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|Nazionalità = russo
|Immagine = Yakov Mikhailovich Yurovsky 1918.jpg
|Didascalia = Jakov
}}
È noto per aver eseguito, il 17 luglio 1918, la condanna a morte dell'ultimo [[zar]] [[Nicola II di Russia|Nicola II]] e di tutta la sua famiglia.
=== Carriera rivoluzionaria ===
{{vedi anche|La fine dei Romanov}}
Disertando durante la [[rivoluzione di febbraio]] del marzo 1917, tornò a [[Ekaterinburg]], dove in autunno divenne membro del [[Soviet]] degli [[Urali]] e si guadagnò, con la sua rigorosa, fredda e spiccata professionalità, la fama di efficiente funzionario sovietico. Nello stesso anno, con la [[rivoluzione d'ottobre]] e la presa del potere dei bolscevichi, fu eletto deputato regionale e
All'inizio di giugno, Ekaterinburg stava cadendo nelle mani delle forze [[Armata bianca|bianche]] controrivoluzionarie. Nel timore che lo zar deposto [[Nicola II di Russia|Nicola II]] e la sua famiglia, detenuti nella città, potessero essere liberati, il Soviet degli Urali decretò la loro [[fucilazione]]: la decisione fu approvata da [[Jakov Michajlovič Sverdlov]] come rappresentante del Soviet
Nonostante il Soviet centrale di Mosca avesse negato in seguito lo sterminio dell'intera famiglia, comunicando la sola fucilazione dello zar "in un tentativo di fuga", e nonostante gli sforzi di Jurovskij e dei suoi uomini di occultare nel modo più assoluto ogni traccia dell'esecuzione di massa, i resti nella cava dei quattro fratelli sono stati portati alla luce nel 1979.
=== Gli ultimi anni ===
Dopo i fatti di Ekaterinburg,
== Voci correlate ==
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