Cineto Romano: differenze tra le versioni

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=== Siti archeologici ===
=== Siti archeologici ===
* '''''Sepolture romane a cappuccina:''''' Nell'aprile 2011 sono state rinvenute in località Ferrata, due sepolture romane a cappuccina datate intorno al I secolo il cui recupero è stato eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dalla Guardia di Finanza, dalla Protezione Civile comunale e dai volontari.<ref>{{Cita web |url=http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it%2F142%2Fscavi%2Fscaviarcheologici_4e048966cfa3a%2F203 |titolo=Gli scavi sul sito dei beni culturali |accesso=3 maggio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304194719/http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it%2F142%2Fscavi%2Fscaviarcheologici_4e048966cfa3a%2F203 |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
* '''''Villa rustica romana:''''' Nel 2011-2013 sono stati riportati alla luce su un versante montuoso in località Collelungo, i resti di un edificio rustico di età romana costruito su una spianata artificiale preceduta da tre terrazzamenti in blocchi poligonali di calcare, nei pressi del tracciato della via Valeria antica. Intorno ad una corte centrale si sviluppavano diversi ambienti, tra cui uno adibito alla produzione vinicola, dotato di un torchio di cui si conservano i resti della base di spremitura inseriti in un pavimento di mattoncini in opera spigata ed una lunga vasca. Le evidenze archeologiche fanno risalire la costruzione alla fine del III-prima metà II sec. a.C. ed un uso protratto, come attestano i frammenti ceramici, fino al I-II sec. d.C.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it%2F142%2Fscavi%2Fscaviarcheologici_4e048966cfa3a%2F203|titolo=Gli scavi sul sito dei beni culturali|accesso=15 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304194719/http://www.archeologia.beniculturali.it/index.php?it%2F142%2Fscavi%2Fscaviarcheologici_4e048966cfa3a%2F203|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
*'''''Sepolture romane a cappuccina:''''' Nell'aprile 2011 sono state rinvenute in località Ferrata, due sepolture romane a cappuccina datate intorno al I secolo il cui recupero è stato eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dalla Guardia di Finanza, dalla Protezione Civile comunale e dai volontari.<ref name=":0" />


== Società ==
== Società ==

Versione delle 09:05, 15 giu 2021

Cineto Romano
comune
Cineto Romano – Stemma
Cineto Romano – Bandiera
Cineto Romano – Veduta
Cineto Romano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Amministrazione
SindacoMassimiliano Liani (lista civica Un futuro per Cineto, il paese che vorrei) dal 6-6-2016
Territorio
Coordinate42°03′01″N 12°57′54″E / 42.050278°N 12.965°E42.050278; 12.965 (Cineto Romano)
Altitudine519 m s.l.m.
Superficie10,37 km²
Abitanti598[1] (31-8-2020)
Densità57,67 ab./km²
FrazioniAnnali
Comuni confinantiMandela, Percile, Riofreddo, Roviano, Vallinfreda
Altre informazioni
Cod. postale00020
Prefisso0774
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT058031
Cod. catastaleC702
TargaRM
Cl. sismicazona 2B (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 129 GG[3]
Nome abitanticinetesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo29 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cineto Romano
Cineto Romano
Cineto Romano – Mappa
Cineto Romano – Mappa
Posizione del comune di Cineto Romano nella città metropolitana di Roma Capitale
Sito istituzionale

Cineto Romano è un comune italiano di 598 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.

Geografia fisica

Territorio

Cineto Romano è un paese che sorge sulle estreme propaggini dei monti Sabini (Monti Lucretili) sulla Valle dell'Aniene. Il territorio comunale, prevalentemente collinare, è attraversato da alcuni corsi d'acqua di piccola portata e con forte carattere di stagionalità, tra cui il Fosso della Scarpa[4] e il Rio Scuro, le cui acque confluiscono nel torrente Ferrata, in parte sotterraneo, affluente dell'Aniene.

Clima

Storia

Fino al 1884 denominato Scarpa (forse dall'antica tribù Scaptia), fu feudo degli Orsini (XI secolo) che possedevano il castello baronale, il quale fu successivamente ceduto ai Borghese che ne divennero i signori (XVII secolo), passando poi agli Oblati di Maria Immacolata, che lo lasciarono prima dell'ultimo conflitto mondiale.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architettura religiosa

  • Chiesa di San Giovanni Battista: edificio a tre navate la cui edificazione è fatta risalire alla fine del Duecento. Ha subito nel tempo diverse modifiche sino ad assumere le odierne caratteristiche dopo i restauri commissionati nel 1641 dal Cardinale Giulio Roma vescovo di Tivoli. All'interno, tra le altre opere, è custodita una tela seicentesca raffigurante San Giovanni Battista nel deserto, attribuita al cavalier Vincenzo Manenti.
Cineto Romano - Tombe romane a cappuccina
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie: posta al di fuori del centro abitato, si compone di un'unica modesta navata. Non è nota la data della sua edificazione ma la sua ricostruzione è tradizionalmente fatta risalire all'anno 1227, quando san Francesco d'Assisi, in viaggio verso il Sacro Speco di Subiaco, pose la prima pietra. Vi era custodita un'antica statua della Madonna delle grazie di fattura bizantina.

Architettura militare

  • Castello baronale (XI secolo): ha l'aspetto di austera fortezza medievale che si staglia su un colle che domina il borgo sorto sulle sue pendici e inserito in una suggestiva vallata. Ha seguito, nei secoli, le vicende e le lotte delle antiche famiglie per la supremazia del territorio. Dapprima di proprietà degli Orsini, fu poi ceduto ai Borghese divenuti i nuovi signori del paese.

Altro

  • Cascate di Rioscuro: Di particolare interesse l'escursione da Cineto Romano alle cascate del torrente Rioscuro che si raggiungono in circa 30 minuti dal centro abitato attraverso un suggestivo percorso di recente riapertura che si snoda tra boschi e salti d'acqua.
  • Pozzo delle Morge: Citata sin dall'antichità, la cavità a cielo aperto era ritenuta da alcuni autori artificiale, pur non precisando lo scopo per la quale sarebbe stata aperta. Suscitò l’interesse e l’immaginazione di storici e studiosi, essendo noto come “Buca” o “Bocca di pozzo” nella località Cineto o Cinetto, come anche veniva chiamata dagli abitanti del luogo. L’Umanista e storico Flavio Biondo da Forlì (1392-1463) riferisce che “gittandovi un sasso di due libbre di peso, non perveniva a toccare il fondo se non dopo aver con pausa recitato due esametri di Virgilio“. Dalle cronache (sec. XVI) apprendiamo inoltre che sarebbe stato usato anche come prigione per i delitti 'capitali'. Recenti esplorazioni (Circolo Speleologico Romano – Rilievo Franco Consolini del 1955) hanno permesso di rilevare che il pozzo, impostato su una frattura con direttrice NNE/SSW con un diametro di circa 3 mt. alla luce, sprofonda per 51 mt. perpendicolarmente, per poi proseguire con uno scivolo detritico lungo 20 mt. che scende fino alla profondità massima di 58 mt., prevalendo l’ipotesi di una cavità naturale di origine carsica, caratteristica della natura geologica del territorio.

Siti archeologici

  • Villa rustica romana: Nel 2011-2013 sono stati riportati alla luce su un versante montuoso in località Collelungo, i resti di un edificio rustico di età romana costruito su una spianata artificiale preceduta da tre terrazzamenti in blocchi poligonali di calcare, nei pressi del tracciato della via Valeria antica. Intorno ad una corte centrale si sviluppavano diversi ambienti, tra cui uno adibito alla produzione vinicola, dotato di un torchio di cui si conservano i resti della base di spremitura inseriti in un pavimento di mattoncini in opera spigata ed una lunga vasca. Le evidenze archeologiche fanno risalire la costruzione alla fine del III-prima metà II sec. a.C. ed un uso protratto, come attestano i frammenti ceramici, fino al I-II sec. d.C.[5]
  • Sepolture romane a cappuccina: Nell'aprile 2011 sono state rinvenute in località Ferrata, due sepolture romane a cappuccina datate intorno al I secolo il cui recupero è stato eseguito sotto la supervisione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, dalla Guardia di Finanza, dalla Protezione Civile comunale e dai volontari.[5]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Etnie e minoranze straniere

La minoranza etnica più numerosa è costituita da rumeni. Al 31 dicembre 2013 a Cineto Romano risultano residenti 86 cittadini stranieri[7].

Tradizioni religiose

A Cineto Romano il 16 agosto si festeggia San Rocco con una solenne processione per le vie del paese e festeggiamenti in suo onore. Caratteristica di Cineto Romano l'asta di san Rocco, durante la quale tramite asta pubblica nella piazza del paese, si designa il "festarolo", ovvero chi terrà in casa propria la statua del santo e si occuperà di organizzare i festeggiamenti per quell'anno. Il libro dell'asta di san Rocco contiene il verbale di tutte le aste, da più di un secolo, quando per aggiudicarsi il santo si offrivano galline o conigli.

Il 29 agosto si festeggia San Giovanni Battista, Santo patrono del Paese. La durata dei festeggiamenti va dal 28 al 31 agosto; il 30, infatti, si festeggia la Madonna del Carmine, e vengono portate in processione sia la statua di San Giovanni (che il 29 agosto è portata a processione da sola) che quella della Madonna.

Il 5 febbraio, invece, si festeggia Sant'Agata, altro patrono del paese. La durata dei festeggiamenti va dal 4 al 6 febbraio, in cui si festeggia Santa Dorotea.

Per costituire il comitato festeggiamenti di San Giovanni e Sant'Agata viene estratto dal Parroco un numero preciso di persone, tra tutti i cittadini di sesso maschile e maggiorenni.

Folclore

A marzo si svolge, da più di trent'anni, la sagra della polenta, organizzata dall'Associazione Pro Loco. A ottobre, invece, si svolge la sagra delle "sagne" di farro, particolari fettuccine alla farina di farro guarnite da sugo aglio e olio.

Economia

Turismo

La natura, l'amenità del paesaggio, la salubrità dell'aria e delle sue numerose sorgenti, fanno del paese apprezzata meta di villeggiatura.

Il "percorso Coleman", che porta alle Cascate di Rioscuro, è una delle più ricercate attrazioni turistiche.

Infrastrutture e trasporti

Strade

  • Il territorio comunale è attraversato dall'autostrada dei Parchi.
  • Cineto Romano è collegato dalla strada provinciale 37/b alla Strada statale 5 Via Tiburtina Valeria.
  • Il paese è collegato, grazie al trasporto regionale dell'azienda Cotral, alla stazione Ponte Mammolo di Roma, da cui, nelle ore di punta, parte un autobus (direzione Subiaco) ogni quarto d'ora (con qualche eccezione) che, percorrendo l'autostrada A24 Roma - L'Aquila, impiega poco più di mezz'ora ad arrivare al bivio di Cineto.

Ferrovie

Un tempo era in funzione la stazione di Cineto Romano sulla ferrovia Roma-Sulmona-Pescara, ora dismessa. La stazione ferroviaria oggi più vicina è quella di Valle dell'Aniene-Mandela-Sambuci (o di "Mandela-Sambuci", vecchia denominazione ancora in uso), i cui treni in arrivo partono dalla stazione Tiburtina e dalla Stazione Termini di Roma.

Amministrazione

Tra il 1816 e il 1870 amministrativamente all'interno della Comarca di Roma, suddivisione amministrativa dello Stato Pontificio, faceva parte del Distretto di Arsoli.

Nel 1884 Scarpa cambiò denominazione in Cineto Romano.

Altre informazioni amministrative

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Informazioni su Geoview
  5. ^ a b Gli scavi sul sito dei beni culturali, su archeologia.beniculturali.it. URL consultato il 15 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Dati ISTAT

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