Cristiano Caratti: differenze tra le versioni

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È stato numero 26 del [[ranking ATP]] nel luglio 1991. Nelle prove del Grande Slam vanta i quarti di finale agli [[Australian Open]], miglior risultato di sempre ottenuto nel torneo da un tennista italiano a pari merito con [[Giorgio De Stefani]], [[Nicola Pietrangeli]], [[Matteo Berrettini]] e [[Jannik Sinner]].
È stato numero 26 del [[ranking ATP]] nel luglio 1991. Nelle prove del Grande Slam vanta i quarti di finale agli [[Australian Open]], secondo miglior risultato di sempre ottenuto nel torneo da un tennista italiano a pari merito con [[Giorgio De Stefani]], [[Nicola Pietrangeli]] e [[Jannik Sinner]], alle spalle di [[Matteo Berrettini]].


== Carriera ==
== Carriera ==

Versione delle 18:45, 25 gen 2022

Cristiano Caratti
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 178 cm
Peso 77 kg
Tennis
Termine carriera 2003
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 72-117 (38.1%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 26º (22 luglio 1991)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open QF (1991)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (1991)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 2T (1995)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (1990)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 7-29 (19.44%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 148º (16 luglio 1990)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
Statistiche aggiornate al definitivo

Cristiano Caratti (Acqui Terme, 24 maggio 1970) è un ex tennista italiano.

È stato numero 26 del ranking ATP nel luglio 1991. Nelle prove del Grande Slam vanta i quarti di finale agli Australian Open, secondo miglior risultato di sempre ottenuto nel torneo da un tennista italiano a pari merito con Giorgio De Stefani, Nicola Pietrangeli e Jannik Sinner, alle spalle di Matteo Berrettini.

Carriera

Nei primi anni novanta era considerato una promessa del tennis italiano.

Si fece notare durante l'estate del 1990, quando aveva 20 anni, per alcune prestazioni importanti, superiori alla media dei tennisti italiani dell'epoca. In poche settimane infatti, dal 30 luglio 1990, quando si trovava al numero 198 ATP, vinse il Challenger di Winnetka (USA), si presentò al torneo ATP di New Haven da numero 173 e raggiunse i quarti, sconfiggendo al secondo turno addirittura l'americano Brad Gilbert (n. 6 ATP) col punteggio di 6-4, 6-4, poi negli ottavi l'israeliano Amos Mansdorf (n. 39) col punteggio di 5-7, 7-6, 6-3 per cedere infine al russo Andrej Česnokov (n. 11) con il punteggio di 2-6, 1-6. Agli US Open di New York raggiunse il terzo turno, battendo Steve Bryan, poi in 5 combattuti set l'americano Derrick Rostagno (n. 38) con il punteggio di 3-6, 7-6, 6-4, 1-6, 7-6, per poi perdere con il numero 14 Jay Berger, sempre in 5 combattuti set, 6-4, 6-2, 4-6, 3-6, 4-6. Terminò il torneo al numero 116 ATP. Concluse la stagione vincendo il Challenger a Bossonnens, in Svizzera, chiudendo l'anno al n. 98 del Ranking.

Agli Australian Open del 1991, superò all'esordio la wild card Broderick Dyke per 6-2, 3-6, 6-4, 6-3. Al secondo turno sconfisse David Engel con lo score di 3-6, 6-2 6-3, 6-4. Al terzo turno la spuntò, dopo una battaglia di cinque set, su Glenn Layendecker per 6-4, 6-4, 5-7, 4-6, 7-5, qualificandosi per gli ottavi di finale del torneo, dove, sempre in cinque set, eliminò anche Richard Krajicek (6-3, 6-4, 6-7, 3-6, 6-4), approdando ai quarti di finale nel Major australiano, unico tennista italiano ad aver realizzato l'impresa in era Open, insieme a Matteo Berrettini e Jannik Sinner. A negargli l'accesso in semifinale fu Patrick McEnroe, che si impose col punteggio di 6-7, 3-6, 6-4, 6-4, 2-6. Al torneo di Milano dello stesso anno, Caratti eliminò al 2º turno Ivan Lendl, n° 3 del mondo col punteggio di 6-4, 1-6, 7-6 e si spinse fino alla finale, la sua unica in carriera, dove si arrese al russo Aleksandr Volkov. Il 25 febbraio del 1991, grazie alla posizione numero 40 nel ranking ATP, diventò il nuovo numero uno italiano. Al 2º turno del torneo di Memphis eliminò l'ex top 10 Tim Mayotte 3-6, 7-6, 6-2. Successivamente vinse il Challenger di Indian Wells battendo in finale Jimmy Arias, e si presentò al Masters Series di Miami ottenendo vittorie contro Jimmy Connors e Sergi Bruguera, prima di perdere da David Wheaton nei quarti di finale. La stagione 1991 portò altre soddisfazioni, come la vittoria al 1º turno di Montecarlo contro Henri Leconte, quella contro Jonas Svensson al 2º turno dell'ATP di Amburgo, contro Cédric Pioline al 2º turno a Roma, e la prestigiosa vittoria al 1º turno del torneo sull'erba di Manchester contro John McEnroe per 7-6, 7-6. Il 22 luglio del 1991 toccò la posizione numero 26 della classifica, best ranking della sua carriera.

Soprannominato Caratti Kid, era dotato di un gioco molto agile e vantava un temibile rovescio a una mano, senza dubbio il suo colpo migliore. Nel 1992 ha partecipato alle Olimpiadi di Barcellona, venendo eliminato al primo turno. In quegli anni era anche singolarista titolare in Coppa Davis, assieme all'allora numero 1 italiano Omar Camporese. Gli anni successivi sono stati alquanto opachi, non riuscendo a dare continuità ai suoi risultati e deludendo le speranze che l'Italia tennistica riponeva in lui. Ha giocato molti challenger (i tornei minori) e raramente è riuscito a vincere qualche partita consecutiva nel circuito maggiore. Fra gli ultimi risultati importanti occorre ricordare una semifinale al torneo ATP di Basilea 1994, dove superò nei quarti Michael Stich (n. 2) con il punteggio di 4-6, 7-6, 7-6; i quarti di finale raggiunti nel torneo ATP di Washington 1995; la semifinale raggiunta al torneo ATP di Kuala Lumpur, in Malaysia, eliminando nei quarti Richard Krajicek ed infine il 3º turno raggiunto al prestigioso torneo ATP Masters Series di Cincinnati del 1996, quando sconfisse in una partita equilibrata al 2º turno Stefan Edberg con il punteggio di 3-6, 6-4, 7-5.

Statistiche

Singolare

Sconfitte in finale(1)

Data Torneo Superficie Avversario della finale Risultato
1. 10 febbraio 1991 Bandiera dell'Italia Milan Indoor, Milano Sintetico Bandiera della Russia Aleksandr Volkov 1-6, 5-7

Doppio

Sconfitte in finale(1)

Collegamenti esterni