Ho capito che ti amo: differenze tra le versioni
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 19: | Riga 19: | ||
Nell'ottobre dello stesso anno, il brano fu inciso dalla cantante [[Wilma Goich]] nel [[45 giri]] [[Ho capito che ti amo/Era troppo bello/Quando piangi]]<ref>[http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=2365 Discografia Nazionale della Canzone Italiana]</ref>. |
Nell'ottobre dello stesso anno, il brano fu inciso dalla cantante [[Wilma Goich]] nel [[45 giri]] [[Ho capito che ti amo/Era troppo bello/Quando piangi]]<ref>[http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=2365 Discografia Nazionale della Canzone Italiana]</ref>. |
||
La canzone uscì anche in [[Giappone]] ed ebbe un buon successo, fintanto che ne fu creata una versione in [[lingua giapponese|giapponese]] con il titolo {{nihongo|''Ai no mezame''|愛のめざめ||lett. "Risveglio dell'amore"}} eseguita dalla cantante [[Yukari Itō]]. |
La canzone uscì anche in [[Giappone]] ed ebbe un buon successo, fintanto che ne fu creata una versione in [[lingua giapponese|giapponese]] con il titolo {{nihongo|''Ai no mezame''|愛のめざめ||lett. "Risveglio dell'amore"}} eseguita dalla cantante [[Yukari Itō]]. |
||
== Testo e significato == |
== Testo e significato == |
||
{{Citazione|Ho capito che ti amo<br /> |
|||
Quando ho visto che bastava una tua frase<br /> |
|||
Per far sì che una serata come un'altra<br /> |
|||
Cominciasse per incanto a illuminarsi<br />|[[Luigi Tenco] - Ho capito che ti amo}} |
|||
La canzone è autobiografica e, apparentemente lascia intravedere la fine di un amore importante, forse era dedicata alla sua compagna del momento, una certa Valeria. |
La canzone è autobiografica e, apparentemente lascia intravedere la fine di un amore importante, forse era dedicata alla sua compagna del momento, una certa Valeria. |
||
Tra le tante canzoni del cantautore, questa è forse una di quelle che meglio rende l’idea delle straordinarie conseguenze che l’amore può avere in quanto apertura all’altro. Il testo può essere letto come una vera e propria [[Innamoramento|fenomenologia dell’amore]], così come lo possono provare tutti<ref>http://www.lachiavedisophia.com/blog/capito-ti-amo-abbozzo-un-omaggio-luigi-tenco/ Ho capito che ti amo. Abbozzo di un omaggio a Luigi Tenco, 2017</ref>. |
Tra le tante canzoni del cantautore, questa è forse una di quelle che meglio rende l’idea delle straordinarie conseguenze che l’amore può avere in quanto apertura all’altro. Il testo può essere letto come una vera e propria [[Innamoramento|fenomenologia dell’amore]], così come lo possono provare tutti<ref>http://www.lachiavedisophia.com/blog/capito-ti-amo-abbozzo-un-omaggio-luigi-tenco/ Ho capito che ti amo. Abbozzo di un omaggio a Luigi Tenco, 2017</ref>. |
Versione delle 21:14, 23 gen 2022
Ho capito che ti amo | |
---|---|
Artista | Luigi Tenco |
Autore/i | Luigi Tenco |
Genere | Musica d'autore valzer lento |
Esecuzioni notevoli | Fred Bongusto, Lara Saint Paul, Milva, Ornella Vanoni & Gerry Mulligan, Catherine Deneuve & David Moreau, Ada Montellanico & Enrico Pieranunzi, Agnaldo Rayol, Roberto Vecchioni |
Pubblicazione originale | |
Incisione | Ho capito che ti amo/Io lo so già |
Data | 1964 |
Etichetta | Jolly J 20260 |
Durata | 2,43 |
Ho capito che ti amo è una canzone scritta dal cantautore Luigi Tenco, pubblicata nel settembre 1964, come Lato A nel 45 giri Ho capito che ti amo/Io lo so già, con l'arrangiamento di Ezio Leoni , fu inciso per la Jolly dall'autore [1] e fu inserito nell'LP Tenco.
Nell'ottobre dello stesso anno, il brano fu inciso dalla cantante Wilma Goich nel 45 giri Ho capito che ti amo/Era troppo bello/Quando piangi[2]. La canzone uscì anche in Giappone ed ebbe un buon successo, fintanto che ne fu creata una versione in giapponese con il titolo Ai no mezame (愛のめざめ? lett. "Risveglio dell'amore") eseguita dalla cantante Yukari Itō.
Testo e significato
{{Citazione|Ho capito che ti amo
Quando ho visto che bastava una tua frase
Per far sì che una serata come un'altra
Cominciasse per incanto a illuminarsi
|[[Luigi Tenco] - Ho capito che ti amo}}
La canzone è autobiografica e, apparentemente lascia intravedere la fine di un amore importante, forse era dedicata alla sua compagna del momento, una certa Valeria.
Tra le tante canzoni del cantautore, questa è forse una di quelle che meglio rende l’idea delle straordinarie conseguenze che l’amore può avere in quanto apertura all’altro. Il testo può essere letto come una vera e propria fenomenologia dell’amore, così come lo possono provare tutti[3].
L'io narrante è di una persona che aveva perduto la speranza d’innamorarsi ancora, e d'improvviso si ritrova coinvolto da un desiderio di cui neppure aveva idea, se ne rende conto gradualmente. Piccoli particolari gli rivelano che l’amore è una cosa semplice: così una serata come un’altra si illumina solo perché ci si avvicina alla persona amata[4].
Altre versioni
- 1964, Wilma Goich
- 1971, Nicola Di Bari nel suo LP Nicola Di Bari canta Luigi Tenco
- 1994, Roberto Vecchioni nell'album tributo Quando... (feat. Stefano Belluzzi)
- 2001, Renato Sellani nell'album Per Luigi Tenco
- 2018, Yuri Buenaventura con l'Orquesta Sinfónica Nacional de Colombia
- versioni in spagnolo
- 1964, Emilio Pericoli con il titolo He sabido que te amaba
- Conjunto Chaney
- versioni in giapponese
Nel cinema
Nel 2006, la canzone fece parte della colonna sonora del film di Thierry Klifa Le héros de la famille. La canzone fu interpretata da Catherine Deneuve[5] e David Moreau.
Note
- ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana, su discografia.dds.it.
- ^ Discografia Nazionale della Canzone Italiana
- ^ http://www.lachiavedisophia.com/blog/capito-ti-amo-abbozzo-un-omaggio-luigi-tenco/ Ho capito che ti amo. Abbozzo di un omaggio a Luigi Tenco, 2017
- ^ http://www.lachiavedisophia.com/blog/capito-ti-amo-abbozzo-un-omaggio-luigi-tenco/ Ho capito che ti amo. Abbozzo di un omaggio a Luigi Tenco, 2017
- ^ https://www.antoniofiorito.it/l/ho-capito-che-ti-amo/ Ho capito che ti amo, 16.07.2020