Hannibal ante portas: differenze tra le versioni

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La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Hannibal ante portas''', tradotta letteralmente, significa ''Annibale è alle [nostre] porte. ([[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], De finibus, IV, 9. e [[Tito Livio|Livio]], XXIII, 16).
La [[locuzioni latine|locuzione]] [[lingua latina|latina]] '''Hannibal ante portas''', tradotta letteralmente, significa ''Annibale è alle [nostre] porte. ([[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]], De finibus, IV, 9. e [[Tito Livio|Livio]], XXIII, 16).


È il disperato grido dei Romani dopo la [[Battaglia di Canne]], quando s’aspettavano di vedere il grande nemico alle porte della [[Roma|Città Eterna]].<br/>
È il disperato grido dei Romani dopo la [[Battaglia di Canne]], quando s'aspettavano di vedere il grande nemico alle porte della [[Roma|Città Eterna]].<br/>
Si usa ripetere in occasione d’ un grande pericolo imminente, o all’arrivo di qualche grande personaggio che ha intenzioni poco favorevoli.
Si usa ripetere in occasione d'un grande pericolo imminente, o all'arrivo di qualche grande personaggio che ha intenzioni poco favorevoli.



== Risorse lessicologiche in rete ==
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Versione delle 11:07, 12 apr 2008

La locuzione latina Hannibal ante portas, tradotta letteralmente, significa Annibale è alle [nostre] porte. (Cicerone, De finibus, IV, 9. e Livio, XXIII, 16).

È il disperato grido dei Romani dopo la Battaglia di Canne, quando s'aspettavano di vedere il grande nemico alle porte della Città Eterna.
Si usa ripetere in occasione d'un grande pericolo imminente, o all'arrivo di qualche grande personaggio che ha intenzioni poco favorevoli.

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