Mascella (entomologia): differenze tra le versioni
m Cambio {{references}} con <references /> se il risultato è lo stesso |
|||
Riga 12: | Riga 12: | ||
==Bibliografia== |
==Bibliografia== |
||
* Antonio Servadei; Sergio Zangheri; Luigi Masutti. ''Entomologia generale ed applicata''. Padova, CEDAM, 1972. |
|||
*{{Entomobiblio|autore=Servadei}} |
|||
==Voci correlate== |
==Voci correlate== |
Versione delle 20:26, 9 set 2008
In entomologia la mascella è un'appendice pari e simmetrica dell'apparato boccale degli Insetti. Secondo alcuni autori deriva dalla differenziazione del secondo somite dello gnatocefalo [1]. Morfologicamente rappresenta il terzo paio delle appendici boccali (dopo il labbro superiore e le mandibole [2]).
La mascella nell'apparato boccale tipo
Nell'apparato boccale masticatore tipo le mascelle si inseriscono dopo le mandibole e prima del labbro inferiore, articolandosi con un solo condilo sul margine della cavità orale (ipostoma). Ogni mascella è composta in genere da due articoli, uno prossimale e uno distale. Il segmento prossimale, detto cardine, costituisce il condilo che si articola nell'ipostoma; quello distale, detto stipite, rappresenta in genere la parte più consistente della mascella e su esso si articola il palpo mascellare. Lo stipite si divide distalmente in due lobi, detti rispettivamente lacinia e galea, il primo interno, il secondo più esterno. Sul lato esterno dello stipite s'inserisce il palpo mascellare, un'appendice composta da 1-7 articoli.
La funzione primaria delle mascelle, nell'apparato boccale tipo, è quella di concorrere alla prensione dell'alimento; sul palpo sono localizzati organi sensoriali.
Note
Bibliografia
- Antonio Servadei; Sergio Zangheri; Luigi Masutti. Entomologia generale ed applicata. Padova, CEDAM, 1972.