Oronzo Albanese: differenze tra le versioni
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* {{Cita libro|titolo=Patrioti e insorgenti in provincia: il 1799 in terra di Bari e Basilicata atti del Convegno di Altamura-Matera : 14-16 ottobre 1999|url=https://www.google.it/books/edition/Patrioti_e_insorgenti_in_provincia_il_17/5dijVRMUFJsC?hl=it&gbpv=1&dq=oronzo+albanese&pg=PA445&printsec=frontcover|accesso=20 gennaio 2022|cid=Patrioti}} |
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* {{Cita libro|titolo=Storia della Basilicata. 3. L'Età moderna|curatore=Antonio Cestaro, Gabriele De Rosa|url=https://www.google.it/books/edition/Storia_della_Basilicata_3_L_Et%C3%A0_moderna/uZ5MEAAAQBAJ?hl=it&gbpv=1&dq=oronzo+albanese&pg=PA385&printsec=frontcover|accesso=20 gennaio 2022|anno=2021|editore=Laterza|cid=Storia della Basilicata}} |
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* {{Cita libro|titolo=Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799: i rei di Stato lucani|autore=Tommaso Pedio|url=https://www.google.it/books/edition/Uomini_aspirazioni_e_contrasti_nella_Bas/XyURAQAAIAAJ?hl=it&gbpv=1&bsq=oronzo+albanese&dq=oronzo+albanese&printsec=frontcover|accesso=20 gennaio 2022|anno=1961|editore=Montemurro|cid=Uomini}} |
Versione delle 17:10, 20 gen 2022
Oronzo Albanese (1748 – Matera, 30 dicembre 1799) è stato un sacerdote e rivoluzionario italiano, fu giurisperito e docente di filosofia e teologia nel seminario di Potenza.
Vita
Nato a Tolve nel 1748 da Antonio (o Giuseppe), morto prematuramente attorno ai trent’anni, e da Camilla Pappalardo, fu ordinato sacerdote nel 1766. Divenne Vicario del Vescovo di Potenza a ventisei anni.
Esperto di canonico e civile (U. J. Doct.), fu un sacerdote democratico ed uomo di grande cultura, attingendo alle idee dell’Illuminismo ed entrando in contatto con Mario Pagano e Domenico Cirillo.
Partecipò ai moti giacobini del 1799, costituendo una guardia civica ed innalzando l’albero della libertà a Tolve. Nel Vulture il moto, di cui Albanese fu uno dei principali protagonisti, assunse anche confuse connotazioni di riscatto sociale e a Tolve i "lavoratori precari e forestieri" costituivano il 16% della popolazione[1]
Fu catturato dai sanfedisti e incarcerato a Matera, giustiziato il 30 dicembre 1799; sul patibolo, rifiutò i sacramenti.[2]
Alla sua memoria fu eretta una lapide sulla facciata del Palazzo del Municipio di Napoli; a Tolve, gli è stata intitolata la Scuola Elementare.
Famiglia Albanese
Verosimile è la parentela con il patriota Giuseppe Leonardo Albanese.
In una memoria scritta dall’ultima erede della famiglia Albanese a Tolve, Maria Saveria, si riporta che la famiglia era originaria di Noci, in Puglia, e che un capostipite fu Ionno (Giovanni) Albanese, sposato questo a Camilla Mattia, altra distinta famiglia di Tolve. Il ramo si imparentò anche con i Baroni d’Erario e i Frisara.
Note
- ^ Patrioti, p 445
- ^ Patrioti, p 484 nota, Storia della Basilicata, p 385
Bibliografia
- Nicola Montesanto, Se non fosse per quel santo - Tolve, la storia, il prete, il patrono, pp. 137 e seguenti, ISBN 978-88-96171-37-0.
- Patrioti e insorgenti in provincia: il 1799 in terra di Bari e Basilicata atti del Convegno di Altamura-Matera : 14-16 ottobre 1999. URL consultato il 20 gennaio 2022.
- Antonio Cestaro, Gabriele De Rosa (a cura di), Storia della Basilicata. 3. L'Età moderna, Laterza, 2021. URL consultato il 20 gennaio 2022.
- Tommaso Pedio, Uomini aspirazioni e contrasti nella Basilicata del 1799: i rei di Stato lucani, Montemurro, 1961. URL consultato il 20 gennaio 2022.