Diretta televisiva: differenze tra le versioni

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Versione delle 15:29, 20 feb 2008

Per diretta televisiva si intende la teletrasmissione di un evento con il sistema del broadcasting nello stesso momento in cui l'evento si verifica.

Da principio, nei primi tempi della televisione, la diretta era più frequente per i programmi prodotti specificamente per la televisione, prima che si sviluppasse la registrazione su videocassette. Da quel momento, invece, si passò alla trasmissione di programmi pre-registrati. Oggi la diretta televisiva viene utilizzata principalmente per eventi sportivi e telegiornali, ma anche diffusamente per programmi di intrattenimento.

Storia

Il primo evento ad essere trasmesso in diretta nella storia della televisione, il 4 settembre 1951, fu un momento della Conferenza di pace di San Francisco, che avrebbe portato alla firma del Trattato di pace con il Giappone. La diretta, però, diventò un evento internazionale con l'introduzione della mondovisione, un sistema di trasmissione simultanea in numerosi Paesi per mezzo del satellite Telstar inaugurato nel 1962.[1] Il 2 giugno 1953, con l'incoronazione di Elisabetta II del Regno Unito, esordì l'Eurovisione, un organismo internazionale di coordinamento tra i paesi europei per la trasmissione simultanea di programmi televisivi,[1] che permise di trasmettere l'evento in tutto il mondo.[2] Il 6 giugno 1954 l'Eurovisione esordì in Italia[1].

In Italia la diretta televisiva fu inaugurata nel 1954, con la trasmissione del Carnevale di Viareggio.[3] La prima diretta televisiva dal Parlamento fu l'elezione di Giovanni Gronchi alla Presidenza della Repubblica, avvenuta il 29 aprile 1955.[4]

Nel 1990, con l'emanazione della legge Mammì, infine, la diretta fu concessa anche alle reti private.[5]

Note

  1. ^ a b c (IT) Franco Abruzzo, Codice dell'informazione, 4ª ed., Roma, Centro di documentazione giornalistica, 2003, Pagina 2182., ISBN 8-885-34324-4.
  2. ^ Si veda, a tal proposito, la scheda su Elisabetta II su rai.it.
  3. ^ Si confronti questo articolo riportato dal sito della Regione Toscana.
  4. ^ Si confronti questo articolo su Repubblica.it.
  5. ^ Si veda il testo dell'articolo 21 della legge sul sito dell'Agcom.