[Frangipane]], sito dietro la chiesa di Santo Stefano del Cacco. Qui, oltre alle cattedre di latino e di greco, si aggiunse anche quella di ebraico. Ad appena due anni dalla sua fondazione, il Collegio Romano già contava 250 alunni. [[Paolo IV]], il [[17 gennaio]] [[1556]], concesse all'istituto la facoltà di conferire gradi accademici in [[filosofia]] e [[teologia]], facendolo assurgere al rango di [[università]]. Nel [[1557]], a causa del sempre maggiore numero di allievi, il Collegio fu trasferito nel palazzo dei Salviati <ref><small>L'edificio, poi demolito, era situato nell'area dell'attuale piazza del Collegio Romano.</small></ref> dove rimase fino al [[1560]], quando i gesuiti ebbero in dono da Vittoria della Tolfa, marchesa della Valle, alcuni fabbricati adiacenti, adattandoli per le attività didattiche. Qui il Collegio Romano arrivò a contare più di mille allievi e vennero istituite la cattedra di lingua araba e quelle di [[Casuistica|casistica]] e di [[filosofia morale]].


Nel [[1581]] [[papa Gregorio XIII]] volle dare una sede più idonea al Collegio. Fece allora espropriare due interi isolati vicini, commissionando all'architetto [[Bartolomeo Ammannati]] la costruzione di un nuovo grande edificio, che venne inaugurato il 28 ottobre [[1584]]. Il pontefice fu per questo acclamato "''fondatore e padre''" del Collegio Romano, che subito acquistò il titolo di ''Archiginnasio Gregoriano'' e ''Università Gregoriana''.
Nel [[1581]] [[papa Gregorio XIII]] volle dare una sede più idonea al Collegio. Fece allora espropriare due interi isolati vicini, commissionando all'architetto [[Bartolomeo Ammannati]] la costruzione di un nuovo grande edificio, che venne inaugurato il 28 ottobre [[1584]]. Il pontefice fu per questo acclamato "''fondatore e padre''" del Collegio Romano, che subito acquistò il titolo di ''Archiginnasio Gregoriano'' e ''Università Gregoriana''.
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.unigre.it/ Sito ufficiale]
*[http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/speeches/1972/may/documents/hf_p-vi_spe_19720513_universita-gregoriana_it.html Discorso di Paolo VI a docenti e alunni della Pontificia Università Gregoriana (13 maggio 1972)]
*[http://www.vatican.va/holy_father/paul_vi/speeches/1972/may/documents/hf_p-vi_spe_19720513_universita-gregoriana_it.html Discorso di Paolo VI a docenti e alunni della Pontificia Università Gregoriana (13 maggio 1972)]
*[http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/november/documents/hf_ben-xvi_spe_20061103_gregoriana_it.html Discorso di Benedetto XVI durante la sua visita alla Pontificia Università Gregoriana (3 novembre 2006)]
*[http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2006/november/documents/hf_ben-xvi_spe_20061103_gregoriana_it.html Discorso di Benedetto XVI durante la sua visita alla Pontificia Università Gregoriana (3 novembre 2006)]

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Coordinate: 41°53′51″N 12°29′06″E / 41.8975°N 12.485°E41.8975; 12.485
Pontificia Università Gregoriana
File:UniGre.gif
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàRoma
Dati generali
Nome latinoPontificia Universitas Gregoriana
Fondazione1556
FondatoreIgnazio di Loyola
TipoUniversità Pontificie
Facoltà2
RettoreGianfranco Ghirlanda
Studenti3 500 (2008)
Dipendenti200
Mappa di localizzazione
Map
[www.unigre.it Sito web]
L'edificio del Collegio Romano
Nuova Sede. Esterno: facciata
Interno: la corte centrale
Interno: l'aula anfiteatro
Biblioteca: sala di lettura
Ruderi del Tempio di Serapide
La cappella universitaria

La Pontificia Università Gregoriana è un ateneo della Chiesa cattolica con sede a Roma. Erede del Collegio Romano, fondato da Ignazio di Loyola, coltiva diverse discipline nell'ambito delle scienze umane e, in modo particolare, quelle filosofiche e teologiche.

Sede Centrale in Piazza della Pilotta

Storia

Il 18 febbraio 1551 Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, con il denaro ricevuto da Francesco Borgia, prese in affitto una casa situata alle pendici del Campidoglio in Piazza d'Aracoeli e vi aprì una "Scuola di grammatica, d'umanità e di Dottrina cristiana". Fu, questa, la prima scuola dei padri gesuiti; essa aveva una piccola biblioteca annessa, e fu chiamata Collegio Romano. Nel settembre dello stesso anno, visto l'incremento del numero di studenti, Ignazio fu costretto a spostare il Collegio in una abitazione più ampia; potendo sistemarlo in un palazzo appartenuto ai Frangipane, sito dietro la chiesa di Santo Stefano del Cacco. Qui, oltre alle cattedre di latino e di greco, si aggiunse anche quella di ebraico. Ad appena due anni dalla sua fondazione, il Collegio Romano già contava 250 alunni. Paolo IV, il 17 gennaio 1556, concesse all'istituto la facoltà di conferire gradi accademici in filosofia e teologia, facendolo assurgere al rango di università. Nel 1557, a causa del sempre maggiore numero di allievi, il Collegio fu trasferito nel palazzo dei Salviati [1] dove rimase fino al 1560, quando i gesuiti ebbero in dono da Vittoria della Tolfa, marchesa della Valle, alcuni fabbricati adiacenti, adattandoli per le attività didattiche. Qui il Collegio Romano arrivò a contare più di mille allievi e vennero istituite la cattedra di lingua araba e quelle di casistica e di filosofia morale.

Nel 1581 papa Gregorio XIII volle dare una sede più idonea al Collegio. Fece allora espropriare due interi isolati vicini, commissionando all'architetto Bartolomeo Ammannati la costruzione di un nuovo grande edificio, che venne inaugurato il 28 ottobre 1584. Il pontefice fu per questo acclamato "fondatore e padre" del Collegio Romano, che subito acquistò il titolo di Archiginnasio Gregoriano e Università Gregoriana. Nella nuova sede il numero delle discipline insegnate poté così aumentare: si aggiunsero diverse nuove cattedre tra cui quelle di storia ecclesiastica, liturgia ed eloquenza. Grande prestigio assunse l'ateneo anche nel campo della matematica, della fisica, dell’astronomia; basti ricordare che il calendario, cosiddetto “gregoriano” perché voluto da Gregorio XIII ed attualmente in uso in tutto il mondo, fu elaborato da Cristoforo Clavio, professore del Collegio Romano. In pochi anni il numero degli studenti superò i duemila: la cappella universitaria, dedicata alla SS. Annunziata, non riuscendo più ad ospitare un così grande numero di studenti, dovette essere demolita e al suo posto venne realizzata l'attuale chiesa di s. Ignazio (1626-1650) su disegni di Orazio Grassi, anch'egli professore del Collegio.

Nel 1773, a causa della soppressione della Compagnia di Gesù, l'ateneo fu affidato al clero secolare romano. Fu poi riconsegnato alla rifondata Compagnia il 17 maggio 1824 da papa Leone XII.

Nel 1873 il palazzo del Collegio Romano fu confiscato dallo Stato Italiano con tutte le sue dotazioni: la biblioteca, il museo kircheriano, il gabinetto scientifico e il famoso osservatorio astronomico. L'ateneo, privato della sua sede, dovette essere diviso: la sezione universitaria trovò ospitalità nel vicino Palazzo Gabrielli-Borromeo, sede del Collegio Germanico-Ungarico, mentre il ginnasio e il liceo, nel 1879, furono sistemati nella Villa Peretti a Termini, dando origine all'[1] Istituto Massimo. Pio IX intanto, con Rescritto del 4 dicembre 1873, aveva conferito all'università dei gesuiti il titolo di "Pontificia Università Gregoriana del Collegio Romano"; tuttavia, per effetto della riduzione delle discipline insegnate (rimanevano solo filosofia e teologia) e per l'esiguità degli spazi disponibili il numero degli allievi, nel 1875, non raggiungeva i 250. L'anno successivo, presso la "Gregoriana" fu trasferita la facoltà di Diritto Canonico, a causa della secolarizzazione dell'Università "La Sapienza". Solo a partire dal 1886, quando il Collegio Germanico-Ungarico lasciò il Palazzo Borromeo, l'ateneo poté gradualmente riprendere la sua fisionomia accademica, ripristinando l'insegnamento di molte discipline. Dopo il primo conflitto mondiale papa Benedetto XV e il suo successore Pio XI si attivarono per dotare la Pontificia Università Gregoriana di una sede più adeguata alle necessità didattiche. La nuova sede (cfr. infra), sita in piazza della Pilotta, venne solennemente inaugurata il 6 novembre 1930. Nel 1932 furono istituite le facoltà di Missiologia e di Storia della Chiesa a cui seguì, nel 1951, quella di Scienze Sociali. Oggi la Pontificia Università Gregoriana conta circa 3.000 studenti, provenienti da più di 130 paesi, da 821 diocesi e da 84 istituti religiosi. Questa "universalità" è caratteristica anche del corpo docente, proveniente da circa 40 paesi.

Sede

Nel 1919 Benedetto XV stabilì l’acquisto di alcuni fabbricati e terreni in piazza della Pilotta, alle pendici del Quirinale, per realizzare lì la nuova sede dell’Università, in prossimità dell’altro ateneo romano affidato ai gesuiti, il Pontificio Istituto Biblico. Pio XI diede grande impulso all’iniziativa del suo predecessore e il 27 dicembre 1924, nel centenario della ricostituzione della Compagnia di Gesù, fu posta la prima pietra del nuovo complesso. I lavori di demolizione dei vecchi fabbricati che occupavano l’area hanno consentito di rimettere in luce alcuni resti dell’antico tempio di Serapide. Il progetto, affidato a Giulio Barluzzi[2] (Roma 1878 - 1953), prevedeva la realizzazione di un grande edificio prospiciente piazza, con un'ampia corte interna coperta, dotato di aule, uffici e servizi, con alloggi per i professori, due cappelle e una grande biblioteca[3]. Nell’agosto del 1927 si cominciò a elevare le strutture murarie che vennero ultimate in tre anni[4].

L'edificio si presenta in un sobrio stile neoclassico, ispirandosi alle caratteristiche architettoniche e decorative tipiche del Rinascimento romano. La facciata ricorda volutamente, nell’articolazione dei volumi, quella del Collegio Romano. L’avancorpo centrale, tutto in travertino, è scandito da paraste piane di ordine corinzio e svetta in altezza con un elegante loggione aerostilo, chiuso alle estremità da due attici sormontati dalle insegne di Gregorio XIII e di Leone XII, l'uno fondatore, l'altro ripristinatore del secolare Istituto. Nel timpano del balcone centrale, al piano nobile, vi è lo stemma di Pio XI. Le ali laterali hanno il basamento in travertino, modellato a bugnato rustico, mentre la parte superiore ha il paramento di mattoni a vista con cornici in travertino. L’interno è caratterizzato dalla corte centrale coperta, illuminata da cinque lucernari, sul fondo della quale si staglia la grande statua del Cristo Maestro, opera dello scultore Mastrojanni; la corte è circondata da un ampio quadriportico, su due livelli, scandito da eleganti colonne di granito grigio, intorno al quale si distribuiscono le aule scolastiche, gli uffici e gli altri ambienti di servizio per la Comunità Universitaria. La biblioteca è situata sulla sinistra del complesso. Dispone oggi di circa 800.000 libri e 3.500 riviste, con sei sale di lettura, per un totale di 400 posti, e un apposito edificio destinato al deposito dei libri[5]. Negli ultimi anni la sede dell'Università Gregoriana si è ulteriormente ampliata: oggi si compone di diversi edifici tra loro comunicanti: la palazzina posta sul retro dell'edificio principale (Traspontina), l'attiguo palazzo dei Lucchesi e il vicino palazzo Frascara[6]. Inoltre, nel 2005, nei sotterranei dell’edificio centrale, è stato allestito un moderno complesso di sale ed aule multifunzionali, il Centro Convegni Matteo Ricci, su un’area di circa 2.000 m2, per una capienza totale di circa 600 persone.

Finalità e caratteristiche

La Pontificia Università Gregoriana mira alla formazione culturale e umana di uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo per approfondire e diffondere sempre di più, mediante l’insegnamento, la riflessione e la ricerca, la conoscenza e il senso della fede cristiana cattolica. Come università ecclesiastica affidata alla Compagnia di Gesù è caratterizzata dalla totale disponibilità al servizio della Santa Sede, promuovendo il dialogo con il mondo della cultura e della scienza, l'incontro con le altre confessioni cristiane e le altre religioni, la conoscenza del valore e della dignità dalla persona umana[7].

Dialogo interreligioso

La Pontificia Università Gregoriana è particolarmente impegnata nel dialogo interreligioso, in particolare con l'Ebraismo, l'Islam e le religioni dell'Asia, attraverso l’Istituto di Studi Interdisciplinari su Religioni e Culture, una struttura accademica interdisciplinare che ha una duplice finalità: favorire la riflessione accademica sulle questioni relative al dialogo interreligioso ed interculturale e fornire una formazione adeguata a coloro che intendono attuarlo in vari ambiti, pastorali e non, sia in aree religiosamente e culturalmente pluraliste ove i cristiani sono a volte in minoranza, sia in quelle tradizionalmente cristiane ove credenti di altre religioni costituiscono minoranze la cui importanza è sempre più riconosciuta. L’Istituto può essere frequentato sia da cristiani sia da persone di altre religioni che desiderano approfondire la conoscenza del Cristianesimo, in modo da favorire rapporti più cordiali tra le varie comunità religiose. L’interdisciplinarità dell’Istituto si attua nella sua stretta connessione in particolare con le Facoltà di Teologia, di Filosofia, di Missiologia e in collaborazione con il Centro Cardinal Bea per gli Studi Giudaici. I Decani e il Direttore di queste unità accademiche, insieme al Preside dell’Istituto, hanno la responsabilità di sostenere e promuovere le sue attività. L’interdisciplinarità, come richiamata nella Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e negli Statuti Generali dell’Università, va intesa non solo nel senso strutturale, ma anche metodologico, sia a livello pedagogico sia di ricerca, ai fini dell’organizzazione di un programma organico di studi. L’Istituto offre un programma organico di studi orientato al dialogo interreligioso ed interculturale in ambito teologico, politico, legislativo, educativo e umanitario. Si propone, inoltre, di offrire agli studenti delle altre Facoltà e Istituti dell’Università corsi, seminari e conferenze su tematiche riguardanti il dialogo interreligioso ed interculturale, allo scopo di arricchire la loro formazione in riferimento a queste tematiche di massima attualità.

Facoltà

Istituti

Centri

  • Comunicazioni Sociali
  • Formatori dei Seminari
  • Studi Giudaici
  • Laikos

Rivista ufficiale dell'Università

La rivista quadrimestrale La Gregoriana - Informazioni PUG è tra le pubblicazioni ufficiali e non scientifiche dell'Università. Dopo un periodo di stasi ha ripreso la sua piena attività nel 2001, anno in cui si è celebrato il 450° anno dalla fondazione del Collegio Romano.

Atenei associati

Studenti illustri

Vari papi hanno studiato alla Gregoriana:

Tra i suoi studenti l'Università annovera anche venti santi e trentanove beati, tra i quali:

Note

  1. ^ L'edificio, poi demolito, era situato nell'area dell'attuale piazza del Collegio Romano.
  2. ^ Cfr. http://www.inroma.roma.it/arardeco/1925/25_III/Notiz/IIINP12.html (note sull’attività di Giulio Barluzzi - 1925).
  3. ^ Nella prima versione del progetto (1925) si nota una marcata presenza di elementi decorativi di gusto manierista, che vennero poi attenuati dallo stesso Barluzzi nel progetto esecutivo (1927) in base al principio di "sobrietà" tipico dell’architettura gesuitica. Cfr. G. SALE, «Pauperismo architettonico e architettura gesuitica», in P. GILBERT, ed., Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma 2006, 159-170; http://www.inroma.roma.it/arardeco/1926/26_X/Notiz/XnoP6.html (disegni di progetto - 1926).
  4. ^ Per la realizzazione delle grandi aule ad anfiteatro furono allora sperimentate e impiegate strutture in cemento armato e in acciaio di dimensioni mai realizzate prima. Cfr. L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo dalla restituzione, Roma 1924, 293; PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, L'inaugurazione della nuova sede, Roma 1930, 76.
  5. ^ L'edificio, realizzato sempre negli anni trenta, ha un'originale concezione strutturale in quanto l'ossatura metallica degli scaffali è anche l'elemento portante di tutto l'edificio. I muri perimetrali, infatti, servono solo da rivestimento. Ciò ha consentito l'utilizzo ottimale di tutto lo spazio interno disponibile. Cfr. Pontificia Università Gregoriana, L'inaugurazione …, 79-86.
  6. ^ Cfr. http://www.unigre.it/pug/presentazione/PresC2.htm
  7. ^ PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae et Consociatorum Pontificii Istituti Biblici ac Pontificii Instituti Orientalium Studiorum, Roma 1935; http://www.unigre.it/pug/presentazione/PresA1.htm

Bibliografia

  • L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo dalla restituzione, Roma 1924
  • PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, Atti del Solenne atto Accademico in occasione del 450° anniversario della fondazione del Collegio Romano, Roma 1930
  • PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, L'inaugurazione della nuova sede, Roma 1930
  • PONTIFICIA UNIVERSITAS GREGORIANA, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae, Romae 1985.
  • PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, Statuta Pontificiae Universitatis Gregorianae et Consociatorum Pontificii Istituti Biblici ac Pontificii Instituti Orientalium Studiorum, Romae 1935
  • Paul Gilbert (cur.), Universitas Nostra Gregoriana. La Pontificia Università Gregoriana ieri e oggi, Roma, Edizioni PUG, 2006.
  • RINALDI E., La fondazione del Collegio Romano. Memorie storiche, Arezzo 1914.
  • VILLASLEDA R.G., Storia del Collegio Romano, Roma 1954.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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