Nemini res sua servit: differenze tra le versioni

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Il principio si trova espresso in un brano di un commentario ad Sabinum di [[Paolo]], conservatoci nel [[Digesto]] di [[Giustiniano]] (''Dig.8.2.26 In re communi nemo dominorum iure servitutis neque facere quicquam invito altero potest neque prohibere, quo minus alter faciat ( nulli enim res sua servit)'')
Il principio si trova espresso in un brano di un commentario ad Sabinum di [[Paolo]], conservatoci nel [[Digesto]] di [[Giustiniano]] (''Dig.8.2.26 In re communi nemo dominorum iure servitutis neque facere quicquam invito altero potest neque prohibere, quo minus alter faciat ( nulli enim res sua servit)'')


==Voci correlate==
Paulus 15 ad sab.
*[[Servitù]]

{{Diritto}}

[[Categoria:Frasi latine]]
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[[Categoria:Diritto romano]]
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Versione delle 00:21, 12 dic 2005

La locuzione latina Nemini res sua servit, letteralmente nessuno può servire una cosa sua, esprime il fondamentale principio giuridico in materia di servitù secondo cui i fondi devono appartenere a proprietari diversi non potendo costituirsi una servitù sopra una cosa che è propria.

Il principio si trova espresso in un brano di un commentario ad Sabinum di Paolo, conservatoci nel Digesto di Giustiniano (Dig.8.2.26 In re communi nemo dominorum iure servitutis neque facere quicquam invito altero potest neque prohibere, quo minus alter faciat ( nulli enim res sua servit))

Voci correlate

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