Tito Publio Carisio: differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
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Versione delle 19:52, 19 nov 2007

Tito Publio Carisio (latino: Titus Publius Carisisus) personaggio della storia romana del I secolo a.C. - I secolo d.C. era probabilmente di origine italica.

Biografia

Le campagne degli anni 29-19 a.C..

E’ ricordato come legato della Spagna Ulteriore negli anni 27-22 a.C. sotto l'imperatore Augusto. Rimase, pertanto in Lusitania per 5 anni ed al principio del suo mandato, con una rapida marcia salvò l’esercito da un attacco a sorpresa ordito dal popolo degli Asturi ed ottenne una vittoria campale, un’eccezione per campagne di questo genere, occupando poi la loro capitale Lancia e molti punti strategici[1].

Al termine del primo biennio di campagne fondava la colonia di Emerita Augusta (25 a.C.) con i veterani delle legioni V Alaudae e X Gemina. Durante il suo mandato coniò un denario sul quale era rappresentato il viso di Augusto e sul retro era riportato il suo nome con la dicitura P. CARISIVS LEG AVGVSTI, ma Dione lo accusò di sprechi e crudeltà (Storia di Roma, LIV, 5, 1).

Combattè nuovamente contro una sollevazione tra gli Asturi nel 22 a.C., a fianco del nuovo legato della Tarraconense, un certo Gaio Furnio (console nel 17 a.C.).

Lo stesso argomento in dettaglio: Guerre cantabriche.

Note

  1. ^ Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, LIII, 25, 8.

Bibliografia

Fonti primarie

Fonti Secondarie

  • R.Syme, L’aristocrazia Augustea, trad.it., Milano 1993.
  • A. Brancati, Augusto e la guerra di Spagna, Urbino 1963.
  • Angel Ocejo Herrero e AAVV, Las Guerras Cántabras.