Museo e tesoro del duomo di Monza: differenze tra le versioni

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==Bibliografia==
==Bibliografia==
*Luigi Di Corato, Graziano Alfredo Vergani ''Museo e tesoro del duomo di Monza'', Guida breve - Silvana 2007, ISBN 88-36610048
*Luigi Di Corato, Graziano Alfredo Vergani, ''Museo e tesoro del duomo di Monza'', Guida breve - Silvana 2007, ISBN 88-36610048
*Roberto Conti, ''Il Tesoro'', Monza 1983.
*Roberto Conti, ''Il Tesoro'', Monza 1983.
*Roberto Conti (a cura di), ''Monza. Il Duomo e i suoi tesori'', Milano 1988.
*Roberto Conti (a cura di), ''Monza. Il Duomo e i suoi tesori'', Milano 1988.

Versione delle 17:40, 26 dic 2020

Museo e tesoro del duomo di Monza
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Località Monza
IndirizzoDuomo di Monza, via Lambro, 2
Coordinate45°35′01.82″N 9°16′32.3″E / 45.58384°N 9.27564°E45.58384; 9.27564
Caratteristiche
Tipoarte religiosa
Istituzione1963
GestioneFondazione Gaiani
Visitatori43 472 (2022)
Sito web
La croce di Agilulfo
VII secolo

Il Museo e tesoro del duomo di Monza, già Museo capitolare del duomo Filippo Serpero, è un museo italiano con sede a Monza.

Storia

Istituito nel 1963 come Museo Serpero, il Museo si sviluppa come struttura ipogea sotto il Chiostrino del Duomo. Il progetto dell'architetto I. Battistoni è manifestamente ispirato al modello del Museo di S. Lorenzo a Genova di Franco Albini. L'originaria struttura è stata notevolmente ampliata e riaperta al pubblico nel 2007. Vi si accede da via Lambro, a sinistra della facciata del Duomo.

Il museo conserva opere celeberrime dell'antichità e dell'alto medioevo, a partire dalla dotazione di suppellettili liturgiche donata dalla regina dei Longobardi Teodolinda. Il tesoro è stato successivamente arricchito da Berengario I re d'Italia e dai Visconti.

Tra il 1797 e il 1815, a seguito delle spoliazioni napoleoniche, il tesoro è stato requisito e trasferito a Parigi nel Cabinet des Médailles della Bibliothèque nationale da cui ha fatto successivamente ritorno a Monza solo dopo il Congresso di Vienna.
Alcuni oggetti, come la Corona di Agilulfo e l'Evangelario di Ariberto, tuttavia non fecero più ritorno da Parigi, rubati e fusi per ricavarne l'oro nel 1804.

La nuova sede del museo, realizzata su progetto architettonico dell'architetto Cini Boeri e museologico di Roberto Cassanelli, è interamente sotterranea e presenta una nutrita serie di opere d'arte dal Trecento al Novecento. Questa parte è intitolata Museo Gaiani.

Opere principali

Nel museo sono inoltre conservati due pani d'argento donati da Napoleone Bonaparte all'offertorio della messa per la sua incoronazione a re d'Italia avvenuta il 26 maggio 1805 nel duomo di Milano.

Galleria d'immagini

Bibliografia

  • Luigi Di Corato, Graziano Alfredo Vergani, Museo e tesoro del duomo di Monza, Guida breve - Silvana 2007, ISBN 88-36610048
  • Roberto Conti, Il Tesoro, Monza 1983.
  • Roberto Conti (a cura di), Monza. Il Duomo e i suoi tesori, Milano 1988.
  • L. Vitali (a cura di), Il Tesoro del Duomo di Monza, Milano 1966.

Voci correlate

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