Pausa (musica): differenze tra le versioni
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Versione delle 10:10, 14 nov 2008
La pausa in musica rappresenta un preciso momento di silenzio.
La pausa musicale nella scrittura occidentale
La scrittura musicale in occidente è il risultato di una lunga evoluzione storica che si può far risalire alle prime forme di indicazione adoperate dai monaci, per "fissare su carta" le varie intenzioni melodiche che doveva assumere un testo da cantare ( vedi canto gregoriano).
La scrittura fino al XIV secolo fu sostanzialmente di tipo neumatica. Con l'Ars nova furono introdotti i primi veri valori musicali che un qualsiasi compositore poteva adoperare. Qui si parla però solo di valori intesi come durate del suono, non si parla ancora di pause. In fine la scrittura musicale utilizzata ancora oggi si solidificò, dopo una lunga evoluzione, nel XVI secolo (vedi notazione musicale).
Tale scrittura comprende una serie di segni grafici per indicare i valori di durata sia del suono che del silenzio. I valori di durata dei silenzi (pause) trovano corrispondenza nei valori di durata dei suoni.
Ecco di seguito una tabella comprendente i valori di durata di suoni e pause, i nomi e le rispettive durate: