Ermanno Amicucci: differenze tra le versioni
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*''Piccolo mondo dannunziano'', con sei disegni di Franz d'Ortigia e cinque fotografie, Roma, E. Voghera, 1914; |
*''Piccolo mondo dannunziano'', con sei disegni di Franz d'Ortigia e cinque fotografie, Roma, E. Voghera, 1914; |
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*''Vita e lavoro dei giornalisti, i significativi risultati di un'inchiesta'''''''', Roma, Edizioni del diritto del lavoro, 1929; |
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Versione delle 21:18, 18 feb 2008
Ermanno Amicucci (Tagliacozzo, 1890 – Roma, 1955) è stato un politico e giornalista italiano.
Biografia
Fu dapprima redattore dell'Avanti! per poi divenire corrispondente di diversi quotidiani italiani e di seguito del newyorkese Corriere d'America.
Dopo aver aderito al fascismo, fu deputato, consigliere nazionale e sottosegretario di stato. Dal 1928 al 1939 fu direttore della Gazzetta del popolo. Nel 1938 fu tra i firmatari del Manifesto della razza in appoggio all'introduzione delle leggi razziali fasciste.
Nel periodo della Repubblica Sociale Italiana, dall'ottobre 1943 all'aprile 1945, fu direttore del Corriere della sera.
Condannato a morte per collaborazionismo, la pena gli venne commutata in trenta anni di reclusione, ma infine venne liberato con un'amnistia.
Riuscì a riprendere la propria attività di giornalista, e fu inviato speciale del Tempo e di Tempo illustrato dall'Argentina.
Fu autore di scritti a carattere economico, politico e sociale. Fra i suoi libri, possono essere ricordati: Piccolo mondo dannunziano, Nizza e l' Italia, I 600 giorni di Mussolini.
Scritti
- Piccolo mondo dannunziano, con sei disegni di Franz d'Ortigia e cinque fotografie, Roma, E. Voghera, 1914;
- Vita e lavoro dei giornalisti, i significativi risultati di un'inchiesta''', Roma, Edizioni del diritto del lavoro, 1929;