Conglomerato racemico: differenze tra le versioni

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Il '''conglomerato racemico'''<ref>{{en}} [http://www.iupac.org/goldbook/R05028.pdf Conglomerato racemico] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081205022401/http://www.iupac.org/goldbook/R05028.pdf |date=5 dicembre 2008 }}, definizione [[IUPAC]]</ref> è una [[Miscela (chimica)|miscela]] meccanica equimolare di [[cristallo|cristalli]], ciascuno dei quali contiene solamente uno dei due [[enantiomero|enantiomeri]] presenti in un [[racemo (chimica)|racemo]]. La sua formazione si ottiene per [[cristallizzazione]] di un racemo, processo definito ''risoluzione spontanea'' e che permette di ottenere gli enantiomeri puri o quasi puri dal conglomerato tramite separazione. Si forma quando ciascuno dei due enantiomeri, (+) e (-), ha più affinità verso molecole della stessa specie rispetto a molecole della specie opposta. Il punto di fusione di un conglomerato racemico varia a seconda della composizione stessa del conglomerato.
Il '''conglomerato racemico'''<ref>{{en}} [http://www.iupac.org/goldbook/R05028.pdf Conglomerato racemico] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081205022401/http://www.iupac.org/goldbook/R05028.pdf |data=5 dicembre 2008 }}, definizione [[IUPAC]]</ref> è una [[Miscela (chimica)|miscela]] meccanica equimolare di [[cristallo|cristalli]], ciascuno dei quali contiene solamente uno dei due [[enantiomero|enantiomeri]] presenti in un [[racemo (chimica)|racemo]]. La sua formazione si ottiene per [[cristallizzazione]] di un racemo, processo definito ''risoluzione spontanea'' e che permette di ottenere gli enantiomeri puri o quasi puri dal conglomerato tramite separazione. Si forma quando ciascuno dei due enantiomeri, (+) e (-), ha più affinità verso molecole della stessa specie rispetto a molecole della specie opposta. Il punto di fusione di un conglomerato racemico varia a seconda della composizione stessa del conglomerato.


==Note==
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Versione delle 16:04, 28 dic 2020

Il conglomerato racemico[1] è una miscela meccanica equimolare di cristalli, ciascuno dei quali contiene solamente uno dei due enantiomeri presenti in un racemo. La sua formazione si ottiene per cristallizzazione di un racemo, processo definito risoluzione spontanea e che permette di ottenere gli enantiomeri puri o quasi puri dal conglomerato tramite separazione. Si forma quando ciascuno dei due enantiomeri, (+) e (-), ha più affinità verso molecole della stessa specie rispetto a molecole della specie opposta. Il punto di fusione di un conglomerato racemico varia a seconda della composizione stessa del conglomerato.

Note

  1. ^ (EN) Conglomerato racemico Archiviato il 5 dicembre 2008 in Internet Archive., definizione IUPAC
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