Laura (Giorgione): differenze tra le versioni
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Il ritratto femminile detto '''''Laura''''' è un [[dipinto]] a [[pittura a olio|olio]] [[su tela]] incollata su tavola (41x33,5 cm) di [[Giorgione]], firmato e datato [[1506]] sul retro, e conservato nel [[Kunsthistorisches Museum]] a [[Vienna]]. Si tratta dell'unica opera autografata dall'artista e di uno dei pochissimi dipinti databili con certezza del suo catalogo. |
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==Storia e descrizione== |
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Su uno sfondo scuro si vede una donna ritratta di tre quarti a mezza figura, voltata a sinistra, alle sue spalle alcuni rami d'alloro. Per analogia con opere quali il ''[[Ritratto di Ginevra de' Benci]]'' di [[Leonardo]], è stato chiamato convenzionalmente "Laura", forse il nome della donna a cui alluderebbe il nome della pianta. La donna guarda fuori dal dipinto, diritto davanti a sé, e indossa una veste foderata di pelliccia e una sciarpa bianca, oltre a un velo azzurrino in testa. Il manto è aperto a mostrare un seno, sensualmente evidenziato anche dal velo che lo avvolge. |
Su uno sfondo scuro si vede una donna ritratta di tre quarti a mezza figura, voltata a sinistra, alle sue spalle alcuni rami d'alloro. Per analogia con opere quali il ''[[Ritratto di Ginevra de' Benci]]'' di [[Leonardo]], è stato chiamato convenzionalmente "Laura", forse il nome della donna a cui alluderebbe il nome della pianta. La donna guarda fuori dal dipinto, diritto davanti a sé, e indossa una veste foderata di pelliccia e una sciarpa bianca, oltre a un velo azzurrino in testa. Il manto è aperto a mostrare un seno, sensualmente evidenziato anche dal velo che lo avvolge. |
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L'interpretazione della figura ha dato adito a varie ipotesi: forse è una rappresentazione ideale, magari di [[Flora (divinità)|Flora]], ma potrebbe anche essere una cortigiana. |
L'interpretazione della figura ha dato adito a varie ipotesi: forse è una rappresentazione ideale, magari di [[Flora (divinità)|Flora]], ma potrebbe anche essere una cortigiana. |
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Spicca soprattutto la tecnica pittorica di Giorgione, che creò l'immagine per campiture cromatiche dense e materiche, che non creano contorni netti e che non venivano stese a partire da un disegno sottostante, ma direttamente sulla tela, con estrema libertà. La mancanza di uniformità, ben visibile a una distanza ravvicinata, è di straordinaria modernità e fu uno dei contributi fondamentali di Giorgione all'evoluzione della pittura, detto [[tonalismo]]. Pennellate chiare generano ad esempio colpi di luce freschi e vivaci in dettagli come la mano, dove sembra di cogliere straordinarie anticipazioni dell'[[ |
Spicca soprattutto la tecnica pittorica di Giorgione, che creò l'immagine per campiture cromatiche dense e materiche, che non creano contorni netti e che non venivano stese a partire da un disegno sottostante, ma direttamente sulla tela, con estrema libertà. La mancanza di uniformità, ben visibile a una distanza ravvicinata, è di straordinaria modernità e fu uno dei contributi fondamentali di Giorgione all'evoluzione della pittura, detto [[tonalismo]]. Pennellate chiare generano ad esempio colpi di luce freschi e vivaci in dettagli come la mano, dove sembra di cogliere straordinarie anticipazioni dell'[[Impressionismo]]. |
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==Bibliografia== |
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*Alessandra Fregolent, ''Giorgione'', Electa, Milano 2001. ISBN 88-8310-184-7 |
* Alessandra Fregolent, ''Giorgione'', Electa, Milano 2001. ISBN 88-8310-184-7 |
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Versione delle 19:24, 12 nov 2021
Laura | |
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Autore | Giorgione |
Data | 1506 |
Tecnica | Olio su tela incollata su tavola |
Dimensioni | 41×33,5 cm |
Ubicazione | Kunsthistorisches Museum, Vienna |
Il ritratto femminile detto Laura è un dipinto a olio su tela incollata su tavola (41x33,5 cm) di Giorgione, firmato e datato 1506 sul retro, e conservato nel Kunsthistorisches Museum a Vienna. Si tratta dell'unica opera autografata dall'artista e di uno dei pochissimi dipinti databili con certezza del suo catalogo.
Storia e descrizione
Su uno sfondo scuro si vede una donna ritratta di tre quarti a mezza figura, voltata a sinistra, alle sue spalle alcuni rami d'alloro. Per analogia con opere quali il Ritratto di Ginevra de' Benci di Leonardo, è stato chiamato convenzionalmente "Laura", forse il nome della donna a cui alluderebbe il nome della pianta. La donna guarda fuori dal dipinto, diritto davanti a sé, e indossa una veste foderata di pelliccia e una sciarpa bianca, oltre a un velo azzurrino in testa. Il manto è aperto a mostrare un seno, sensualmente evidenziato anche dal velo che lo avvolge.
L'interpretazione della figura ha dato adito a varie ipotesi: forse è una rappresentazione ideale, magari di Flora, ma potrebbe anche essere una cortigiana.
Spicca soprattutto la tecnica pittorica di Giorgione, che creò l'immagine per campiture cromatiche dense e materiche, che non creano contorni netti e che non venivano stese a partire da un disegno sottostante, ma direttamente sulla tela, con estrema libertà. La mancanza di uniformità, ben visibile a una distanza ravvicinata, è di straordinaria modernità e fu uno dei contributi fondamentali di Giorgione all'evoluzione della pittura, detto tonalismo. Pennellate chiare generano ad esempio colpi di luce freschi e vivaci in dettagli come la mano, dove sembra di cogliere straordinarie anticipazioni dell'Impressionismo.
Bibliografia
- Alessandra Fregolent, Giorgione, Electa, Milano 2001. ISBN 88-8310-184-7
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laura
Collegamenti esterni
- Scheda nel sito ufficiale del museo, su bilddatenbank.khm.at (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).