Cannabaude: differenze tra le versioni
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Conosciamo il nome di questo re dei [[Goti]], poiché una volta terminata la campagna in Italia, l'[[imperatore romano]] [[Aureliano]], nel dirigersi in Oriente per combattere la regina [[Zenobia]] del [[regno di Palmira]], batté [[Goti]] e [[Carpi (popolo)|Carpi]] che gli muovevano contro in [[Tracia (provincia romana)|Tracia]] ed [[Illirico]], per poi decidere di inseguirli fino nei loro territori. Aureliano, pertanto, attraversato il [[Danubio]], riuscì nel corso del nuovo scontro, non solo a battere pesantemente le armate dei Goti, ma ad ucciderna il loro capo Cannabaude, che perì insieme a 5.000 dei suoi armati.<ref>''Historia Augusta - Aureliano'', 22,2; Grant, p. 247; Southern, p.225.</ref> Per questi successi il [[Senato romano|Senato]] gli conferì l'appellativo di ''[[Gothicus maximus]]''.<ref>{{CIL|12|5549}}</ref> Si racconta che nel corso del [[trionfo]] celebrato pochi anni più tardi, al seguito dell'imperatore romano, oltre a [[Zenobia]] del [[regno di Palmira]] e di [[Tetrico]] dell'[[impero delle Gallie]] ci fosse anche il carro reale del re defunto, Cannabaudes.<ref>Giordane, ''Romana'', 290; Watson, p.54.</ref> |
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Alcuni studiosi moderni identificano questo re dei Goti con lo stesso [[Cniva]] che, vent'anni prima era riuscito nell'impresa di battere ed uccidere l'imperatore romano [[Decio]] nel corso della [[battaglia di Abrittus]] del [[251]].<ref>Southern, p.116.</ref> |
Alcuni studiosi moderni identificano questo re dei Goti con lo stesso [[Cniva]] che, vent'anni prima era riuscito nell'impresa di battere ed uccidere l'imperatore romano [[Decio]] nel corso della [[battaglia di Abrittus]] del [[251]].<ref>Southern, p.116.</ref> |
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Versione delle 18:40, 7 giu 2008
Cannabaude (latino Cannabaudes o Cannaban; Moldavia, attorno al 230-240 – Moldavia, 271) principe e condottiero della popolazione dei germani Goti dela tribù dei Tervingi.
Conosciamo il nome di questo re dei Goti, poiché una volta terminata la campagna in Italia, l'imperatore romano Aureliano, nel dirigersi in Oriente per combattere la regina Zenobia del regno di Palmira, batté Goti e Carpi che gli muovevano contro in Tracia ed Illirico, per poi decidere di inseguirli fino nei loro territori. Aureliano, pertanto, attraversato il Danubio, riuscì nel corso del nuovo scontro, non solo a battere pesantemente le armate dei Goti, ma ad ucciderna il loro capo Cannabaude, che perì insieme a 5.000 dei suoi armati.[1] Per questi successi il Senato gli conferì l'appellativo di Gothicus maximus.[2] Si racconta che nel corso del trionfo celebrato pochi anni più tardi, al seguito dell'imperatore romano, oltre a Zenobia del regno di Palmira e di Tetrico dell'impero delle Gallie ci fosse anche il carro reale del re defunto, Cannabaudes.[3]
Alcuni studiosi moderni identificano questo re dei Goti con lo stesso Cniva che, vent'anni prima era riuscito nell'impresa di battere ed uccidere l'imperatore romano Decio nel corso della battaglia di Abrittus del 251.[4]
Note
Fonti primarie
- Historia Augusta, Aureliano.
- Giordane, Romana.
Fonti secondarie
- (EN) Michel Grant, Gli imperatori romani, storia e segreti, Roma, 1984, ISBN 88-54-10202-4.
- (EN) Pat Southern, The Roman Empire: from Severus to Constantine, Londra & New York, 2001, ISBN 0-415-23944-3.