Galanina: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{S|biomolecole|medicina}}
{{tmp|composto chimico}}
La '''galanina''' è un [[neuropeptide]] di nuova identificazione largamente distribuito nel [[sistema nervoso centrale]] e periferico dei [[mammifero|mammiferi]], in particolare lo si ritrova nel [[proencefalo]]. Svolge azione di [[neurotrasmettitore]].
La '''galanina''' è un [[neuropeptide]] di nuova identificazione largamente distribuito nel [[sistema nervoso centrale]] e periferico dei [[mammifero|mammiferi]], in particolare lo si ritrova nel [[proencefalo]]. Svolge azione di [[neurotrasmettitore]].


Riga 6: Riga 6:
Altri studi più recenti ipotizzano il coinvolgimento del peptide nella fisiopatologia di alcuni disturbi neuropsichiatrici come [[Alzheimer]], [[schizofrenia]] e [[anoressia nervosa]].
Altri studi più recenti ipotizzano il coinvolgimento del peptide nella fisiopatologia di alcuni disturbi neuropsichiatrici come [[Alzheimer]], [[schizofrenia]] e [[anoressia nervosa]].


{{Portale|medicina}}
{{Portale|biologia|medicina}}


[[Categoria:Neuroscienze]]
[[Categoria:Neuroscienze]]

Versione delle 03:47, 29 nov 2008

La galanina è un neuropeptide di nuova identificazione largamente distribuito nel sistema nervoso centrale e periferico dei mammiferi, in particolare lo si ritrova nel proencefalo. Svolge azione di neurotrasmettitore.

Nei modelli animali è stato dimostrato il coinvolgimento nei processi di apprendimento, riproduzione e alimentazione, ma anche nei processi bologici di nocicezione e la secrezione di ormoni e neurotrasmettitori. La galanina stimola il rilascio di GH ed ha effetti inibitori sulla secrezione di insulina, acetilcolina, serotonina, e noradrenalina, in particolare l'inibizione della liberazone di AcColina nell'ippocampo ventrale produce effetti di deficit di memoria e apprendimento.

Altri studi più recenti ipotizzano il coinvolgimento del peptide nella fisiopatologia di alcuni disturbi neuropsichiatrici come Alzheimer, schizofrenia e anoressia nervosa.