Wolfgang Petersen: differenze tra le versioni
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Proprio questa caratteristica induce la Bavaria, il centro di produzione maggiore della [[Repubblica Federale Tedesca]], e uno dei più importanti d'Europa, ad offrirgli nel 1980 la megaproduzione ''[[U-Boot 96]]'': un film molto originale sia per le caratteristiche tecniche - ambientato quasi interamente in un [[sommergibile]] girato in stile hollywoodiano con una precisione quasi documentaristica - sia per il tema storiografico (la [[seconda guerra mondiale]] vista da soldati tedeschi) che cerca di ribaltare lo stereotipo del soldato tedesco insensibile e crudele. La comunità internazionale riconosce il valore della pellicola che ottiene sei candidature all'[[Premio Oscar|Oscar]] tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura. |
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A Petersen, sull'onda del successo, viene allora affidato il kolossal ''[[La storia infinita (film)|La storia infinita]]'' (1983), la produzione tedesca più costosa del dopoguerra (60 milioni di [[marco tedesco|marchi]]), che incassa molto più del film precedente. Da allora in poi il cammino del regista è in continua ascesa: nel 1985 realizza il suo primo lavoro interamente americano, ''[[Il mio nemico (film)|Il mio nemico]]'', per la [[20th Century Fox]], un film di [[fantascienza]] tratto da un romanzo di [[Barry B. Longyear]], sull'[[amicizia]] creatasi tra un umano e un alieno in tempi di guerra galattica. |
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Da allora Petersen lavora stabilmente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove le sue capacità tecniche e narrative gli hanno spalancato le porte di [[Hollywood]]. Si è cimentato in generi molto diversi, il film di guerra, il [[fantasy]], la fantascienza, il [[Film thriller|thriller]] e i film d'azione, tutti con un aspetto in comune, la necessità di immagini molto spettacolari, benché i film di cui ha curato anche la [[sceneggiatura]] siano probabilmente quelli di miglior riuscita. Dal 2010 sta lavorando alla trasposizione live action dell'anime giapponese ''[[Paprika - Sognando un sogno]]''.<ref>|https://www.animenewsnetwork.com/news/2010-03-25/wolfgang-petersen-develops-live-action-paprika-film</ref> |
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== Vita privata == |
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Versione delle 12:32, 27 apr 2021
Wolfgang Petersen (Emden, 14 marzo 1941) è un regista e sceneggiatore tedesco.
Biografia
Già ai tempi delle scuole superiori realizza i primi cortometraggi. Dal 1960 al 1964 è assistente alla regia allo Junges Theater di Amburgo e frequenta una scuola di recitazione. Nel 1965 segue corsi di storia del teatro presso le Università di Berlino e Amburgo. Dal 1966 frequenta la Deutsche Film und Fernsehakademie di Berlino: il suo saggio finale Ich werde dich töten, Wolf viene trasmesso anche dal NDR. Poi realizza numerosi film televisivi, tra cui alcune puntate della popolare serie di telefilm gialla Tatort. Nel 1974 realizza il suo primo vero film, Einer von uns beiden, un giallo che lo segnalerà per le sue capacità tecniche.
Proprio questa caratteristica induce la Bavaria, il centro di produzione maggiore della Repubblica Federale Tedesca, e uno dei più importanti d'Europa, ad offrirgli nel 1980 la megaproduzione U-Boot 96: un film molto originale sia per le caratteristiche tecniche - ambientato quasi interamente in un sommergibile girato in stile hollywoodiano con una precisione quasi documentaristica - sia per il tema storiografico (la seconda guerra mondiale vista da soldati tedeschi) che cerca di ribaltare lo stereotipo del soldato tedesco insensibile e crudele. La comunità internazionale riconosce il valore della pellicola che ottiene sei candidature all'Oscar tra cui miglior regia e miglior sceneggiatura.
A Petersen, sull'onda del successo, viene allora affidato il kolossal La storia infinita (1983), la produzione tedesca più costosa del dopoguerra (60 milioni di marchi), che incassa molto più del film precedente. Da allora in poi il cammino del regista è in continua ascesa: nel 1985 realizza il suo primo lavoro interamente americano, Il mio nemico, per la 20th Century Fox, un film di fantascienza tratto da un romanzo di Barry B. Longyear, sull'amicizia creatasi tra un umano e un alieno in tempi di guerra galattica.
Da allora Petersen lavora stabilmente negli Stati Uniti, dove le sue capacità tecniche e narrative gli hanno spalancato le porte di Hollywood. Si è cimentato in generi molto diversi, il film di guerra, il fantasy, la fantascienza, il thriller e i film d'azione, tutti con un aspetto in comune, la necessità di immagini molto spettacolari, benché i film di cui ha curato anche la sceneggiatura siano probabilmente quelli di miglior riuscita. Dal 2010 sta lavorando alla trasposizione live action dell'anime giapponese Paprika - Sognando un sogno.[1]
Vita privata
Si è sposato due volte. Dapprima ha sposato l'attrice Ursula Sieg, da cui ha avuto un figlio, Daniel (1968). Nel 1978 ha divorziato dalla Sieg e nello stesso anno si è risposato con l'assistente Maria-Antoinette Borgel, conosciuta sul set di Smog (1973).
Filmografia
- Ich werde dich töten, Wolf (1971)
- Smog - film TV (1973) - anche sceneggiatore
- Einer von uns beiden (1974)
- Die Konsequenz (1977) - anche sceneggiatore
- U-Boot 96 (Das Boot) (1981) - anche sceneggiatore
- La storia infinita (Die Unendliche Geschichte) (1984) - anche sceneggiatore
- Il mio nemico (Enemy Mine) (1985)
- Prova schiacciante (Shattered) (1991) - anche sceneggiatore
- Nel centro del mirino (In the Line of Fire) (1993)
- Virus letale (Outbreak) (1995)
- Air Force One (1997)
- La tempesta perfetta (The Perfect Storm) (2000)
- Troy (2004)
- Poseidon (2006)
- Vier gegen die Bank (2016)
Onorificenze
Note
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Wolfgang Petersen
Collegamenti esterni
- Wolfgang Petersen, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Wolfgang Petersen, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Wolfgang Petersen, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Wolfgang Petersen, su Comingsoon.it, Anicaflash.
- (EN) Wolfgang Petersen, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Wolfgang Petersen, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Wolfgang Petersen, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (DE, EN) Wolfgang Petersen, su filmportal.de.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84318625 · ISNI (EN) 0000 0001 2282 4615 · SBN TO0V454805 · LCCN (EN) n88612928 · GND (DE) 118874292 · BNE (ES) XX1264696 (data) · BNF (FR) cb13770282z (data) · J9U (EN, HE) 987007333043505171 · NDL (EN, JA) 00472975 · WorldCat Identities (EN) lccn-n88612928 |
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