Grandi città termali d'Europa: differenze tra le versioni
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== Origine == |
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Versione delle 00:34, 25 lug 2021
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Grandi città d'acqua d'Europa | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | Culturale |
Criterio | (ii)(iii) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2021 |
Scheda UNESCO | (EN) The Great Spa Towns of Europe (FR) Les grandes villes d’eaux d’Europe |
Le Grandi città d'acqua d'Europa (in inglese: The Great Spa Towns of Europe) è un bene protetto dall'UNESCO formato da gruppo inseparabile di sedici stazioni termali rappresentative di questo fenomeno culturale e sociale sviluppatosi a partire dall'Illuminismo fino al XX secolo in Europa.
Origine
La Regione di Karlovy Vary in Cechia è all'origine del progetto iniziale del 2006 di candidare le tre stazioni termali della Boemia occidentale, Karlovy Vary, Mariánské Lázně e Františkovy Lázně a patrimoni mondiali dell'umanità.[1]
Successivamente, un'analisi comparata di svariati siti termali europei realizzata da una commissione consultiva di esperti internazionali, riuniti sotto l'egida dell'Istituto nazionale del patrimonio della Cechia, ha portato nel 2011 alla scelta di stazioni termali suscettibili di essere integrate nella lista iniziale, che, da nazionale, divenne multinazionale, con il titolo di "Significant European Spa Towns of the 19th Century": alle tre città precedenti si aggiunsero Luhačovice, Baden-Baden, Spa (Belgio), Vichy, Bath e Montecatini Terme. Furono quindi aggiunte Bad Ischl, Baden bei Wien, Bad Kissingen, Bad Ems, Bad Homburg vor der Höhe, Wiesbaden e Bad Pyrmont, e il nome del progetto fu modificato in "Great Spas of Europe" (grandi città d'acqua d'Europa). Un gruppo di lavoro internazionale, coordianto da una cabina di regia diretta da un rappresentante del ministro della Cultura della Cechia, elaborò la documentazione destinata ad accompagnare la candidatura, presentata individualmente da ciascuno Stato coinvolto.[2]
Calendario delle candidature
Note
- ^ (EN) The West Bohemian Spa Triangle, su UNESCO.
- ^ (EN) Progress and status of the nomination, su spaarch.cz. URL consultato il 28 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2016).
- ^ (FR) Candidatura della Repubblica Ceca, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura italiana, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura del Belgio, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura della Francia, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura dell'Austria, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura del Regno Unito, su UNESCO.
- ^ (EN) Candidatura della Germania, su UNESCO.