Affricata alveolare sonora: differenze tra le versioni
→In italiano: Ma quando mai. (Mi riferisco al fatto che attrezzo si possa pronunciare con dz). |
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Versione delle 00:16, 25 apr 2021
Affricata alveolare sonora | |
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IPA - numero | 103 (132) |
IPA - testo | ʣ |
IPA - immagine | |
Entity | ʣ |
SAMPA | dz
|
X-SAMPA | dz
|
Kirshenbaum | dz
|
Ascolto | |
L'affricata alveolare sonora è una consonante, rappresentata con il simbolo [ʣ] (eventualmente unito da un legamento: [d͡z]) nell'alfabeto fonetico internazionale (IPA).
Nell'ortografia dell'italiano tale fono è rappresentato dalla lettera Z.
Caratteristiche
La consonante affricata alveolare sonora presenta le seguenti caratteristiche:
- il suo modo di articolazione è affricato, perché questo fono è dovuto all'unione di un'articolazione occlusiva con una fricativa;
- il suo luogo di articolazione è alveolare, perché nel pronunciare tale suono la punta della lingua si accosta agli alveoli dei denti incisivi superiori;
- è una consonante sonora, in quanto questo suono è prodotto con la vibrazione delle corde vocali.
Nella fonologia generativa tale fonema è formato dalla sequenza dei tratti: +consonantico, -nasale, -compatto, -grave, +sonoro, -continuo, +stridulo.
In italiano
In italiano si tratta di un fonema, in opposizione al suo corrispondente sordo [t͡s]. Anche se a quanto pare esiste una sola coppia minima ([ˈrat͡ːsa] razza 'categoria antropologica' / [ˈrad͡ːza] razza 'tipo di pesce') i due fonemi possono entrambi comparire in contesti analoghi, e la presenza dell'uno o dell'altro è impredicibile; inoltre, la distinzione è importante dal punto di vista fonostilistico (ossia, pronunciare ad esempio [ˈpid͡ːza] al posto di [ˈpit͡ːsa] per pizza, o [aˈt͡ːsurːo] al posto di [aˈd͡ːzurːo] per azzurro, appare generalmente inaccettabile ai parlanti, al di là della possibilità di comprensione, alcune parole come per esempio "brezza" ammettono invece entrambe le pronunce). [1]
Un esempio di questo suono si trova nella parola "mezzo" [ˈmɛd͡ːzo]: si noti che questa consonante in posizione intervocalica è sempre lunga, e quindi andrà segnata come tale nella trascrizione fonetica raddoppiando la sola occlusiva.
Altre lingue
Latino
Nella lingua latina, secondo la pronuncia classica, tale fonema è rappresentato dalla lettera Z, nelle parole dal Greco, precedentemente corrispondente alla fricativa alveolare sonora, fino alla scomparsa del fonema intorno al 4° secolo A.C.
- Zĕphўrus "vento" [d͡zɛːɸʏrus]
Occitano
In lingua occitana tale fono è reso con la grafia ⟨j⟩:
- joine "giovane" [ˈd͡zujne]
Albanese
In lingua albanese tale fono è reso con la grafia ⟨x⟩:
- xehe "minerale" [ˈd͡zɛhɛ]
Macedone
In lingua macedone tale fono è reso ⟨s⟩ nell'alfabeto cirillico:
- ѕвезда "stella" [ˈd͡zvɛzda]
Note
- ^ Luciano Canepari, Il MaPI. Manuale di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, pp. 122-124.