Mario Tronti: differenze tra le versioni

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Mario Tronti (Roma, 1931) è un filosofo e politico italiano, considerato uno dei principali fondatori dell'operaismo teorico degli anni sessanta.

Biografia

Militante del Partito Comunista Italiano durante gli anni cinquanta, fu con Raniero Panzieri tra i fondatori della rivista Quaderni Rossi, da cui si separò nel 1963 per fondare la rivista Classe Operaia, della quale fu il direttore. Questo percorso lo portò ad allontanarsi dal PCI, pur senza mai uscirne formalmente, e ad animare l'esperienza radicale dell'operaismo. Tale esperienza, che va considerata per molti versi la matrice della nuova sinistra degli anni sessanta, si caratterizzava per il fatto di mettere in discussione le tradizionali organizzazioni del movimento operaio (partito e sindacato) e di collegarsi direttamente, senza intermediazioni, alla classe in sé e alle lotte di fabbrica.

Influenzato filosoficamente dall'opera di Galvano Della Volpe, che lo aveva portato ad allontanarsi dal pensiero di Antonio Gramsci, o almeno dalla sua versione ufficiale promossa dal PCI togliattiano, Tronti si dedicò come studioso alla formulazione di un pensiero politico che, fondendo la teoria con la prassi, rinnovasse il marxismo tradizionale e contribuisse a riaprire la strada rivoluzionaria in Occidente. Di fronte all'irruzione dell'operaio-massa sulla scena delle società occidentali, l'operaismo di Tronti seppe proporre una analisi moderna delle relazioni di classe e soprattutto mettere l’accento sul fattore soggettivo, rivendicando la centralità politica della classe. Le sue idee, debitrici anche della visione di Ernst Jünger (v. "L'operaio", 1932), trovarono una sistemazione nel 1966, con la pubblicazione di Operai e capitale, un libro di forte impatto letterario (è stato inserito tra le 2250 opere del Dizionario delle opere della Letteratura Italiana Einaudi), che eserciterà un'influenza notevole sulla contestazione giovanile e più in generale sull'ondata di mobilitazione che ebbe inizio negli anni immediatamente successivi.

Fu proprio la sconfitta della spontaneità operaia e dell'ondata di mobilitazione, colta anticipatamente da Tronti e non invece da altri operaisti come Toni Negri (di qui la rottura tra loro, avvenuta nel 1967-1968), a indurlo a spostare la sua riflessione sul "problema del politico", ovvero della direzione e della mediazione politica. Ebbe inizio da qui la teorizzazione trontiana dell'"autonomia del politico", cioè la ricerca di una teoria politica realista che, in un'originale commistione di Karl Marx e Carl Schmitt, fosse capace di colmare i limiti della soggettività sociale. Si trattò di una fase più intellettuale che politica dell'esperienza di Tronti, il quale si dedicò prevalentemente all'insegnamento (Filosofia morale e poi Filosofia politica) presso l'ateneo senese e all'attività pubblicistica, fondando tra l'altro nel 1981 l'influente rivista Laboratorio politico. Riavvicinatosi al PCI di Enrico Berlinguer, in questo periodo Tronti fu finalmente riabilitato dal gruppo dirigente del partito, entrando a far parte più volte del Comitato centrale ed essendo eletto anche senatore nel 1992.

Negli ultimi anni, non avendo condiviso le trasformazioni post-comuniste del partito e dopo aver lasciato la docenza universitaria, la sua riflessione filosofica ha assunto toni pessimistici, concentrandosi sulla fine della politica moderna e sulla critica della democrazia. Nel 2004 è stato eletto presidente della Fondazione CRS (Centro per la Riforma dello Stato)-Archivio Pietro Ingrao.

Voci correlate

Opere

  • Tra materialismo dialettico e filosofia della prassi. Gramsci e Labriola, in A. Caracciolo e G. Scalia (a cura di), La città futura. Saggi sulla figura e il pensiero di Antonio Gramsci, Feltrinelli, Milano, 1959;
  • (a cura di), Scritti inediti di economia politica di Marx, Editori Riuniti, Roma, 1963;
  • Operai e capitale, Einaudi, Torino, 1966 (DeriveApprodi, Roma, 2006);
  • Hegel politico, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma, 1975;
  • Sull'autonomia del politico, Feltrinelli, Milano, 1977;
  • Stato e rivoluzione in Inghilterra, Il Saggiatore, Milano, 1977;
  • (con G. Napolitano, A. Accornero e M. Cacciari), Operaismo e centralità operaia, Editori Riuniti, Roma, 1978;
  • (a cura di), Il politico. Antologia di testi del pensiero politico. 1: Da Machiavelli a Cromwell, Feltrinelli, Milano, 1979;
  • Soggetti, crisi, potere (a cura di A. Piazzi e A. De Martinis), Cappelli, Bologna, 1980;
  • Il tempo della politica, Editori Riuniti, Roma, 1980;
  • Con le spalle al futuro. Per un altro dizionario politico, Editori Riuniti, Roma, 1992;
  • Berlinguer. Il Principe disarmato, Edizioni Sisifo, Roma, 1994;
  • La politica al tramonto, Einaudi, Torino, 1998;
  • Rileggendo "La libertà comunista", in G. Liguori (a cura di), Galvano Della Volpe. Un altro marxismo, Edizioni Fahrenheit 451, Roma, 2000;
  • (cura con P. Favilli), Classe operaia. Le identità: storia e prospettiva, Angeli, Milano, 2001;
  • Cenni di Castella, Edizioni Cadmo, Fiesole (FI), 2001;
  • Per la critica della democrazia politica, in M. Tari (a cura di), Guerra e democrazia, ManifestoLibri, Roma, 2005;
  • (con contributi di AA.VV. sul pensiero di Tronti), Politica e destino, Sossella editore, Roma, 2006.

Bibliografia

  • Mario Alcaro, Dellavolpismo e nuova sinistra, Dedalo, Bari, 1977;
  • Costanzo Preve, La teoria in pezzi. La dissoluzione del paradigma teorico operaista in Italia (1976-1983). Dedalo, 1984;
  • Romolo Gobbi, Com'eri bella, classe operaia. Storia fatti e misfatti dell'operaismo italiano, Longanesi, Milano, 1989;
  • Rita di Leo, Per una storia di Classe Operaia, in «Bailamme», n. 26, giugno 2000;
  • Sandro Mezzadra, Operaismo, in R. Esposito e C. Galli (a cura di), Enciclopedia del pensiero politico. Autori, concetti, dottrine, Laterza, Roma-Bari, 2000;
  • Basso C., Gozzini C. e Sguazzino D. (a cura di), Bibliografia delle opere e degli scritti di Mario Tronti, Dipartimento di Filosofia-Università degli Studi di Siena, Siena, 2001;
  • Alfonso Berardinelli, Stili dell'estremismo. Critica del pensiero essenziale, Editori Riuniti, Roma, 2001;
  • Maria Turchetto, De l’ouvrier masse à l’entrepreneurialité commune: la trajectoire déconcertante de l’opéraïsme italien, in J. Bidet e E. Kouvélakis (a cura di), Dictionnaire Marx contemporain, PUF, Paris, 2001;
  • Borio G., Pozzi F., Roggero G., Futuro anteriore: dai Quaderni rossi ai movimenti globali. Ricchezze e limiti dell'operaismo italiano, DeriveApprodi, Roma, 2002;
  • Steve Wright, Storming Heaven. Class Composition and Struggle in Italian Autonomist Marxism, Pluto Press, London, 2002.
  • Cristina Corradi, Storia dei marxismi in Italia, Manifestolibri, Roma, 2005 (pp. 222-234)
  • AA.VV., Gli operaisti, Derive Approdi, Roma, 2005
  • Antonio Peduzzi, Lo spirito della politica e il suo destino. L'autonomia del politico, il suo tempo, Ediesse-Crs, Roma, 2006;

Collegamenti esterni

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