Mazzinianesimo: differenze tra le versioni

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==Evoluzione storica==
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Allo stesso tempo i valori del mazzinianesimo furono ripresi dal [[Partito Fascista Repubblicano|fascismo repubblicano]] ed identificati nella presa di posizione [[antimonarchica]] e [[Socialismo Nazionale|socialista nazionale]] del nuovo indirizzo politico [[fascista]], espresso nel programma della [[Repubblica Sociale Italiana]].
Allo stesso tempo i valori del mazzinianesimo furono ripresi dal [[Partito Fascista Repubblicano|fascismo repubblicano]] ed identificati nella presa di posizione [[repubblicanesimo|antimonarchica]] e [[Socialismo nazionale|socialista nazionale]] del nuovo indirizzo politico [[fascista]], espresso nel programma della [[Repubblica Sociale Italiana]].


Non a caso sulle banconote della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]] comparivano figure del [[Risorgimento|risorgimentalismo]] [[repubblicano]] come, tra le altre, gli stessi [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Goffredo Mameli|Mameli]].
Non a caso sulle banconote della [[Repubblica Sociale Italiana|RSI]] comparivano figure del [[Risorgimento|risorgimentalismo]] [[repubblicano]] come, tra le altre, gli stessi [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e [[Goffredo Mameli|Mameli]].

Versione delle 22:19, 24 gen 2022

Giuseppe Mazzini

Il mazzinianesimo è una corrente di pensiero che appoggia le idee politiche di Giuseppe Mazzini, patriota, politico e filosofo italiano.

Alla base vi è l'idea che la liberazione dell'Italia potesse avvenire solo attraverso la costituzione di uno Stato repubblicano unitario e che artefice del riscatto nazionale potesse essere solo il popolo animato da una profonda fede religiosa, intesa come una sorta di religione laica della patria. Per Mazzini la vera repubblica è il luogo dove la libertà e la giustizia si sarebbero realizzate per tutto il popolo.

Ideologia

Si ritiene che il grande merito storico di questo movimento, tutto sorretto e animato dalla grande personalità del suo fondatore, stia nel fatto di avere contribuito in modo determinante alla diffusione dell'idea di nazione negli Stati liberali e progressisti, nel ceto che aspirava alla libertà. L'idea di libertà si congiunge nel pensiero di Mazzini indissolubilmente all'idea di patria. Come afferma lo storico Rosario Romeo: «... il mazzinianesimo riuscì a realizzare, su scala nazionale, il primo movimento autenticamente democratico»[senza fonte].

Il mazzinianesimo, però, non va considerato un semplice movimento irredentista o nazionalista. Mazzini fa propria l'idea di nazione, ma auspica la convivenza pacifica fra i vari popoli. Egli, infatti, nel famoso trittico della rivoluzione francese, affianca, alla Libertà ed all'Uguaglianza, a volte l'Associazione, altre l'Umanità.

Il termine Fratellanza era di chiara origine cristiana ed il Mazzini, pur apprezzandone il valore "comunitario", preferì sostituirlo con termini che oggi definiremmo più laici. Parlare di Umanità e Associazione permetteva al Mazzini di contrastare la lotta di classe tipica del marxismo. Infatti, il movimento comunista, anche se agli inizi si inserì tra le dottrine "democratiche", fu subito visto dal Mazzini come "escludente", come il tentativo di una parte (il proletariato) di prevalere su un'altra (la borghesia).

Circa i rapporti con la religione, Mazzini riteneva inaccettabile l'ateismo; considerava il popolo immagine di Dio sulla terra[1] e riconduceva la definizione dei doveri dell'uomo alla Legge di Dio. Profondamente spiritualista, contestava ai comunisti il tentativo di cancellare dal cuore e dalla mente degli uomini non solo l'elemento trascendente, divino, ma anche il semplice senso del dovere. Secondo il genovese, infatti, il Popolo non può progredire, non soltanto se non vive in piena libertà, ma anche se non fa proprio il senso del dovere. Pur non considerando ideale il modello statunitense, anzi, accusandolo di accentuare l'individualismo e l'egoismo sociale, Mazzini apprezzava dello stesso la separazione Stato-Chiesa, accompagnata, però, da un forte senso civico-religioso e dal pieno rispetto delle libertà di opinione, comprese quelle religiose.

I mazziniani o repubblicani si possono, quindi, a pieno titolo definire interclassisti in campo sociale e liberali in materia di diritti umani.

Evoluzione storica

Allo stesso tempo i valori del mazzinianesimo furono ripresi dal fascismo repubblicano ed identificati nella presa di posizione antimonarchica e socialista nazionale del nuovo indirizzo politico fascista, espresso nel programma della Repubblica Sociale Italiana.

Non a caso sulle banconote della RSI comparivano figure del risorgimentalismo repubblicano come, tra le altre, gli stessi Mazzini e Mameli.

Nella storia contemporanea italiana vi sono stati e vi sono tuttora numerosi partiti politici che hanno dichiarato di richiamarsi all'eredità mazziniana, tra i quali anche il Partito Repubblicano Italiano; accanto al PRI, schierato dal 2001 al 2011 con il centro-destra, è poi comparso il Movimento Repubblicani Europei, schierato, al contrario, con il centro-sinistra. I due rami dell'edera storica si sono ricongiunti nel 2011; il PRI riunificato è alleato con +Europa, Azione e Alleanza Liberaldemocratica per l'Italia. Al di là di questo, è possibile considerare l'ideologia mazziniana come una di quelle che ispirarono la Costituzione repubblicana del 1948.

Note

  1. ^ Giuseppe Mazzini, Doveri dell'Uomo, 1860.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Mazzinianesimo di Leonardo La Puma, sito "Biblioteca liberale". URL acceduto il 10 agosto 2015.
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