Partito Federalista (Italia): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 11: Riga 11:
Miglio inserì nel [[programma]] del partito la sua idea di trasformare l'Italia in una sorta di confederazione la quale - mantenute le cinque [[regioni a statuto speciale]] - si sarebbe suddivisa in tre [[cantone|cantoni]]: ''[[Valle Padana]]'', ''[[Italia Centrale]]'' e ''[[Italia Meridionale]]''.
Miglio inserì nel [[programma]] del partito la sua idea di trasformare l'Italia in una sorta di confederazione la quale - mantenute le cinque [[regioni a statuto speciale]] - si sarebbe suddivisa in tre [[cantone|cantoni]]: ''[[Valle Padana]]'', ''[[Italia Centrale]]'' e ''[[Italia Meridionale]]''.


Il governo centrale sarebbe stato affidato al ''[[Direttorio]]'' costituito dai [[governatore|governatori]] dei tre cantoni, da un presidente, a rotazione, delle tre regioni a statuto speciale e dal presidente federale della Repubblica, eletto a [[suffragio universale]] e diretto ogni quattro anni.
Il governo centrale sarebbe stato affidato al ''[[Direttorio]]'' costituito dai [[governatore|governatori]] dei tre cantoni, da un presidente, a rotazione, delle cinque regioni a statuto speciale e dal presidente federale della Repubblica, eletto a [[suffragio universale]] e diretto ogni quattro anni.


Un presidente federale che, nell'immaginazione di Miglio, sarebbe stato un vero [[capo di governo]] sul modello [[Stati Uniti d'America|statunitense]] anche se avrebbe sempre dovuto coordinare la sua volontà con quella degli altri membri del Direttorio federale.
Un presidente federale che, nell'immaginazione di Miglio, sarebbe stato un vero [[capo di governo]] sul modello [[Stati Uniti d'America|statunitense]] anche se avrebbe sempre dovuto coordinare la sua volontà con quella degli altri membri del Direttorio federale.

Versione delle 13:34, 30 lug 2008

Il Partito Federalista è stato un partito politico italiano d'ispirazione federalista-confederalista fondato il 17 dicembre 1995 da Gianfranco Miglio - costituzionalista e politologo caposcuola del federalismo italiano, già ideologo della Lega Nord - e da Vittorio Sgarbi, critico d'arte e politico d'idee liberali e spirito indipendente.

Il PF, nelle intenzioni di Miglio, doveva essere un partito "antipartito", "monotematico", docile a scomparire volontariamente una volta che la Repubblica federale o confederale fosse diventata realtà.

Miglio e Sgarbi furono, rispettivamente, presidente e vicepresidente del PF.

Il PF è l'erede dell'"Unione Federalista" fondata il I giugno 1994 dopo l'uscita di Miglio dalla Lega Nord ed affidata alla segreteria di Umberto Giovine.

L'esperienza del partito può dirsi conclusa con la morte di Miglio avvenuta nel 2001.

Il progetto politico-costituzionale

Miglio inserì nel programma del partito la sua idea di trasformare l'Italia in una sorta di confederazione la quale - mantenute le cinque regioni a statuto speciale - si sarebbe suddivisa in tre cantoni: Valle Padana, Italia Centrale e Italia Meridionale.

Il governo centrale sarebbe stato affidato al Direttorio costituito dai governatori dei tre cantoni, da un presidente, a rotazione, delle cinque regioni a statuto speciale e dal presidente federale della Repubblica, eletto a suffragio universale e diretto ogni quattro anni.

Un presidente federale che, nell'immaginazione di Miglio, sarebbe stato un vero capo di governo sul modello statunitense anche se avrebbe sempre dovuto coordinare la sua volontà con quella degli altri membri del Direttorio federale.

Fonti