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|AnnoNascita = 1944
|AnnoNascita = 1944
|Attività = pittrice
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|Nazionalità = tedesca
|NazionalitàNaturalizzato = italiana
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Acquerellista, autodidatta, di origini tedesche poi naturalizzata italiana, è vissuta ed ha lavorato, facendo mostre della sua produzione in diverse città europee e altri paesi: Amburgo, Oslo, Stoccolma, Copenaghen, Venezia, Napoli, New York e da anni vive a Milano dove si è stabilita definitivamente.
Acquerellista autodidatta, è vissuta e ha lavorato in diverse città europee e altri Paesi dove ha potuto esporre le proprie opere: [[Amburgo]], [[Oslo]], [[Stoccolma]], [[Copenaghen]], [[Venezia]], [[Napoli]], [[New York]] <ref> [https://quibrianzanews.com/al-mimumo-gli-acquerelli-dagmar-mann/ ''AL MiMuMo gli acquerelli di Dagmar Mann''], da quibrianzanews, 4 gennaio 2018</ref>.
Vive a [[Milano]], dove si è stabilita definitivamente dagli [[anni 1970|anni Settanta]].<ref> [https://www.youtube.com/watch?v=5FOlecbnWHQ ''Dagmar Mann - Mostra in casa''], ''Cronache Italiane'', RAI2 (18/07/1972)]</ref>


===Acquerelli di Dagmar Mann===
===Acquerelli di Dagmar Mann===
Dice di sè: "il mio percorso artistico è nato per caso viaggiando per il nord. Ho fatto l'artista di strada a Stoccolma con dei pastelli, poi ho cominciato a fare ritratti a carboncino a Venezia sugli scalini. A Napoli la mia prima mostra alla galleria San Carlo e da lì sono venuta a Milano, la prima mostra alla Braidense"
Dice di sè: "il mio percorso artistico è nato per caso viaggiando per il nord. Ho fatto l'artista di strada a Stoccolma con dei pastelli, poi ho cominciato a fare ritratti a carboncino a Venezia sugli scalini. A Napoli la mia prima mostra alla galleria San Carlo e da lì sono venuta a Milano, la prima mostra alla Braidense"
Una produzione intensa, caratterizzata dai colori e dai temi onirici che dimostra, un’ottima padronanza del disegno e della composizione, caratterizzate da uno stile inconfondibile, che trasmette gioia, divertimento ed ottimismo.
Una produzione intensa, caratterizzata dai colori e dai temi onirici che dimostra, un’ottima padronanza del disegno e della composizione, caratterizzate da uno stile inconfondibile, che trasmette gioia, divertimento ed ottimismo.

L'arte di Dagmar Mann rappresenta un esempio di "Arte autoappresa" più nota come arte prodotta da "Artisti autodidatti". Gli artisti di questo tipo sono sempre esistiti, si distinguono per non essere omogenei sia nei contenuti, sia nelle forme, dagli altri operatori nel campo dell'arte. Il loro istinto li porta a soluzioni basate sulla loro naturale creatività fuori da imitazioni e insegnamenti tradizionali realizzando armonie di forme e colori assolutamente uniche e personali. La forza espressiva di Dagmar Mann scaturisce da un percorso personalissimo: dalle opere si intuisce che il suo è stato difficile e anche molto faticoso ma che per lei è stato anche fonte di gioia e di grandi risultati. Le sue esperienze in altre forme artistiche (Street Art) e le esperienze umane avute attraverso il contatto diretto con la realtà delle diverse città che ha visitato, sono determinanti per la sua formazione personale e artistica.
L'arte di Dagmar Mann rappresenta un esempio di "Arte autoappresa" più nota come arte prodotta da "Artisti autodidatti". Gli artisti di questo tipo sono sempre esistiti, si distinguono per non essere omogenei sia nei contenuti, sia nelle forme, dagli altri operatori nel campo dell'arte. Il loro istinto li porta a soluzioni basate sulla loro naturale creatività fuori da imitazioni e insegnamenti tradizionali realizzando armonie di forme e colori assolutamente uniche e personali. La forza espressiva di Dagmar Mann scaturisce da un percorso personalissimo: dalle opere si intuisce che il suo è stato difficile e anche molto faticoso ma che per lei è stato anche fonte di gioia e di grandi risultati. Le sue esperienze in altre forme artistiche (Street Art) e le esperienze umane avute attraverso il contatto diretto con la realtà delle diverse città che ha visitato, sono determinanti per la sua formazione personale e artistica.

La sua produzione artistica appare costruita su un binomio espressivo che si muove da una genuina semplicità ad un intreccio di immagini la cui origine rimanda a emozioni che emergono da contenuti assorbiti con un contatto diretto con la realtà. Natura, animali e architetture sembrano provenire da una lontana e felice realtà. Figure di donne invece promuovono riflessioni complesse su una realtà vissuta e forse anche sofferta. Nel contenuto complessivo dell'arte della Dagmar Mann i due aspetti emergono secondo un'esigenza personale nel momento creativo. La sua "creazione artistica" è in realtà una vera e propria "ri-creazione artistica". Durante il suo lavoro rivive le emozioni che si addensano e si dispongono sulla carta secondo raffigurazioni che le provocano una immensa felicità. Ammirando i suoi acquarelli appare evidente che questo personale approccio alle sue opere sia via via diventato la ragione della sua vita.
La sua produzione artistica appare costruita su un binomio espressivo che si muove da una genuina semplicità ad un intreccio di immagini la cui origine rimanda a emozioni che emergono da contenuti assorbiti con un contatto diretto con la realtà. Natura, animali e architetture sembrano provenire da una lontana e felice realtà. Figure di donne invece promuovono riflessioni complesse su una realtà vissuta e forse anche sofferta. Nel contenuto complessivo dell'arte della Dagmar Mann i due aspetti emergono secondo un'esigenza personale nel momento creativo. La sua "creazione artistica" è in realtà una vera e propria "ri-creazione artistica". Durante il suo lavoro rivive le emozioni che si addensano e si dispongono sulla carta secondo raffigurazioni che le provocano una immensa felicità. Ammirando i suoi acquarelli appare evidente che questo personale approccio alle sue opere sia via via diventato la ragione della sua vita.



Versione delle 16:11, 29 mar 2021

Dagmar Mann (Kołobrzeg, 27 Giugno 1944) è una pittrice tedesca naturalizzata italiana.

Acquerellista autodidatta, è vissuta e ha lavorato in diverse città europee e altri Paesi dove ha potuto esporre le proprie opere: Amburgo, Oslo, Stoccolma, Copenaghen, Venezia, Napoli, New York [1]. Vive a Milano, dove si è stabilita definitivamente dagli anni Settanta.[2]

Acquerelli di Dagmar Mann

Dice di sè: "il mio percorso artistico è nato per caso viaggiando per il nord. Ho fatto l'artista di strada a Stoccolma con dei pastelli, poi ho cominciato a fare ritratti a carboncino a Venezia sugli scalini. A Napoli la mia prima mostra alla galleria San Carlo e da lì sono venuta a Milano, la prima mostra alla Braidense" Una produzione intensa, caratterizzata dai colori e dai temi onirici che dimostra, un’ottima padronanza del disegno e della composizione, caratterizzate da uno stile inconfondibile, che trasmette gioia, divertimento ed ottimismo.

L'arte di Dagmar Mann rappresenta un esempio di "Arte autoappresa" più nota come arte prodotta da "Artisti autodidatti". Gli artisti di questo tipo sono sempre esistiti, si distinguono per non essere omogenei sia nei contenuti, sia nelle forme, dagli altri operatori nel campo dell'arte. Il loro istinto li porta a soluzioni basate sulla loro naturale creatività fuori da imitazioni e insegnamenti tradizionali realizzando armonie di forme e colori assolutamente uniche e personali. La forza espressiva di Dagmar Mann scaturisce da un percorso personalissimo: dalle opere si intuisce che il suo è stato difficile e anche molto faticoso ma che per lei è stato anche fonte di gioia e di grandi risultati. Le sue esperienze in altre forme artistiche (Street Art) e le esperienze umane avute attraverso il contatto diretto con la realtà delle diverse città che ha visitato, sono determinanti per la sua formazione personale e artistica.

La sua produzione artistica appare costruita su un binomio espressivo che si muove da una genuina semplicità ad un intreccio di immagini la cui origine rimanda a emozioni che emergono da contenuti assorbiti con un contatto diretto con la realtà. Natura, animali e architetture sembrano provenire da una lontana e felice realtà. Figure di donne invece promuovono riflessioni complesse su una realtà vissuta e forse anche sofferta. Nel contenuto complessivo dell'arte della Dagmar Mann i due aspetti emergono secondo un'esigenza personale nel momento creativo. La sua "creazione artistica" è in realtà una vera e propria "ri-creazione artistica". Durante il suo lavoro rivive le emozioni che si addensano e si dispongono sulla carta secondo raffigurazioni che le provocano una immensa felicità. Ammirando i suoi acquarelli appare evidente che questo personale approccio alle sue opere sia via via diventato la ragione della sua vita.

La tecnica di Dagmar Mann

Il foglio viene steso per terra e spruzzato d'acqua dopodiché l'artista lavora dall'alto stendendoci il colore. I contorni invece vengono tracciati a china. Con la scelta dell'acquerello come tecnica prevalente, che normalmente intimidisce chi manca di esperienza perché non concede ripensamenti, dimostra una grande determinazione nelle sue decisioni in ambito artistico. Sempre autonomamente si impossessa di questa tecnica e intuisce che l'acquerello è personalizzabile quindi colora con procedura istintiva la carta prebagnata e scopre che i colori si espandono e "variano" di intensità determinando il senso del volume. Si accorge che, sempre sulla carta prebagnata, spesso i colori sconfinano rendendo necessario un sapiente riconfinamento delle sue fantasie formali con il pennino nero.

La critica dice di Dagmar Mann

"Se è impossibile incasellare i suoi acquerelli in una corrente artistica specifica, è ancor più difficile non riuscirne ad apprezzare la poesia, l’ironia e la genuinità della sua produzione. Con pennellate delicate, ma mai banali, Mann dipinge i soggetti più svariati: dall’elefante steso ad asciugare, a paesaggi innevati, conservando sempre la gioie di vivere che caratterizza ogni suo quadro". Dei suoi animali così ha scritto Mario Monteverdi: "Oggi, Dagmar, vedo questi tuoi gatti che rassomigliano ai fidanzati di Chagal, questi tenerissimi elefanti che sembrano arrivare dritti dritti al paradiso terrestre. Mi pare che questi animali siano personaggi con caratteri e sentimenti umani e, per di più, con una bontà negli occhi che molto raramente i cosiddetti umani possiedono".


Mostre di Dagmar Mann

A Milano, dove si stabilisce definitivamente, mette in atto uno straordinario evento artistico "l'invito del pubblico a casa sua" invece della solita e costosa mostra. L'iniziativa denota oltre ad una straordinaria originalità, una totale disponibilità verso i fruitori della sua arte e un'ammirevole capacità di risolvere qualsiasi tipo di problema che la vita le pone.

1965 Galleria San Carlo - Napoli 1966 Bottega delle arti - Caserta 1968 Art Club - Stoccolma

Mostre collettive:

1967 Bohmanns Gallery - Stoccolma 1970 Art Club - Stoccolma

Mostre personali di Dagmar Mann:

1972 Centro Culturale Braidense - Milano 1973 Hotel Miramonti - Cortina d’Ampezzo 1973 Hotel des Alpes - Madonna di Campiglio 1974 Galleria Schubert - Milano 1976 Galleria Zibetto - Milano 1978 Galleria d’Arte Moderna Gino Negri - Vigevano 1978 National Art Club - New York 1980 Hotel Triton - Sellia Marina Calabria 1981 Palazzo Ottoni - Mostra comunale Matelica 1982 Galleria La Conca - Milano 1984 International Art Gallery - Monza 1984 Club del collezionista - Milano 1985 Galleria La conca - Milano 2017 MiMuMo - Monza


Libri di Dagmar Mann

Chi è nato prima, l'uovo o la gallina? Libro d'arte per bambini. Editoriale Umbra

Note

  1. ^ AL MiMuMo gli acquerelli di Dagmar Mann, da quibrianzanews, 4 gennaio 2018
  2. ^ Dagmar Mann - Mostra in casa, Cronache Italiane, RAI2 (18/07/1972)]

Bibliografia

  • Federico Hermanin, Artisti contemporanei: Ettore Roesler Franz, vol. XXIX, Emporium, 1909.
  • Antonio Muñoz, Roma Sparita (dai quadri di Ettore Roesler Franz), Roma, M. Danesi, 1931-1936.
  • AAVV, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, a cura di A. M. Comanducci, Milano, 1962.
  • AAVV, Dizionario Enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani dall'XI al XX secolo, Torino, 1972.
  • Leonardo B. Dal Maso e Antonio Venditti, Roma Pittoresca. Immagini fine Ottocento negli acquerelli di Ettore Roesler Franz, Narni, Editrice Plurigraf, 1980.
  • Livio Jannattoni, Roma Sparita negli acquarelli di Ettore Roesler Franz, Roma, Newton Compton Editori, 1981.
  • Carlo Bernoni e Bruno Brizzi, Roma, paesaggi e figure negli acquarelli inediti di Ettore Roesler Franz, Roma, Editore Colombo, 1986.
  • Maria Cristina Biagi e Silvana Bonfili, Gli Acquarelli di Ettore Roesler Franz nelle collezioni del Museo del Folklore, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1989.
  • Giovanna Bonasegale e Maria Cristina Biagi, Riletture dal vero: gli acquarelli di Ettore Roesler Franz, Roma, Fratelli Palombi Editori, 1993.
  • Pier Andrea De Rosa e Paolo Emilio Trastulli, Roma Sparita e dintorni negli acquarelli di Ettore Roesler Franz, Roma, Newton Compton Editori, 1994.
  • Maria Margarita Segarra, Il Tevere e Roma – Storia di una simbiosi, Roma, Gangemi editore, 2004.
  • Paola Fornasiero, Itinerari nella Roma pittoresca di Ettore Roesler Franz – Journey into picturesque Rome of Ettore Roesler Franz, Roma, Palombi Editore – Zetema Progetto Cultura, 2012.
  • Ursula Salwa e Concetta Celotto (a cura di), Roma ieri e oggi, le trasformazioni della città dall'Ottocento ai giorni nostri - Roma trough time, the transformation of the city from the 19th century to the present day, Roma, Edizioni Intra Moenia, 2012.
  • Bruno Leoni, Roma sparita. La capitale com'era e com'è. 120 anni dopo gli acquerelli di Ettore Roesler Franz, Roma, Edizioni Intra Moenia, 2015.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni






Dagmar Mann (Kołobrzeg, ...) è una pittrice italiana.


Dagmar Mann


https://quibrianzanews.com/al-mimumo-gli-acquerelli-dagmar-mann/

MONZA – Al MiMuMo il nuovo anno inizia sotto il segno della fantasia e dei colori. Nel museo più piccolo del mondo il 2018 comincia sognando, con le opere della pittrice tedesca Dagmar Mann.

Da oggi, giovedì 4 gennaio, fino al 17 gennaio il Museo di via Lambro ospita le tele dell’artista che ha allestito mostre in tutto il mondo da Amburgo ad Oslo, da Stoccolma a Copenaghen, da Venezia, a Napoli arrivando fino a New York.

Scegliendo l’Italia come sua dimora: da anni vive e lavora a Milano. Una produzione intensa, caratterizzata dai colori e dai temi onorici dimostrando, come afferma la critica, un’ottima padronanza del disegno e della composizione, caratterizzate da uno stile inconfondibile, che trasmette gioia, divertimento ed ottimismo.

Impossibile non passare al MiMuMo ad ammirare le opere di Dagmar Mann. Il museo più piccolo del mondo, ampio poco più di due metri quadrati, è aperto tutti i giorni e dalle sue vetrine è possibile ammirare, anche in piena notte o la mattina presto, le opere esposte.


https://www.lafeltrinelli.it/libri/chi-e-nato-prima-l/9788888802701

Dopo aver letto il libro Chi è nato prima l'uovo o la gallina? Leggete e vedete di Dagmar Mann ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.


https://milanosiliconvalley.wordpress.com/2018/12/13/il-mondo-di-dagmar-mann/

Inaugurata il 5 Dicembre, ‘’Dagmar Mann, Mostra antologica della pittrice tedesca’’, l’esposizione  trasporta i visitatori nel mondo mitteleuropeo dell’artista.

Dagmar Mann ha vissuto e lavorato in diverse città del mondo, da Kolberg (la sua città natale), a Stoccolma, Oslo, Venezia e molte altre, fino a poi scegliere Milano come sua casa. Ed è proprio a Milano, precisamente allo spazio WEMI Stelline, che l’artista esporrà fino al 28 Dicembre le sue opere.

Se è impossibile incasellare i suoi acquerelli in una corrente artistica specifica, è ancor più difficile non riuscirne ad apprezzare la poesia, l’ironia e la genuinità della sua produzione. Con pennellate delicate, ma mai banali, Mann dipinge i soggetti più svariati: dall’elefante steso ad asciugare a paesaggi innevati, conservando sempre la joie de vivre che caratterizza ogni suo quadro.

WEMI Stelline è il luogo adatto ad ospitare gli acquerelli in bilico tra la realtà e il mondo onirico di Dagmar Mann. All’interno dello storico Palazzo Stelline, uno spazio intimo e circondato da un grazioso giardino, l’area espositiva permette al visitatore di immergersi nel mondo dell’artista dimenticando di trovarsi a Milano.

La mostra, visitabile fino al 28 Dicembre, è sicuramente un’occasione da non perdere.


https://puntoservice.org/notizie/dagmar-mann-mostra-antologica-della-pittrice-tedesca/

La nostra cooperativa ha avuto il piacere di “scoprire” la persona e l’opera di Dagmar Mann grazie al servizio di assistenza domiciliare erogato per conto del Comune di Milano.

Ci siamo innamorati di quel romanticismo mitteleuropeo che, in modo spontaneo quanto personalissimo, permea tutta l’opera della pittrice tedesca ed i suoi deliziosi acquerelli. Ci siamo impegnati a raccogliere diverse opere, esito di accurata ricerca, per presentarle al pubblico, organizzando una mostra dell’Artista presso lo spazio WeMi Stelline, da noi gestito. Come ulteriore servizio ai Milanesi, abbiamo dunque pensato di dare la possibilità di ammirare le opere di Dagmar Mann ed essere così strumento di un meritato riconoscimento speciale di Milano ad una sua cittadina che da tanti anni l’ha scelta come casa.


DAGMAR MANN

Mostra antologica della pittrice tedesca

WeMi Stelline dal 5 al 28 dicembre

Corso Magenta 63 – Milano

Lunedì, Mercoledì e Venerdì – ore 10.30/13.00 e 14.00/17.00

(esclusi weekend e festivi)


https://www.youtube.com/watch?v=mRjKLlpJ3S8

La mostra antologica "Stelline" della pittrice Dagmar Mann, avvenuta dal 5 al 28 dicembre 2018 a Milano.

inaugurata da Pierfrancesco Majorino


https://www.youtube.com/watch?v=5FOlecbnWHQ

Dagmar Mann - Mostra in casa - Cronache Italiane RAI2 (18/07/1972)

iniziativa: il pubblico venga da me. mostra a casa propria.


https://www.youtube.com/watch?v=XwwdaiBxweM

L'arte di Dagmar Mann rappresenta un esempio di "Arte autoappresa" più nota come arte prodotta da "Artisti autodidatti".

Gli artisti di questo tipo sono sempre esistiti, si distinguono per non essere omogenei sia nei contenuti e sia nelle forme dagli altri operatori nel campo dell'arte.

Il loro istinto li porta a soluzioni basate sulla loro naturale creatività fuori da imitazioni e insegnamenti tradizionali realizzando armonie di forme e colori assolutamente uniche e personali.

La forza espressiva di Dagmar Mann scaturisce da un percorso personalissimo.

Dalle opere di intuisce che il suo è stato difficile e anche molto faticoso ma che per lei è stato anche fonte di gioia e di grandi risultati.

Le sue esperienze in altre forme artistiche (Street Art) e le esperienze umane avute attraverso il contatto diretto con la realtà delle diverse città che ha visitato, sono determinanti per la sua formazione personale e artistica.

MIMUMO

Micro Museo casa della luna rossa Monza


Dagmar Mann, pittrice, è nata a Kolberg, in Germania.

é vissuta ed ha lavorato, facendo mostre della sua produzione in diverse città europee e altri paesi: Amburgo, Oslo, Stoccolma, Copenaghen, Venezia, Napoli, New York e da anni vive a Milano dove si è stabilita definitivamente.

La personalità così originale di Dagmar Mann sfugge ad ogni "incasellamento".

La fantasia onirica, l'inventiva, il cromatismo, la padronanza del disegno e della composizione rendono le sue opere decisamente inconfondibili.

In queste c'è sempre una visione ottimista della vita: gioia, divertimento, ironia mai disgiunte da un alto senso artistico.

Dei suo animali così ha scritto Mario Monteverdi: "Oggi, Dagmar, vedo questi tuoi gatti che rassomigliano ai fidanzati di Chagal, questi tenerissimi elefanti che sembrano arrivare dritti dritti al paradiso terrestre. Mi pare che questi animali siano personaggi con caratteri e sentimenti umani e, per di più, con una bontà negli occhi che molto raramente i cosiddetti umani possiedono".

La tecnica: il foglio viene steso per terra e spruzzato d'acqua dopodiché l'artista lavora dall'alto stendendoci il colore. I contorni invece vengono tracciati a china. Monica Guzzi

Franco Russoli, sovrintendente a Brera negli anni Settanta parla dei suoi "cieli di sogni di Alice, Peter Pan, Andersen e Mary Poppins".

A Milano, dove si stabilisce definitivamente, mette in atto uno straordinario evento artistico "l'invito del pubblico a casa sua" invece della solita e costosa mostra.

L'iniziativa denota oltre ad una straordinaria originalità, una totale disponibilità verso i fruitori della sua arte e un'ammirevole capacità di risolvere qualsiasi tipo di problema che la vita le pone.

Con la scelta dell'acquerello, che normalmente intimidisce chi manca di esperienza perché non concede ripensamenti, come tecnica prevalente dimostra una grande determinazione nelle sue decisioni in ambito artistico.

Sempre autonomamente si impossessa di questa tecnica e intuisce che l'acquerello è personalizzabile quindi colora con procedura istintiva la carta prebagnata e scopre che i colori si espandono e "variano" di intensità determinando il senso del volume.

Si accorge che, sempre sulla carta prebagnata, spesso i colori sconfinano rendendo necessario un suo sapiente riconfinamento delle sue fantasia formali con il pennino nero.

La sua produzione artistica appare costruita su un binomio espressivo che si muove da una genuina semplicità per arrivare ad un intreccio di immagini la cui origine rimanda a emozioni che emergono da contenuti assorbiti con un contatto diretto con la realtà.

Natura, animali e architetture sembrano provenire da una lontana e felice realtà.

Figure di donne invece promuovono riflessioni complesse su una realtà vissuta e forse anche sofferta.

Nel contenuto complessivo dell'arte della Dagmar Mann i due aspetti emergono secondo una esigenza personale nel momento creativo.

La sua "creazione artistica" è in realtà una vera e propria "ri-creazione artistica".

Durante il suo lavoro rivive le emozioni che si addensano e si dispongono sulla carta secondo raffigurazioni che le provocano una immensa felicità.

Ammirando i suoi acquarelli appare evidente che questo personale approccio alle sue opere sia via via diventato la ragione della sua vita. Prof. Dante di Marco


https://www.youtube.com/watch?v=07a-89gHGGU

dice di sè l'artista:

il mio percorso artistico è nato per caso viaggiando per il nord. ho fatto l'artista di strada a stoccolma con dei pastelli poi ho cominciato a fare ritratti a venezia sugli scalini a carboncino. a napoli la mia prima mostra alla galleria san carlo e da lì sono venuta a milano, la prima mostra alla Braidense

poi ho regalato a mio figlio acquerelli e ho cominciato a fare acquarelli strani con pochi colori.


https://www.acquerellidagmarmann.com/