Peplomero: differenze tra le versioni

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{{F|microbiologia|novembre 2020}}[[File:Novel Coronavirus SARS-CoV-2 Spike Protein (49583626473).jpg|thumb|right|Modello tridimensionale di un peplomero del [[SARS-CoV-2]]]]Il '''peplomero''', o '''spicola''', o '''''spike''''', è una struttura [[Glicoproteina|glicoproteica]] presente come protuberanza all'esterno del [[pericapside]], il doppio strato lipidico che costituisce l'involucro di alcuni [[Virus (biologia)|virus]].
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Tali protuberanze si legano ad alcuni recettori della cellula ospite e sono essenziali sia per la specificità dell'ospite che per l'infettività virale.
Tali protuberanze si legano ad alcuni recettori della cellula ospite e sono essenziali sia per la specificità dell'ospite che per l'infettività virale.

Versione delle 11:36, 24 nov 2020

Modello tridimensionale di un peplomero del SARS-CoV-2

Il peplomero, o spinula, o spike, è una struttura glicoproteica presente come protuberanza all'esterno del pericapside, il doppio strato lipidico che costituisce l'involucro di alcuni virus.

Tali protuberanze si legano ad alcuni recettori della cellula ospite e sono essenziali sia per la specificità dell'ospite che per l'infettività virale.

Il riconoscimento di tali strutture da parte del sistema immunitario è in grado di indurre una risposta immune neutralizzante.

I peplomeri (in rosso e arancione) che costituiscono le protuberanze del coronavirus SARS-CoV-2

I coronavirus (virus a RNA a singolo filamento positivo) devono il proprio nome proprio a queste punte superficiali intorno al virione che, nelle immagini scattate con il microscopio elettronico, danno un'immagine simile a quella di un alone o corona in latino.

I Paramyxovirus hanno due tipi di peplomeri: la emoagglutinina, dalla forma triangolare a punta, e la neuraminidasi, avente forma di fungo.[1]

Note

  1. ^ Peplomero, in Dizionario di medicina, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
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