Gerla: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Gerla.JPG|right|thumb|150px|Gerla con le cinghie di corda]] |
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La '''gerla''' è una [[cesta]] in [[legno]], [[vimini]] o [[viburno]] intrecciati a [[cono|forma di tronco di cono]] rovesciato, aperta in alto, usata per trasportare materiali vari; è munita di due cinghie per poter essere portata sulle spalle. |
La '''gerla''' è una [[cesta]] in [[legno]], [[vimini]] o [[viburno]] intrecciati a [[cono|forma di tronco di cono]] rovesciato, aperta in alto, usata per trasportare materiali vari; è munita di due cinghie, fettucce o spallacci di fusti di nocciolo per poter essere portata sulle spalle. |
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In [[lingua latina|latino]] si chiamava ''cista cibaria'' e veniva usata per il trasporto del cibo. |
In [[lingua latina|latino]] si chiamava ''cista cibaria'' e veniva usata per il trasporto del cibo. |
Versione delle 23:43, 10 set 2008
La gerla è una cesta in legno, vimini o viburno intrecciati a forma di tronco di cono rovesciato, aperta in alto, usata per trasportare materiali vari; è munita di due cinghie, fettucce o spallacci di fusti di nocciolo per poter essere portata sulle spalle.
In latino si chiamava cista cibaria e veniva usata per il trasporto del cibo.
Tipi di gerle
In Ossola si trovano la scivìara (gerla a intreccio fitto), usata principalmente dalle donne per portare fieno, letame, ortaggi ecc. e fatta di nocciolo o castagno, e la scivirùn (gerla a intreccio rado), usato per erba, fogliame o oggetti ingombranti e fatta di betulla.
In Carnia si ha il zèi (pronuncia locale: gei) per il trasporto di fieno, legna, formaggio, ecc. (nella prima guerra mondiale veniva usata per portare le munizioni). Assieme al zèi si usava il màmul o musse, una sorta di treppiede in legno su cui si poggiava la gerla per poterla caricare senza bisogno d'aiuto.
In Lombardia si usava la brenta, una gerla usata nella vendemmia per trasportare l'uva e poi per il trasporto del vino. Per estensione il termine brenta era una unità di misura di volume (1 brenta = 75,55 litri).