Mannaia: differenze tra le versioni

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Nell'[[Italia settentrionale]] ([[Emilia]], [[Lombardia]], [[Piemonte]], [[Liguria]]) è impiegata anche nel [[Agricoltura|settore agricolo]]; in tal caso è un tipo di [[accetta]] dalla [[lama (oggetto)|lama]] ampia, chiamata ''manaresso'' (''manera'' in [[lingua veneta]], ''maràs'' in [[lingua emiliana]], ''marazza'' in [[lingua ligure]], ''marraccio'' nell'[[Italia centrale]]), usata per squadrare i [[Fusto#Fusto legnoso|tronchi]] e per spaccare legna. Nel linguaggio corrente lo stesso nome è usato per il ''[[mannarino]]'' (o ''mannarese''), un attrezzo dalla lama larga, utilizzato nei [[mattatoio|macelli]] per tagliare in quarti le bestie da lavorare.
Nell'[[Italia settentrionale]] ([[Emilia]], [[Lombardia]], [[Piemonte]], [[Liguria]]) è impiegata anche nel [[Agricoltura|settore agricolo]]; in tal caso è un tipo di [[accetta]] dalla [[lama (oggetto)|lama]] ampia, chiamata ''manaresso'' (''manera'' in [[lingua veneta]], ''maràs'' in [[lingua emiliana]], ''marazza'' in [[lingua ligure]], ''marraccio'' nell'[[Italia centrale]]), usata per squadrare i [[Fusto#Fusto legnoso|tronchi]] e per spaccare legna. Nel linguaggio corrente lo stesso nome è usato per il ''[[mannarino]]'' (o ''mannarese''), un attrezzo dalla lama larga, utilizzato nei [[mattatoio|macelli]] per tagliare in quarti le bestie da lavorare.


Simile, ma molto più allungata, è la ''beidana'', introdotta nelle [[valli valdesi]] del [[Piemonte]] tra il [[XIII secolo]] e il [[XVI secolo]]. Essa è lunga 50–60 cm, con lama stretta in prossimità dell'impugnatura, ma larga in punta e con un foro con il [[codolo]] ripeghevole per servire da guardamano. La ''beidana'' assolve pure la funzione di arma<ref>Vedasi [http://beidana.weebly.com/ La beidabna valdese]</ref>.serve anche per tagliare le ossa delle bestie
Simile, ma molto più allungata, è la ''beidana'', introdotta nelle [[valli valdesi]] del [[Piemonte]] tra il [[XIII secolo]] e il [[XVI secolo]]. Essa è lunga 50–60 cm, con lama stretta in prossimità dell'impugnatura, ma larga in punta e con un foro con il [[codolo]] ripeghevole per servire da guardamano. La ''beidana'' assolve pure la funzione di arma<ref>Vedasi [http://beidana.weebly.com/ La beidabna valdese]</ref>.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 17:12, 20 mar 2021

Mannaia
Una mannaia da esecuzione nel museo della Torre di Londra
Descrizione
Tipo di lamapiatta, larga
voci di armi bianche presenti su Wikipedia
Un mannarino

La mannaia (in origine detta manuaria dal tardo latino manuarius, derivato di manus), è una grossa scure il cui lungo manico, come suggerisce il nome, va impugnato a due mani. Si caratterizza tendenzialmente per la lama larga e piatta.

Uso

Anticamente fu impiegata anche come arma da combattimento. In seguito divenne lo strumento di cui si serviva il boia per decapitare il condannato.

Nell'Italia settentrionale (Emilia, Lombardia, Piemonte, Liguria) è impiegata anche nel settore agricolo; in tal caso è un tipo di accetta dalla lama ampia, chiamata manaresso (manera in lingua veneta, maràs in lingua emiliana, marazza in lingua ligure, marraccio nell'Italia centrale), usata per squadrare i tronchi e per spaccare legna. Nel linguaggio corrente lo stesso nome è usato per il mannarino (o mannarese), un attrezzo dalla lama larga, utilizzato nei macelli per tagliare in quarti le bestie da lavorare.

Simile, ma molto più allungata, è la beidana, introdotta nelle valli valdesi del Piemonte tra il XIII secolo e il XVI secolo. Essa è lunga 50–60 cm, con lama stretta in prossimità dell'impugnatura, ma larga in punta e con un foro con il codolo ripeghevole per servire da guardamano. La beidana assolve pure la funzione di arma[1].

Note

Voci correlate

Altri progetti

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