Bressanone: differenze tra le versioni

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==Bressanone e i Papi==
==Bressanone e i Papi==
Già fin dall'antichità Bressanone è sempre stata legata alla figura dei [[papa|Papi]]. Uno di questi infatti era il Vescovo Poppone di Bressanone ([[1039]]-[[1048]]), che fu eletto Papa nel [[1048]], con il nome di [[Damaso II]], che sostituì [[Papa Clemente II]]. Damaso II servì fedelmente l'allora imperatore [[Enrico III del Sacro Romano Impero]], accompagnandolo spesso nei suoi viaggi<ref>Gelmi Josef, „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“, Weger, Brixen 2008</ref>.
Già fin dall'antichità Bressanone è sempre stata legata alla figura dei [[papa|Papi]]. Uno di questi infatti era il Vescovo Poppone di Bressanone ([[1039]]-[[1048]]), che fu eletto Papa nel [[1048]], con il nome di [[Damaso II]], che sostituì [[Papa Clemente II]]. Damaso II servì fedelmente l'allora imperatore [[Enrico III del Sacro Romano Impero]], accompagnandolo spesso nei suoi viaggi<ref><small>Gelmi Josef, „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“, Weger, Brixen 2008</small></ref>.


Nel [[1782]], e per altre tre volte, fu invece [[Papa Pio VI]] che, recatosi in visita a Vienna su richiesta dell’imperatore [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero]], sulla via del ritorno si fermò a Bressanone.
Nel [[1782]], e per altre tre volte, fu invece [[Papa Pio VI]] che, recatosi in visita a Vienna su richiesta dell’imperatore [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero]], sulla via del ritorno si fermò a Bressanone.

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Il territorio comunale
Panoramica
Vista di Bressanone nel 1898

Bressanone (in tedesco Brixen e in ladino Persenon) è una città di 20.047 abitanti[1] dell'Italia settentrionale, la terza per popolazione della provincia autonoma di Bolzano, nella regione Trentino-Alto Adige. È il capoluogo storico, artistico, culturale, economico, sociale ed amministrativo del comprensorio Valle Isarco.

Template:Appartenenza linguistica Fondata nell'anno 901, per lungo tempo sotto dominazione ecclesiastica.
Città più antica del Tirolo. Attualmente è sede, insieme al capoluogo altoatesino, della diocesi di Bolzano-Bressanone. I santi patroni della città sono i vescovi Albuino e Ingenuino (patroni, contro la siccità), che si festeggiano il 5 febbraio, le cui reliquie sono custodite del Duomo di Bressanone.

Bressanone è anche una città universitaria, in quanto è sede distaccata della Libera Università di Bolzano (LUB), con una facoltà di Scienze della formazione, ed inoltre ospita la sede estiva dell'Università degli studi di Padova.

Geografia e territorio

Situata in fondovalle a circa 560 m s.l.m., si trova alla confluenza della Rienza nell'Isarco. A est si trova le cime della Plose con il Monte Telegrafo (2.504 m s.l.m.), a ovest la Cima Canne e il Monte Pascolo (2.439 m s.l.m.).

È situata circa 40 km a nord del capoluogo di provincia (Bolzano), circa 45 km a sud del valico del Brennero (confine italo-austriaco) e 35 km a ovest dal paese di Brunico (in Val Pusteria).

Viene attraversata dalla autostrada del Brennero, con un casello 5 km più a nord (Bressanone Val Pusteria/Brixen-Pustertal) e uno 8 km più a sud (Chiusa/Klausen). Dal 3 gennaio 2007 è stato aperto anche un ulteriore casello a Bressanone sud, concepito solo in direzione nord in entrata e in direzione sud in uscita ma molto piu vicina al paese e soprattutto alla sua zona industriale.
Nella stazione ferroviaria fermano tutti i treni.

Etimologie

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 827 come Pressena, Prichsna e Brixina e deriva probabilmente dal termine celtico brik ("altura, sommità", analogamente a Brixia o Brescia). La forma italiana attuale corrisponde a quella ladina Persenù e a quella veneta settentrionale Persenón[2]

Lo stemma rappresenta l'agnello divino su sfondo rosso, a ricordo della storia di Bressanone come principato vescovile.

La bandiera aggiunge una striscia gialla (chiesa) alla bandiera bianco rossa tirolese.

Storia antica della città

È noto che la città sia molto antica, e questo è anche confermato dal fatto essa sorga su un antico insediamento che si può far risalire all'età mesolitica. Questo vecchio insediamento si trova precisamente a Stufles. Altre testimonianze dell'antichità della città sono dei resti trovati appartenenti all'età del bronzo a Rivapiana. In un periodo che si può attestare attorno al il 15 a.C. la città fu conquistata da Druso, figliastro dell'imperatore Augusto.

  • 590 d.C.: Bressanone fu aggregato al Ducato della Baviera.
  • Tra il 960 e il 990: nella città di Bressanone si edificano le prime costruzioni dedicata ad uso ecclesiastico, assieme ad una prima versione dell'attuale Duomo di Bressanone.
  • 1027: fu data in dono al vescovo Hartwig la Val d'Isarco, da parte dell'imperatore Corrado II, assieme alla Valle dell'Inn.
  • 1038: ci fu la consacrazione della Chiesa parrocchiale di Bressanone, dedicata a San Michele Arcangelo.
  • 1048: l'attuale vescovo della diocesi di Bressanone, Poppo, fu fatto Papa, Papa Damaso II.
  • 25-26/06/1080: nella città si tenne un concilio che destituì il Papa Gregorio VII.
  • 1091: la Val Pusteria è annessa ai territori di Bressanone.
  • 1115: la cinta muraria della città fu terminata.
  • 1230: venne costruito un nuovo convento per le clarisse, dove tuttora ha sede.
  • 1265: fu terminata la nuova versione del palazzo vescovile.
  • La città di Bressanone per tutto il medioevo rimase uno dei più importanti centri artistico-culturali della zona alpina;
  • 1607: venne fondato il seminario di Bressanone, ancora attivo.
  • 23/03/1797: le truppe napoleoniche occupano Bressanone, ma il 03/04/1797, si ritirarono.
  • 1806: Bressanone passa sotto il comando bavarese.
  • 1814: la città torna a far parte dell'Austria.
  • 1865: iniziano i lavori per la realizzazione della Ferrovia del Brennero.
  • 24/08/1867 giunge quindi il primo convoglio.
  • Novembre 1918: le truppe italiane occupano Bressanone.
  • A fine guerra Bressanone e l'Alto Adige entrano a far parte del Regno d'Italia.
  • 1928: A Bressanone vengono aggregati sei comuni: Millan, Sarnes, Albes, Elvas, S. Andrea ed Eores, attualmente frazioni.

Da visitare

Forte austriaco della Prima Guerra Mondiale che si trova a dieci chilometri a nord della città, e precisamente a Fortezza (BZ). Il Forte ha avuto una lunga storia passando dall'esercito austro-ungarico a quello italiano, e attualmente al Demanio.
Il cortile interno del palazzo vescovile
  • Il palazzo vescovile:
Antica residenza del Vescovo, quando ancora il vescovo era presso Bressanone. Il palazzo è disposto su tre piani, e le sue facciate esterne sono di un pallido giallo, decorato in porpora. Le facciate poste a nord e sud presentano due logge rinascimentali, mentre le altre due facciate sono in stile barocco.
Attualmente al suo interno si trova un importante museo, posto in ben 70 sale. Nei periodi invernali il palazzo ospita anche una mostra di presepi.
affascinante giardino floreale sito accanto al Palazzo Vescovile, che durante le stagioni calde assume dei bellissimi colori.
Questo cortile è stato ricostruito soltanto nel 1991, sulla base del progetto originale del 1831. Il giardino rinchiuso da alte mura è suddiviso in 4 aiuole, dove vengono piantati fiori colorati ed ortaggi. Al centro delle aiuole si trova una bronzea fontana, che è stata recentemente oggetto di restauro.
  • La colonna millenaria:
è una colonna marmorea costruita a lato della piazza Duomo in occasione dei festeggiamenti dei primi mille anni della città vescovile. La colonna raffigura in cima, l'agnello che è anche lo stemma cittadino, ed alla base della colonna il vescovo Zaccaria. Sulla base quadrata della colonna sono altresì raffigurati taluni importanti avvenimenti della storia della città, come ad esempio il dono del maso "Prihsna" da parte del re Ludovico il Fanciullo al vescovo Zaccaria .
Nuovo Museo allestito pochi anni or sono, su come veniva vista e adoperata la farmacia in Tirolo nel passato.
  • La mostra permanente sulla tortura:
La mostra è allestita con oltre settanta articoli esposti, dando la possibilità al visitatore di dare uno sguardo alle Ordinanze criminali dell'imperatore Massimiliano I, ovvero l'ordinamento penale della Contea principesca del Tirolo, negli anni tra il 1499 ed il 1771. Gli oggetti danno una visione di come la regione tirolese sia stata in passato scandita dalla forza e dalla violenza. Grazie alla legge penale di Giuseppe II d'Austria, del 2 aprile 1787, abolì la tortura in Tirolo. La mostra è allestita presso il caffè "Rosa d'Oro" che dà sulla piazza Duomo.

Il palazzo municipale

Panoramica della città

Il palazzo, sede del municipio di Bressanone, sorge al centro del paese. Il suo lato settentrionale sbocca sulla strada dei Portici Maggiori, mentre quella meridionale dà sulla centrale piazza Duomo. Al visitatore questa facciata presenta alcuni elementi rinascimentali, mentre il tetto merlato, la torre richiamano al tardo Medioevo.

Al suo interno invece le pitture sono più recenti, quelle del secondo piano infatti sono del 1900, nonostante richiamino all'epoca medioevale.

Se guardiamo nel passato, neanche cent'anni fa al posto dell'attuale palazzo, si trovava una semplice casetta borghese di proprietà del commerciante di farina Joseph Oberhaidacher. L'edificio all'epoca aveva due piani e i locali e le facciate erano di semplice fattura. Nel 1985 la famiglia Oberhaidacher vende la casa all'allora imperial-regio consigliere di Stato Ferdinand Kaltenegger, di origine viennese, che ne fece la sua dimora, modificandola nello stile e nell'architettura. L'edificio fu quindi rialzato di un piano, in modo tale che si poteva distinguere dalle altre case di piazza Duomo. Fua ggiunta quindi la torre, e il parapetto merlato. Anche all'interno si effettuarono delle modifiche, ad esempio fu decorata la scalinata nell'atrio meridionale con affreschi cavallereschi, mentre l'altra scalinata, quella settentrionale, con il suo andamento ripido e angolato, ricordava l'effetto antichità del palazzo.

Le pareti interne e i soffitti furono ricoperti da un rivestimento in legno, anche le porte furono rinnovate, e per finire Kaltenegger decise di attribuire al palazzo il (fantasioso) nome di Castel Tauernstein, dove il proprietario sottolineava i suoi rapporti con la Carinzia e quindi i Tauri. Il proprietario inoltre, in occasione dei festeggiamenti per il millenio del paese, decise di farsi ritrarre come un cavaliere crociato, dopo aver così sfilato durante i festeggiamenti. Kaltenegger morì il 13 maggio 1911, e nel novembre, la figlia Johanna Pejicic, sposandosi con un proprietario terriero della Bosnia, decise di vendere il palazzo. Il borgomastro Otto von Guggenberg e ai suoi assessori, in quanto necessitavano di nuovi spazi per l'amministrazione comunale, decisero di acquistare il palazzo nel 1912.

Oggi il palazzo ospita ancora la sala consigliare e gli uffici del sindaco e degli assessori, mentre gli altri vari uffici sono sparsi nelle vie del centro storico

Le chiese di Bressanone e dintorni

Il Duomo di Bressanone
Il centro di Bressanone dal paese di San Leonardo.
imponente chiesa in stile barocco, che si erige nella centralissima piazza Duomo. La chiesa risalente al 1200 subi successivi restauri, a causa di un susseguirsi di sfortunati incedi che si susseguirono negli anni.
  • L'antico chiostro:
Accanto al Duomo, si trova questo antica struttura architettonica romanica, risalente al XIV secolo. Presenta una particolare volta a crociera. Alle sue pareti laterali si possono osservare antichi sarcofagi delle persone importanti dell'antichità e dei prelati. Una porta del chiostro conduce inoltre ad un'antica cappella, da ammirare per i suoi antichi affreschi.
  • La parrocchia san Michele:
Chiesa romanica dell'XI secolo, che si trova in posizione parallela al Duomo. La chiesa è la parrocchia di Bressanone e del Decanato. È dedicata a San Michele arcangelo.
  • la Torre Bianca:
è la torre della parrocchia. Risalente al XV secolo. È stata ristrutturata nel 2007, riacquisendo di diritto il suo nome, infatti, è stata riportata la cima della torre al suo colore originale, il bianco.
  • Chiesa Josef Freinademetz a Millan, in arte moderna
  • Il santuario di "Maria am Sand", ovvero la vecchia chiesa di Millan
  • L'abbazia benedettina di Novacella
  • La chiesa e il convento dei frati Capuccini
  • La chiesa e il convento dei frati Francescani
  • Il Seminario Maggiore e la sua biblioteca

Principali manifestazioni

Sport a Bressanone

La città vescovile offre diversi impianti sportivi, che permettono ai cittadini di poter svolgere molteplici attività sportive, sia d'inverno che d'estate.

L'inverno è possibile sciare e snowbordare sulle piste della Plose, sci di fondo, pattinaggio su ghiaccio e hockey presso il palazzetto del ghiaccio in zona sud e slittare sulla molteplici piste da slittino.

Per le stagioni più calde la città offre anche la possibilità di intreprendere molteplici sport. Esistono vari impianti sportivi, suddivisi in diverse zone della città. Nel complesso sportivo della zona sud, oltre al palazzetto del ghiaccio, esiste lo stadio di Bressanone, una grande palestra e il campo sportivo Jugendhort, dove si gioca anche a baseball.
Nella zona sportiva nord, è stato da poco costruita una nuova palestra, con un campo da calcio sintetico, dedicato all'ex-sindato Seebacher.

Fiore all'occhiello è l'Acquarena [1], un complesso che comprende piscine, saune, palestre, bowling e tra alcuni anni una grande palestra di roccia, aperto 365 giorni all'anno.

Le principali società della città sono:

Trasporti

Bressanone per la sua posizione geogafica strategica, è sempre stata in mezzo alle vie di comunicazione del Brennero e di Dobbiaco.

Attualmente a Bressanone passa la linea ferroviaria del Brennero e (presso il vicino paese di Fortezza), la linea ferroviaria della Pusteria.

A Bressanone inoltre si congiungono la Strada Statale 12 dell'Abetone e del Brennero e la Strada Statale 49 della Pusteria.

Per le vie del centro negli ultimi anni è stato attivato il servizio di trasporto urbano Citybus.

Bressanone e i Papi

Già fin dall'antichità Bressanone è sempre stata legata alla figura dei Papi. Uno di questi infatti era il Vescovo Poppone di Bressanone (1039-1048), che fu eletto Papa nel 1048, con il nome di Damaso II, che sostituì Papa Clemente II. Damaso II servì fedelmente l'allora imperatore Enrico III del Sacro Romano Impero, accompagnandolo spesso nei suoi viaggi[3].

Nel 1782, e per altre tre volte, fu invece Papa Pio VI che, recatosi in visita a Vienna su richiesta dell’imperatore Giuseppe II del Sacro Romano Impero, sulla via del ritorno si fermò a Bressanone.

Per l'estate 2008, l'attuale Papa Benedetto XVI, ha deciso di soggiornare presso il seminario maggiore di Bressanone dal 28 luglio al 12 agosto. Questa scelta non è stata presa a caso, infatti il Papa ha in parte origini tirolesi. Sua nonna (la madre di sua madre) Maria Tauber-Peintner naque il 29 giugno 1855 presso il maso Töll a Rasa, paesino nei pressi di Bressanone, e si sposò il 9 febbraio 1858 nella Chiesa di Sant'Elena a Rio di Pusteria, dopodichè si trasferirono a Mühlbach, nel Comune di Kiefersfelden (non nel comune di Rio di Pusteria/Muhlbach).

Ma anche il Papa in persona è già diverse volte che si reca a Bressanone. La prima fu nel 1967, all’epoca professore a Tubinga, quando fece il relatore ad un convegno. Ancora nel 1968 e nel 1976 il Papa soggiornò in città, come privato.

Anche nel 1977 l'allora Cardinale e Arcivescovo di Monaco-Frisinga, soggiornò per la prima volta nel Seminario Maggiore di Bressanone e nel 1990 ritornò a Bressanone, come relatore ad un simposio sulla musica. molte altre volte l'allora Cardinale ha soggiornato nella cittadina vescovile, e forse anche per questi motivi vuole tornarci anche da Papa.

Benedetto XVI reciterà anche l'Angelus in Piazza Duomo il 3 e il 10 agosto 2008.

Evoluzione demografica

Nel corso del 2007 la città ha superato per la prima volta la soglia dei 20.000 abitanti.

Abitanti censiti[4]

Amministrazione comunale

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Città gemellate

Città in rapporto d'amicizia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Galleria fotografica

Note

  1. ^ al 31 agosto2007
  2. ^ AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004
  3. ^ Gelmi Josef, „Die Päpste mit dem Namen Benedikt“, Weger, Brixen 2008
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

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