Gianserio Strafella: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 9: Riga 9:


Sempre nel suo paese natale gli fu commissionata anche l'affrescatura del soffitto della Cappella San Marco, parte del complesso del [[Castello di Copertino]]; qui sono raffigurate scene bibliche, mentre alle pareti sono esposte altre sue opere con effigi di santi.
Sempre nel suo paese natale gli fu commissionata anche l'affrescatura del soffitto della Cappella San Marco, parte del complesso del [[Castello di Copertino]]; qui sono raffigurate scene bibliche, mentre alle pareti sono esposte altre sue opere con effigi di santi.

L'attività manierista di Strafella è rintracciabile anche nel vicino capoluogo di [[Lecce]].Nella [[Chiesa di Santa Croce]] è custodito un olio su tavola intitolato ''Trinità'', probabilmente uno dei suoi primi lavori, in quanto datato come precedente al [[1548]]. Nella [[chiesa di San Francesco di Paola]] invece si trova invece "La Vergine col bambino e i santi Michele e Caterina d'Alessandria", dipinta su tavola nel [[1564]]. Infine, a [[Palazzo Adorno]], dei restauri hanno permesso la scoperta, all'interno di una nicchia, di dipinti a carattere religioso, che, interpretandone lo stile manierista, sono stati attribuiti proprio allo Strafella.

Versione delle 23:15, 20 mar 2009

Gianserio Strafella (Copertino, circa [[1520] - 1573) fu un pittore manierista salentino del XVI secolo.

Secondo le cronache di Girolamo Marciano fu un pittore nobilissmo, discepolo di Michelangelo, il quale non solamente si può eguagliare al suo maestro e a Raffello da Urbino, ma agli antichi Apelle e Zèusi. Al di là del giudizio personale del critico, Strafella apprese dalle opere di Michelangelo l'uso della prospettiva per raffigurare al meglio la realtà, tecnica che mette pienamente a frutto nei suoi dipinti. Il critico d'arte Cosimo De Giorgi nel 1882 lo definisce come "uno dei pochi pittori veramente esimi di Terra d'Otranto".

Le prime influenze subite dallo Strafella sono quelle degli ambienti romani, soprattutto Pietro Negroni e Taddeo Zuccari, prima di subire il fascino del manierismo napoletano di Andrea Sabatini e Pedro Rovial.

Proprio a Napoli affrescò la cappella Di Somma nella chiesa di San Giovanni a Carbonara. Nella Matrice di Copertino sono invece conservati quattro dipinti, con le effigi di San Pietro, San Paolo, San Gregorio Magno e San Gerolamo. Queste tavole, risalenti al 1554 probabilmente erano parti di un unico polittico di cui non abbiamo più la figura centrale. Sempre in questa chiesa si possono ammirare un "Coept flere" e una "Deposizione" del 1570.

Sempre nel suo paese natale gli fu commissionata anche l'affrescatura del soffitto della Cappella San Marco, parte del complesso del Castello di Copertino; qui sono raffigurate scene bibliche, mentre alle pareti sono esposte altre sue opere con effigi di santi.

L'attività manierista di Strafella è rintracciabile anche nel vicino capoluogo di Lecce.Nella Chiesa di Santa Croce è custodito un olio su tavola intitolato Trinità, probabilmente uno dei suoi primi lavori, in quanto datato come precedente al 1548. Nella chiesa di San Francesco di Paola invece si trova invece "La Vergine col bambino e i santi Michele e Caterina d'Alessandria", dipinta su tavola nel 1564. Infine, a Palazzo Adorno, dei restauri hanno permesso la scoperta, all'interno di una nicchia, di dipinti a carattere religioso, che, interpretandone lo stile manierista, sono stati attribuiti proprio allo Strafella.