Vincenzo Baccalà: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Vincenzo Baccalà
 
wikilink
Riga 21: Riga 21:


== Cenni biografici ==
== Cenni biografici ==
Studente della facoltà di Ingegneria presso il [[Politecnico di Torino]], interrompe gli studi per partecipare alla [[prima guerra mondiale]]. Ferito, riceve una medaglia d'argento. Iscritto al [[Partito socialista italiano|Partito socialista]], nel 1921 aderisce al [[Partito comunista d'Italia]] nato in quell'anno con la [[scissione di Livorno]]. Nel [[1922]] sposa Pia Piccioni, una ragazza [[Marche|marchigiana]] che lo seguirà nei suoi spostamenti all'estero e scriverà, anni dopo, una sofferta testimonianza sulle tragiche vicessitudini del marito (vedi citazione in Bibliografia).
Studente della [[Facoltà universitaria|facoltà]] di [[Ingegneria]] presso il [[Politecnico di Torino]], interrompe gli studi per partecipare alla [[prima guerra mondiale]]. Ferito, riceve una [[Valor militare|medaglia d'argento]]. Iscritto al [[Partito socialista italiano|Partito socialista]], nel [[1921]] aderisce al [[Partito comunista d'Italia]] nato in quell'anno con la [[scissione di Livorno]]. Nel [[1922]] sposa Pia Piccioni, una ragazza [[Marche|marchigiana]] che lo seguirà nei suoi spostamenti all'estero e scriverà, anni dopo, una sofferta testimonianza sulle tragiche vicessitudini del marito (vedi citazione in Bibliografia).


Arrestato dalla polizia [[Regime fascista|fascista]] nel [[1925]], viene rilasciato l'anno seguente e fugge in [[Francia]] con la famiglia. Nel [[1927]], in contumacia, viene condannato a dodici anni di reclusione dal [[Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato]]. Nel [[1931]], seguendo le direttive del partito, emigra in [[Unione Sovietica]] stabilendosi prima a [[Novorossijsk]], poi ad [[Odessa]] ed a [[Mosca (Russia)|Mosca]].
Arrestato dalla [[polizia]] [[Regime fascista|fascista]] nel [[1925]], viene rilasciato l'anno seguente e fugge in [[Francia]] con la famiglia. Nel [[1927]], in [[contumacia]], viene condannato a dodici anni di reclusione dal [[Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato]]. Nel [[1931]], seguendo le direttive del partito, emigra in [[Unione Sovietica]] stabilendosi prima a [[Novorossijsk]], poi ad [[Odessa]] ed a [[Mosca (Russia)|Mosca]].


Nel [[1933]], per aver espresso critiche alla politica [[stalin]]ista, viene espulso dal partito, costretto ad allontanarsi e ad abbandonare la famiglia. Nel [[1937]] è arrestato ed accusato di attività controrivoluzionaria. [[Pena di morte|Condannato a morte]] per [[trockismo]] viene fucilato nello stesso anno. Nel [[1956]], dopo la denuncia dei crimini staliniani fatta da [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Chruščёv]] al [[XX Congresso del PCUS]], viene riabilitato.
Nel [[1933]], per aver espresso critiche alla politica [[stalin]]ista, viene espulso dal partito, costretto ad allontanarsi e ad abbandonare la famiglia. Nel [[1937]] è arrestato ed accusato di attività controrivoluzionaria. [[Pena di morte|Condannato a morte]] per [[trockismo]] viene fucilato nello stesso anno. Nel [[1956]], dopo la denuncia dei crimini staliniani fatta da [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Chruščёv]] al [[XX Congresso del PCUS]], viene riabilitato.

Versione delle 18:21, 17 lug 2008

Vincenzo Baccalà (Lanciano, 21 marzo 1893Odessa, 29 novembre 1937) è stato un antifascista e comunista italiano. Emigrato in Unione Sovietica, nel periodo delle Grandi purghe staliniane venne arrestato, condannato per attività controrivoluzionaria e fucilato. Ottenne la riabilitazione nel 1956.

Cenni biografici

Studente della facoltà di Ingegneria presso il Politecnico di Torino, interrompe gli studi per partecipare alla prima guerra mondiale. Ferito, riceve una medaglia d'argento. Iscritto al Partito socialista, nel 1921 aderisce al Partito comunista d'Italia nato in quell'anno con la scissione di Livorno. Nel 1922 sposa Pia Piccioni, una ragazza marchigiana che lo seguirà nei suoi spostamenti all'estero e scriverà, anni dopo, una sofferta testimonianza sulle tragiche vicessitudini del marito (vedi citazione in Bibliografia).

Arrestato dalla polizia fascista nel 1925, viene rilasciato l'anno seguente e fugge in Francia con la famiglia. Nel 1927, in contumacia, viene condannato a dodici anni di reclusione dal Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato. Nel 1931, seguendo le direttive del partito, emigra in Unione Sovietica stabilendosi prima a Novorossijsk, poi ad Odessa ed a Mosca.

Nel 1933, per aver espresso critiche alla politica stalinista, viene espulso dal partito, costretto ad allontanarsi e ad abbandonare la famiglia. Nel 1937 è arrestato ed accusato di attività controrivoluzionaria. Condannato a morte per trockismo viene fucilato nello stesso anno. Nel 1956, dopo la denuncia dei crimini staliniani fatta da Chruščёv al XX Congresso del PCUS, viene riabilitato.


Bibliografia

  • Bigazzi, Francesco e Lehner, Giancarlo (a cura di). Dialoghi del terrore: i processi ai comunisti italiani in Unione Sovietica, 1930-1940. Firenze, Ponte alle Grazie, 1991.
  • Caccavale, Romolo. La speranza Stalin: tragedia dell'antifascismo italiano nell'Urss. Roma, V. Levi, 1989.
  • Caccavale, Romolo. Comunisti italiani in Unione Sovietica: proscritti da Mussolini soppressi da Stalin. Milano, Mursia, 1995. ISBN 88-425-1792-5.
  • Dundovich, Elena. Tra esilio e castigo: il Komintern, il PCI e la repressione degli antifascisti italiani in URSS, 1936-38. Roma, Carocci, 1998. ISBN 88-430-1183-9.
  • Dundovich, Elena e Gori, Francesca. Italiani nei lager di Stalin. Bari, Laterza, 2006. ISBN 88-420-7926-X.
  • Lehner, Giancarlo. La tragedia dei comunisti italiani: le vittime del Pci in Unione Sovietica. Milano, Oscar Mondadori, 2006. ISBN 88-04-55862-8.
  • Zaccaria, Guelfo. A Mosca senza ritorno: duecento comunisti italiani fra le vittime dello stalinismo. Milano, SugarCo, 1983.

Sulla vicenda specifica di Baccalà:

  • Pia Piccioni. Compagno silenzio Una vedova italiana del gulag racconta. A cura di Arrigo Petacco. Milano, Leonardo, 1989. ISBN 88-355-0041-9.

Voci correlate


Collegamenti esterni